giovedì 10 maggio 2012

BREDA-SOL LEVANTE. PUNTUALI COME UNA CAMBIALE…


E il problema dell’azienda riemerge, come avevamo sempre scritto, a risultato elettorale avvenuto

PISTOIA. Che sorpresa, stamattina, leggere quello che scrive Simone Trinci sulla Nazione! È la sorpresa della non-sorpresa e quindi ancor più sorprendente: quasi – per usare un titolo márqueziano, una vera e propria cronaca di una morte annunciata.

Mentre a Firenze la Regione si preoccupa per la sorte di Selex, a Pistoia si guarda il calendario in vista del prossimo mercoledì, giorno in cui è atteso il cda Finmeccanica.
Fino a quel giorno, la situazione di AnsaldoBreda rimarrà appesa a un filo e ogni decisione congelata. Pistoia non aspetta soltanto il possibile cambio al vertice di Finmeccanica, che di AnsaldoBreda è holding di riferimento. Attende soprattutto l’ultima parola sull’acquisto da parte di Hitachi rail. Il colosso giapponese si è fatto avanti per rilevare, a quanto sembra, il 50% del pacchetto azionario della società pistoiese-napoletana. L’acquisto di metà dell’azienda martoriata dai debiti consentirebbe ai giapponesi di mettere un piede anche in AnsaldoSts, «gioiellino di famiglia» di casa Finmeccanica. Dopo la visita, alcune settimane fa, di una delegazione Hitachi allo stabilimento di via Ciliegiole e agli altri tre siti produttivi AnsaldoBreda (Napoli, Reggio Calabria, Palermo) l’ipotesi «Sol levante» sembra essere ormai vissuta con rassegnazione in città. Le voci contrarie si sono levate soprattutto dal sindacato. Istituzioni e politica ci vanno invece più caute, chiedendo almeno il mantenimento dello stabilimento produttivo. Poche rassicurazioni sono arrivate, in tal senso, dall’altra visita avvenuta nei giorni scorsi allo stabilimento di Pistoia. Il numero uno di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha «ispezionato» reparti produttivi e i treni Etr1000 assieme all’ad AnsaldoBreda, Maurizio Manfellotto (nella foto) per poi parlare alle maestranze riunite. Da quanto trapelato da fonte sindacale, pare che Moretti abbia esortato i dipendenti a lavorare sodo, per assicurare il prodotto migliore in vista della maxi-gara da oltre un miliardo di euro che si profila all’orizzonte per i treni regionali. Ammesso che, nel frattempo, i giapponesi di Hitachi rail non abbiano preso le redini del comando decidendo di investire altrimenti.

L’analisi-riepilogo di Trinci è indubbiamente lucida e realistica. Ma non è di questo che volevamo parlare.
È fino da quando, lo scorso anno, è scoppiato il caso-Breda – da quando cioè tutta la politica si è schierata ai cancelli per gridare con la solita retorica giù le mani dalla Breda, che stiamo ripetendo che tutti i difensori avrebbero tirato l’elastico fin dopo le elezioni del 6-7 maggio.
E guardate quand’è che spunta l’ipotesi del sol levante: proprio dopo che Bertinelli si è messo, per la prima volta, ieri, il tricolore di Sindaco addosso, per la commemorazione di Aldo Moro.
Bene Trinci che scrive «istituzioni e politica ci vanno invece più caute, chiedendo almeno il mantenimento dello stabilimento produttivo».
I benemeriti degli interessi del popolo sono partiti urlando e se ne tornano a sedere sulle loro poltroncine tiepide con la codina fra le gambe, chiedendo almeno di mantenere la Breda un città. Almeno – che vuol dire più cose assai di quanto se ne pensino.
Come risultato è straordinario, non c’è che dire: e viene, come la cambiale, al momento della scadenza del turno elettorale. Tanto Bertinelli è già incardinato.
Ora pensate se non lo abbiamo sempre detto che l’agonia sarebbe stata rinviata a babbo morto (come di dice a Roma), cioè “a risultato ottenuto e poi si vedrà”. E confrontate questo dato finale con tutte le promesse: anche quelle del neoeletto Bertinelli. Dalla lettera a Giardina, alle insulse dichiarazioni di Bersani e di D’Alema.
Credete davvero che, se Hitachi compra e prende a decidere, i signori Giapponesi si porranno il problema di mantenere a Pistoia un’azienda che non è più di una puntura di zanzara, ma che ha maxi-buchi di quasi due miliardi di euro?
Svegliatevi, perché pancia piena non conosce digiuno – come i nostri onorevoli politici, di qui e di , ci fanno vedere tutti i giorni in tutti i modi…
e.b. blogger
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[Giovedì 10 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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