mercoledì 15 gennaio 2014

SOCIETÀ DELLA SALUTE? QUELLA GRANDE SLOT MACHINE MANGIASOLDI CHIAMATA SANITÀ TOSCANA


di FELICE DE MATTEIS

Un breve riepilogo dei [non]fatti che hanno portato alla nascita e all’aborto delle S.d.S.

PISTOIA. Diciamo subito che la Società della Salute è un altro “mostro” creato da quel sig. Rossi, attuale Presidente della Regione e prima ancora Assessore alla Sanità. Figlio politico di Vannino Chiti.
Le Società della Salute sono state un altro veicolo per dissipare soldi pubblici facendo pochissimo – e poi smettendolo anche di fare – che non avrebbero dovuto neppure essere “pensate” perché già esistono le Aziende Sanitarie e l’Unione dei Comuni Consorziati per offrire supporto e sostegno alla disabilità e alla socio assistenza.

Quando la politica era fatta da “gente normale” e i Comuni avevano i loro assessorati alla sanità e ai servizi assistenziali, bene o male, servivano allo scopo. Evidentemente non ci si poteva “approfittare” più di tanto e ci voleva un Enrico Rossi per “risolvere” il problema.
Ecco fatto! Pensate – reggente il Sindaco Berti, al quale consigliamo di andare a spiaggiarsi in qualche supermercato – con un provvedimento (n° 1 del 23/09/2010) si nominava Eleanna Ciampolini vicepresidente della Società della Salute e solo il 20/06/2011 si provvedeva a nominare il Direttore della medesima nella persona del dott. Luigi Rossi.
Quasi un anno di vacatio nel quale non si sa chi e come abbia diretto il carrozzone. Non sappiamo neppure, salvo 5-6 riunioni, cosa questo Signore abbia fatto se non che, forse richiamato a ben più remunerativi incarichi, il 10 aprile 2013 si dimette da direttore con decorrenza 11/4/2013. Non prima di essersi “personalmente” calcolato il premio di produzione 2011 cui fa riferimento l’interpellanza del Consigliere Comunale Tomasi per oltre €. 12.000.
Ci narra questo spregiudicato metodo la delibera n. 3 (Valutazione attività del Direttore S.d.S.) a firma Bertinelli nella sua qualità di Presidente, in data 22 maggio 2013.
Si presume che della Società della Salute facciano parte anche le Case della Salute, quella operante (?) in Agliana, quella attiva (?) in Valdinievole e quella da venire (!) in San Marcello Pistoiese. C’è un piccolo però: il 31 marzo 2014 queste Società dovranno essere chiuse per legge.
Le Case della Salute che fine faranno? I servizi erogati, seppur malamente e poi addirittura soppressi, a chi passeranno in carico? Su questo essenziale argomento, il supporto economico e assistenziale, vergognosamente dimezzato, dilazionato e addirittura soppresso, torneremo compiutamente sopra.
In compenso possiamo dirvi fin da adesso che gli altri carrozzoni succhiasoldi pubblici che sono le Estav e che avrebbero dovuto razionalizzare la spesa sanitaria toscana, prospereranno ancora di più: perché in questo “mostro” sanitario creato da Rossi, discepolo di Vannino, i soldi sono sempre meno e i questuanti ed i parassiti politici, invece, sempre in aumento.
Leggetevi tranquillamente, se vi riesce, il trafiletto pubblicato da La Nazione.
D’altro canto, scusate – e qui mi rivolgo a coloro della mia generazione che hanno fatto il servizio militare di leva –, quando si chiedeva chi sapeva fare il barbiere e il “bischero” di turno faceva il fatidico passo avanti, si ritrovava poi a fare il cuoco ed il cuoco si ritrovava meccanico e via a seguire.
È possibile che la Sanità pistoiese, ad esempio, sia in mano ad uno sociologo? Che ci azzecca, avrebbe detto Tonino?
Ci azzecca, ci azzecca, diciamo noi…

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[Mercoledì 15 gennaio 2014 | 18:36 - © Quarrata/news]

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