FIRENZE-MONTAGNA PISTOIESE. «Finalmente martedì arriverà in Aula la proposta di
deliberazione sul referendum per fondere i quattro Comuni della Montagna Pistoiese.
Spero che il Consiglio regionale voti positivamente a questo atto, dando l’opportunità
ai cittadini della Montagna di potersi esprimere democraticamente sulla
proposta di fusione». È quanto afferma il capogruppo di Più Toscana-Federazione
dei Cristiano Popolari, Antonio
Gambetta Vianna, commentando l’ordine del giorno dei lavori del
Consiglio regionale di martedì 19 novembre.
«Quello di martedì – spiega il
consigliere regionale pistoiese – non dovrà essere un voto tra favorevole e
contrari al Comune unico, bensì un voto in favore di un’istituzione
democratica, ossia il referendum. La campagna per il “sì” e per il “no” al
Comune unico di Montagna Pistoiese dovrà avvenire soltanto dopo l’indizione del
referendum. Adesso l’importante è far partecipare attivamente i cittadini a una
decisione che non dovrà essere calata dall’alto, né in un senso, né nell’altro».
In caso di voto favorevole alla
proposta, sarà formulato il seguente quesito referendario: “Siete favorevoli
alla proposta di istituire il Comune di Montagna Pistoiese mediante fusione dei
Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese di cui alla
proposta di legge n. 213 (Istituzione del comune “Montagna Pistoiese” mediante
fusione dei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese)”
presentata proprio dal gruppo Più Toscana.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 16 novembre 2013 | 11:55 - © Quarrata/news]
E' davvero incredibile !!!
RispondiEliminaGli abitanti della Montagna Pistoiese dovrebbero dunque votare, in un referendum, se sono d'accordo o meno a fondere i loro quattro Comuni istituendo un nuovo Comunone (tenacemente perseguito solo da alcuni privati cittadini) solo perchè un consigliere regionale (ora ... "cristiano popolare" ma eletto con il "dio po") ha presentato una proposta di legge per indire un referendum?
C'è qualcosa che davvero sfugge nella serietà di tutta questa stranissima operazione ...
Da IL GRILLO PARLANTE
RispondiEliminaIl Gambetta Vianna con queste affermazioni si conferma per quel che è : un antidemocratico di prima categoria. Infatti, pur essendo un consigliere regionale eletto in Pistoia, evidentemente non conosce (nè è conosciuto) sulla Montagna pistoiese ad eccezione del branco che punta per oscuri interessi al Comunone Dynamone, perchè fosse lui a presentare la proposta di legge di questo sconcio di referendumil che -a differenza di Gianfranco Venturi & soci) il PD regionale non ha voluto metterci la firma.
Come si può essere più ipocriti di chi vuole far apparire come scelta democratica quello che è un forzato "prendere o lasciare"? Se i voti per il sì che verranno espressi a San Marcello- Comune con circa 7mila abitanti da anni in mano ai noti compagni,autoproclamatisi mosche cocchiere della politica montana, con i risultati che si conoscono- dovessero prevalere ed affondare i no provenienti dai tre Comuni tenuti a fondersi perchè con numero di abitanti inferiore a 3.000) non si sarebbe di fronte ad una dimostrazione del più stridente totalitarismo?
Ma davvero un grande partito come il PD dovrebbe perdere la faccia per mantenere in sella personaggi assai chiacchierati, incapaci a gestire il bene pubblico come i capataz del Pd sanmarcellino?
Si fa presto a parlare se non si conoscono i retroscena. Il Consigliere Gambetta Vianna non ha potuto bere la salubre acqua del dio Po.Sembra che il senatur lo abbia invitato a bere l'acqua della Brana. Ed i risultati si vedono..........
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