mercoledì 25 aprile 2012

COMUNITÀ MONTANA. LE FINI DEDUZIONI DELLA PRESIDENTE FRATONI


I politici, quelle povere vittime del ‘reo confesso’

PISTOIA. Di tutta la baraonda che sta venendo fuori dalla Comunità Montana – un casino di cui tutti dovevano essere al corrente, se è vero che Craxi non poteva non sapere – quello che mi impressiona di più è vedere il minimalismo con cui i nostri fini amministratori pubblici concludono con i loro interventi, che somigliano, molto da vicino, a quello che, da ragazzi, chiamavamo il Diario, quella forma di scrittura che ci davano le maestre perché raccontassimo cosa avevamo fatto la domenica.

Era sempre la solita storia: mi sono alzato, mi sono fatto le pulizie, sono andato alla messa, ho pranzato, poi sono stato al vespro, poi al cinema e poi a letto.
Hanno cominciato giù giù, tutti, a ripetere (ma non si sentono in imbarazzo?) che «di lui ci si fidava» e, in fila, prendendosi per mano, stanno concludendo nello stesso modo. Come all’asilo.
Ovviamente quel lui è il ‘reo confesso’, che ha fatto sbaraccare più di 10 milioni di euro e ne ha restituiti 100mila: più o meno una caccola.
Guardate cosa dice stamattina, sulla Nazione, la mia brillantissima allieva Federica Fratoni; e poi ditemi se non ho ragione di irritarmi:

Una mala gestione ben orchestrata
La politica non poteva scoprirla

La vicenda sugli ammanchi in Comunità montana, che emerge dalla relazione del consulente Luca Eller Vainicher, mi colpisce prima di tutto per i suoi aspetti giudiziari, per i quali attendiamo con fiducia gli esiti del lavoro degli inquirenti. Mi colpisce anche in quanto «addetta ai lavori», visto il ruolo di ragioniere capo da me ricoperto nel comune di Buggiano. Si tratta di una storia di dimensioni e rilevanza stupefacente. Una vicenda che solo nelle ultime settimane sta emergendo nelle sue reali proporzioni: le prime notizie, infatti, di un anno fa, facevano pensare a una situazione isolata. La realtà, invece, si è dimostrata ben diversa, portando a galla una mala gestione accertata che purtroppo è andata avanti per decenni. È necessario far luce sulle responsabilità, in modo anche da recuperare le somme sottratte. Dal punto di vista istituzionale, mi auguro che questa vicenda non pregiudichi la possibilità di continuare sulla strada dell’associazione dei servizi e di unione dei Comuni: un percorso che per la nostra montagna riveste un’importanza strategica, tanto che, per portarlo avanti, come Provincia abbiamo messo a disposizione il nostro segretario generale e alcuni dirigenti. Sono convinta, vista la dinamica delle sottrazioni e la tipologia degli ammanchi, che non si possano imputare direttamente agli amministratori alcune negligenze: se le entrate non sono di partenza correttamente registrate, è molto difficile per gli amministratori potersene accorgere. Tutti i livelli della politica pistoiese erano in attesa della relazione di Eller per capire più a fondo la portata della vicenda e adesso ci rimettiamo al lavoro della magistratura, per ottenere la verità e mettere un punto su questa vicenda.

Ma si può definire – e lo fa lei, la Presidente della Provincia e, per giunta, ragioniere capo di un comune – mala gestione ben orchestrata una assoluta mancanza di gestione?
Mi irrita semplicemente l’idea che chi parla si rivolga a chi legge con la presuntuosa convinzione di poter dire quello che vuole solo per il ruolo di strapotere da casta che riveste e di cui si riveste.
Eller ha asserito che questo tipo di contabilità non si trova nemmeno nell’ultima salumeria della Toscana, e questa ‘tecnica’, al momento prestata alla politica, che gode di un appannaggio provinciale di circa 75mila euro annui, ci viene a sparare bestialità inammissibili di questo genere.
Quanta legna sarà stata venduta, in dieci anni, con semplici ricevute su pezzettini di carta che un tempo sarebbero andati bene ai barbieri per pulirci il rasoio? E la Presidente della Provincia si scomoda per dirci che, poverini, i politici non potevano accorgersi di nulla?
E chi comprava la legna e l’ha comprata per tutti questi anni, non si domandava perché le ricevute venivano rilasciate senza un timbro della Comunità? Va bene essere analfabeti, e lo era anche mia nonna, che conosceva solo l’orologio e i soldi: ma è necessario essere anche cretini per fare affari e acquistare legna in montagna? Non sono colpevoli anche loro di questo dissesto? E quanti ne andranno in galera per questi malefìci, secondo voi? Cosa credono i lettori normodotati e che non siano, pure loro, coi neuroni disfatti dalla demenza senile precoce?
Sì: può essere anche vero quello che dice la presidente Fratoni, che ‘i poveri politici’ fossero presi per il culo da un bravo, raffinatissimo economo: ma solo a condizione o che lui fosse il grande Houdini, oppure che loro fossero tutti incapaci di intendere e di volere, dato che chi conosce un minimo (e dico un minimo) la politica, sa, con assoluta certezza, quanto sono pettegoli, entranti, irrispettosi, ficcanaso, curiosi, irriverenti e insopportabili non solo sulle materie di ufficio (del resto ci navigano in mezzo, come potrebbero fare diversamente?), ma perfino nelle questioni della più profonda privacy, fino a preoccuparsi delle pisciate che ogni loro collega e ogni loro subordinato fa ogni giorno – comprese le storie di infedeltà e di avventure galanti.
Ecco perché solo per questo, tutti quelli che hanno camminato in Comunità Montana, dovrebbero essere immediatamente interdetti dalla politica, e per sempre; se non altro in via cautelare, per non correre più il rischio di farsi infinocchiare da qualche altro Houdini reo confesso, in futuro. E se non si fa così, me la vedo brutta, come disse la marchesa che camminava sugli specchi.
Quant’era bella la gogna, un po’ rozza ma molto efficace, lì, in piazza, perché tutti potessero vedere i felloni dalle bocche larghe e dallo scarso cervello!
La gente avrebbe potuto guardarli a tutto tondo: dinanzi, di fianco e di dietro.
E magari tirargli anche verdura e uova marce senza sbagliare mira, visto che – giustamente – non si sarebbero potuti muovere.
e.b. blogger
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[Mercoledì 25 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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