martedì 31 maggio 2011

PORRETTANA. NESSUN TOCCHI IL PRESIDENTE!


Protesta a Pracchia Federica Fratoni:
«Contestazione inopportuna»

«Inopportuna in un contesto di festa e di promozione locale la contestazione inscenata dalla Pro Loco di Pracchia». E’ questo il commento di Federica Fratoni, dopo la contestazione di domenica nell’ambito delle manifestazioni previste dal progetto ‘Binari d’Italia’. «Quella di domenica – commenta la Fratoni – è stata una giornata di festa che rappresentava l’occasione per promuovere un bene comune e dimostrare le capacità di accoglienza del nostro territorio, anziché l’opportunità per un momento di protesta. Come Provincia abbiamo sempre dimostrato grande apertura al confronto e dato giustamente spazio alle dimostrazioni e alle iniziative di protesta che hanno interessato la Porrettana, ma credo sia necessario fare distinzione fra i momenti più utili per le contestazioni e i confronti e quelli invece di festa e di promozione, per non mortificare e strumentalizzare così un’iniziativa che vede l’impegno, lo sforzo e la passione di tanti soggetti collaborano attivamente per la sua riuscita. Mi preme ringraziare la Pro loco di Piteccio e il Gruppo Federmodellistico della Porrettana, per il prezioso contributo dato domenica scorsa, e mi dispiace che la Pro loco di Pracchia non abbia saputo sfruttare a pieno il risultato di questa giornata, inscenando una contestazione in quel momento poco opportuna e una satira incomprensibile a gran parte dei viaggiatori».
[Fonte: La Nazione/Montagna – 31.05.2011]

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[Martedì 31 maggio 2011]

AIAS. «ANDREMO VEDENDO» DISSE IL CIECO

Accreditata la nuova associazione
Bardelli: «È la vittoria finale»

È ufficiale: la Regione ha confermato l’accreditamento per l’Associazione pistoiese per la riabilitazione, la Onlus nata dalla scissione dell’Aias commissariata. Facendo riferimento anche alle recenti comunicazioni dei Comuni di Pistoia e Montecatini il dirigente regionale Menchini ha firmato il decreto che riconosce all’associazione di Bardelli l’uso del centro di San Biagio, quello di Monteleonese (Barile) e di via della Salute a Montecatini Terme. «Il consiglio dell’Associazione esprime soddisfazione per la conclusione di una vicenda che ha destabilizzato il mondo del volontariato», si legge in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri da Bardelli.
[Fonte: La Nazione/Pistoia – 31/05/11]

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[Martedì 31 maggio 2011]

lunedì 30 maggio 2011

MIRACOLO A PISTOIA


E Scarafuggi alle 15:54
scrisse che avrebbe firmato


Spett.le
Associazione Pistoiese per la Riabilitazione Onlus

E p.c.
Al Direttore U.O. Affari Generali e Legali
Al Direttore U.O. G.R.E.F.S
All’istituto del Tesoriere
Al dott. M. Menchini

Oggetto: Variazione denominazione per rinnovo convenzione anni 2011-13

Comunico che ci è stato inviato in data odierna il decreto n. 2035 del 23.05.2011 a firma M. Menchini relativo all’individuazione quale soggetto accreditato per le attività sanitarie svolte nei presidi di Pistoia e Montecatini l’Associazione Pistoiese per la Riabilitazione Onlus di Pistoia.

Questa Azienda pertanto recependo il contenuto del Decreto provvederà ad intestare con la nuova denominazione la convenzione in fase di rinnovo.

Della variazione di denominazione si dà con la presente comunicazione alla Direzione Gestione Risorse Economiche, Finanziare e Strumentali e all’Istituto Tesoriere che ci leggono per conoscenza per gli effetti che dovessero già nell’immediato verificarsi fino alla stipula formale alla quale la Direzione dell’Associazione per la Riabilitazione Pistoiese onlus nelle vesti del legale rappresentante dott. Luigi Egidio Bardelli, sarà invitata con sollecitudine previo contatto telefonico.

Cordiali Saluti
dott. Alessandro Scarafuggi
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[Lunedì 30 maggio 2011 – 21:23]

« SCARICA-BARILE »

Lettera a un Direttore Generale alla svolta


Caro Alessandro,
così, di passo in passo, seguendo la tecnica dello scarica-barile, siamo tornati al punto di origine: e quanto era partito da Pistoia e Montecatini con le dichiarazioni di primogenitura patrocinate da Bellandi e da Berti, quanto era transitato per le auguste stanze della Regione Toscana, è finito per ripiovere sulla Sua scrivania di direttore generale dell’Asl 3.
Ora la patata bollente – come si dice – tocca tutta a Lei, solo a Lei e a nessun’altri che a Lei.
E per la verità, stringi stringi, in qualche modo dovrà compiere quell’ultimo atto, quell’ultimo gesto destinato a chiudere un tormentatissimo cerchio, dato che tutti hanno fatto la loro parte e che, ora, resta fuori solo Lei.
È bello essere manager, credo – ma solo finché tutto va bene.
Poi, quando gli eventi stringono e le decisioni s’hanno da prendere, ecco che gli abiti iniziano ad andare stretti e che la situazione comincia a somigliare a quella proverbiale coperta che… la tiri da una parte e ti scopre dall’altra.
Cosa farà dopo il decreto dell’illustre dottor Menchini? Deciderà di firmare la convenzione con Bardelli senza neppure un’extrasistole o una fibrillazione, oppure la Sua mano avrà almeno un sussulto, un’incertezza, un istante di problematica esitazione?
A volte è bello non essere nessuno. È liberatorio potersi permettere di fare come il cinico Diogene che, dinanzi ad Alessandro Magno che gli chiedeva, a Corinto, cosa poteva fare per lui, alzando appena la testa dalla stuoia, sulla quale era disteso, rispose al giovane re macedone: «Scòstati da lì, perché mi stai parando il sole».
Con il mio carattere forse un po’ cinico alla Diogene, mi sono chiesto, caro Alessandro, cosa potrei fare io dinanzi al tiro che i signori degli anelli Le hanno giocato.
E mi sono dato – me lo consenta – anche una possibile soluzione.
Chiederei, a Rossi e a Menchini, che mi dessero per iscritto l’ordine di firmare la convenzione. Così, per massima sicurezza, ma secondo una ben precisa norma del nostro dimenticato ordinamento.

E davvero, Alessandro, qui si parrebbe la lor nobilitate tanto per citare il padre Dante…

e.b. blogger
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[Lunedì 30 maggio 2011]

AIAS. MISTERI & MIRACOLI


Luigi Egidio Bardelli e la sua cordata
favoriti dalla Regione Toscana

PISTOIA. Per i più sarà incredibile – e lo è, lo confessiamo, anche per noi.
Ma questa è l’Italia, queste sono la democrazia e la legalità che stiamo vivendo oggi in una regione che si vanta di essere stata la prima, sotto il granduca, ad avere abolito (ma poi fu subito rimessa) la pena di morte.
Diamo la notizia per primi: prima dei giornali locali, che la apprenderanno da noi. E la diamo non senza una qualche apprensione per il clima in cui noi, poveri e umili cittadini, dobbiamo vivere e respirare.
Sì, perché in un sublime macello, in un vero e proprio bordello, fatto di dichiarazioni unilaterali, di contenziosi in corso molto di là da essere decisi nelle aule dei tribunali, di minacce e di diffide, di atti di forza e di bracci di ferro, ecco, bel bello, il dottor Marco Menchini della Regione Toscana che – senza tener conto dei rischi a cui sta esponendo la pubblica amministrazione, e pur essendo avvisato dello scontro in corso – decide, come fosse la cosa più pacifica di questo mondo, che Luigi Egidio Bardelli è l’erede di se stesso, anche se un semplice normodotato potrebbe arrivare a capire che in tutta la vicenda c’è qualcosa che non quadra e che non convince.
Ora Bardelli uscirà per le strade e le piazze di tutta Europa, decreterà 30 giorni di festa nazionale, ci bombarderà dalla sua personale Tvl, farà dire messe e vespri per ringraziare il Signore e lo potrà fare a ragione veduta e a buon diritto, dato che, stando le cose come stavano, è riuscito a dimostrare che i miracoli esistono: e molto più grandi di quelli di Lourdes o di Padre Pio.
Lo faccia, perché ne ha ragione. Anche se – con il contenzioso in corso – questo decreto regionale finirà senz’altro sùbito sul tavolo del Pm Gianni Tei e della Corte dei Conti.
Q/n
Bella Italia, amate sponde…



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[Lunedì 30 maggio 2011 – 13:33]

PORRETTANA. EBBRÀVI DEMOCRATICI!




PISTOIA. È stupenda questa città, icona e contraddizione di se stessa; dimostrazione dell’insussistenza del princìpio di non contraddizione di Parmenide – ciò che è è e ciò che non è non è – perché Pistoia, in tutto, è e non è al tempo stesso: a cominciare dai suoi politici...
Ebbràvi, democratici! Democratici che sanno dei tagli alla Porrettana di Ceccobao, ma se ne stanno zitti aspettando gli eventi (così fece la signora Fratoni all’inizio dei tempi della contestazione porrettanica), ma poi scendono in piazza, anche con l’Arci (che continuerà a votare e a far votare Pd e ad appoggiare e a fare appoggiare gente come Ceccobao, non c’è dubbio), per manifestare anche contro i tagli alla Porrettana: ma, quando intoppano in contestazioni, si battono i piedi nel culo mentre scappano di corsa. E se un presidente di pro loco come Umberto Erpichini (e non Erpichino, come scrive La Nazione) corre a Porretta e chiede spiegazioni, con il coraggio di un don Abbondio si risponde che si doveva recuperare il ritardo perso sulla tabella di marcia: come se sulla Porrettana viaggiassero treni a frotte, proprio oggi che, coi tagli di Ceccobao, non si trova più chiuso nemmeno il passaggio a livello sulla statale della Collina, lì, al ponte degli archi.
E questa è una educazione sentimental-politica che viene da esempi illustri, come quello del governatore Rossi che prima riempie la Toscana di partecipate-private (compresa quella delle acque) e poi – è notizia di questi giorni e c’è anche stamattina sul Tirreno – si schiera con l’acqua pubblica e contro la sua privatizzazione.
Si può essere più intelligentemente coerenti?
Ma sulla Porrettana leggete cosa scrive Alessandro Tonarelli e riflettete su Pistoia.

E pensate se non sarebbe stato meglio per la grande Federica Fratoni, presidente della provincia, restarsene a casina a pensare al risotto, il suo piatto preferito… (vedi).
Q/n

Porrettana. Intoppo sul viaggio storico
Protesta a Pracchia
E il treno batte in ritirata

Il treno storico di sabato mattina è ripartito subito perché i passeggeri non assistessero a una contestazione. Appena il convoglio, organizzato da Provincia e Arci per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia e della ferrovia Porrettana, è giunto alla stazione di Pracchia per la seconda delle soste in programma, i passeggeri, tra cui numerosi figuranti in abiti ottocenteschi, sono stati fatti risalire immediatamente sulle carrozze ferroviarie, e il treno è ripartito immediatamente in direzione di Porretta Terme. Cosa era accaduto? Ufficialmente occorreva recuperare «un ritardo rispetto agli orari programmati», ma di fatto taluni avrebbero sentito il presidente della Provincia Federica Fratoni invitare a riprendere subito il tragitto. Questo perché sul piazzale antistante la stazione ferroviaria era stata predisposta, ad opera della Pro Loco pracchiese, la messa in scena di una farsa teatrale che si riprometteva di ironizzare, con un sarcasmo tutto toscano, sui ‘tagli’ che la Regione ha recentemente apportato al traffico ferroviario sulla Porrettana. La rappresentazione ha avuto luogo comunque ed è stata assai apprezzata da tutti. Non però da quanti erano giunti — e subito ripartiti — a bordo del treno storico.
La «ripartenza» non è ovviamente stata gradita dagli associati alla Pro Loco, il cui presidente, Umberto Erpichini, dirigente bancario che è anche vice presidente del comitato «VivalaPorrettanaviva», ha subito raggiunto anch’egli Porretta Terme, chiedendo spiegazioni dello ‘sgarbo’ subito. Gli è stato risposto che, come scrivevamo in apertura, il treno era immediatamente ripartito da Pracchia, senza osservarvi la sosta prevista, per recuperare un certo ritardo che si era determinato nella tabella di marcia. In pochi hanno però creduto a questa spiegazione, considerato che i passeggeri di quel treno erano stati fatti scendere a Pracchia secondo programma e che solo dopo aver rilevato che stava iniziando sul piazzale antistante alla stazione quella rappresentazione teatrale farsesca, era giunto quel ‘contrordine’ a seguito del quale tutti sono stati fatti risalire sul convoglio ferroviario, che è immediatamente ripartito alla volta di Porretta Terme.
[Fonte: La Nazione/Pistoia – 30 maggio 2011]

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[Lunedì 30 maggio 2011]

domenica 29 maggio 2011

ANALOGIE


Senza parole

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[Domenica 29 maggio 2011]

LE GAFFES DI ENRICO ROSSI «IL GOVERNATORE»


PISTOIA. Leggetevi questo pungente commento di Tucidide sul governatore della Toscana.
È apparso sul sito The Front Page, ma sembra piuttosto interessante nel tirare le proprie conclusioni sulla figura del politico anti-Renzi.
Rossi, fra l’altro, sta per pelare un’altra gatta proprio in questi giorni: deve decidere – e far decidere certi suoi dirigenti – sul riconoscimento o meno di Luigi Egidio Bardelli come unica chiesa universale investita dei servizi di riabilitazione in àmbito pistoiese.
La posta in gioco è di 6-7 milioni di euro di tasse dei toscani, e il comportamento di alcuni dirigenti ed esponenti della pubblica amministrazione, in mano al PM Gianni Tei, per il fascicolo aperto appositamente dalla procura della repubblica fiorentina.

Avrà, Enrico Rossi, anche in questo, la stessa mano felice con cui ha affrontato gli altri problemi che gli vengono ricordati da Tucidide?
E le stelle staranno a guardare…?

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[Domenica 29 maggio 2011]

CHITI E IL SUO ULTIMO LIBRO


PISTOIA. Sull’ultima fatica teorico-teoretica del vicepresidente del senato, Vannino Chiti, che sarà presentata prossimamente (31 maggio) alla presenza di tutti, con squillanti nomi della scienza accademica, dell’informazione e della fede, vescovo in primis, ci piace stamattina soffermarci, molto humilemente d’umiltà vestuti, con una riflessione che ci viene offerta da uno spunto di Antonio Nardi, in sordina, ma quantomai pertinente.

* * *
Lo status di PD-cattolico
Antonio Nardi (vedi)
26 maggio 2011


Un antico adagio, ripreso da Montesquieu, recitava che se i triangoli dovessero inventarsi Dio lo immaginerebbero con tre lati.
Lo stesso farebbero i cattolici di sinistra e, sicuramente, quelli che militano nel Partito Democratico.
Non si fraintenda.
L’adagio vale per dire che questi cattolici si plasmano un Dio e una Chiesa ad immagine delle loro convinzioni laiche. Si fanno un Dio e una Chiesa non come sono ma come dovrebbero essere.
Per esempio, il nostro senatore Chiti pensa che certi temi debbano essere dibattuti, come, per esempio, il fine vita o le coppie di fatto. Egli si dice cattolico ma sull’aldilà si appoggia più sulle parole di Terzani, quasi fosse un Padre della Chiesa, che su quelle di nostro Signore.
Non è sufficiente l’abbastanza chiaro “Ego sum resurrectio et vita”? Ora, un cattolico sa che nostro Signore ha detto anche “io sono la via, la verità e la vita”. Ed un cattolico è consapevole che può dirsi tale se crede in tutto ciò che il Credo o Simbolo di Nicea contiene. Non vi sono vie di mezzo.
Per il Credo la Chiesa è “una, santa, cattolica, apostolica”. Essere “una” vuol dire avere delle “verità” e ad esse restare.
Ognuno è libero di pensarla diversamente anche su singoli punti, ma nella Chiesa non si può scegliere. Chi lo fa è qualcosa di diverso da un cattolico: può essere valdese, anglicano, luterano e così via. Se la Chiesa dice no all’eutanasia et similia, è “no” e basta.
Nella Chiesa e nella matematica non si aprono dibattiti. Vi sono dei principi, degli assiomi, delle verità presupposte o, se vogliamo, degli articoli di fede  e se ne traggono delle conseguenze.
Qualcuno nella Chiesa cattolica agli articoli di fede è legittimato ad aggiungere delle “verità” e a trarre delle conseguenze, che l’intero corpo dei fedeli deve puntualmente rispettare.
Nella Chiesa cattolica non è ammesso il libero esame. Su di esso si consumò la riforma protestante.
Chi invoca dibattiti e distinguo, può farlo e nessuno potrà  coartarlo, ma si pone fuori dalla Chiesa e dalla qualità di cattolico, pur restando nella misericordia divina.

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[Domenica 29 maggio 2011]

sabato 28 maggio 2011

AIAS. NUOVA DIFFIDA DI BAGNALE


PISTOIA. Nei giorni scorsi, e precisamente il 26 maggio, il commissario nazionale Aias di Pistoia, Giulio Francesco Bagnale, ha inviato – alle persone in indirizzo nel testo che segue – una nuova diffida, che vi invitiamo a leggere con attenzione.
Alla fine del documento seguono alcune riflessioni sui contenuti.
* * *
«Bardelli sta abusivamente tentando di sfruttare il preteso inesistente cambiamento di denominazione dell’Associazione»
* * *
Prot. GC 038/2011
Pistoia, 26 maggio 2011
Alla c.a. DOTT. RENZO BERTI
SINDACO COMUNE PISTOIA
Piazza Duomo

DOTT.SSA SABINA BORGOGNI
DIRIGENTE S.U.A.P. - COMUNE PISTOIA
Via dell’Annona n. 210
51100 Pistoia

DOTT. GIUSEPPE BELLANDI
SINDACO COMUNE MONTECATINI TERME
Viale Verdi

DOTT.SSA RAFFAELLA VERDICCHIO
DIRIGENTE S.U.A.P. - COMUNE MONTECATINI TERME
Via dei Galli n. 1
Montecatini Terme (PT)

Spett.le AGENZIA DELLE ENTRATE
DIREZIONE REGIONALE DELLA TOSCANA
SETTORE CONTROLLI, CONTENZIOSO, RISCOSSIONE, UFFICIO ACCERTAMENTO
Via della Fortezza n. 8
50129 Firenze
alla e. a. del Capo Ufficio dott.ssa MATILDE USELI

e p.c. DOTT. ALESSANDRO SCARAFUGGI
Direttore Generale dell’Azienda Usi 3 di Pistoia
Via Pertini n. 708 51100 Pistoia

DOTT. MARCO MENCHINI
Dirigente della Dir. Gen. Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale
Settore Qualità dei Servizi e Partecipazione dei Cittadini - Regione Toscana
Via Alderotti n. 26/n
Firenze

Oggetto: Associazione A.I.A.S. Pistoia Onlus / sedicente Associazione Pistoiese per la riabilitazione.

Scrivo la presente in qualità di commissario, legale rappresentante pro tempore della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, commissariata con delibera della Giunta Esecutiva Nazionale dell’A.I.A.S. del 23 aprile 2010 ratificata dal Consiglio Nazionale della Sede centrale dell’A.I.A.S. in data 23 giugno 2010 e, con riferimento all’oggetto, sono a precisarvi quanto segue.

Secondo quanto risulta dalla documentazione in mio possesso, gli uffici in indirizzo, prendendo atto di una comunicazione a firma del dott. Luigi Bardelli in data 28 aprile 2011, nonostante le precedenti mie diffide, hanno unilateralmente ed arbitrariamente provveduto da un lato (Comune di Pistoia e Montecatini) a modificare la denominazione della scrivente associazione in Associazione Pistoiese per la Riabilitazione O.n.l.u.s. e dall’altro (Agenzia delle Entrate) ad indicare nel certificato di attribuzione del numero di partita Iva il dott. Luigi Bardelli – in luogo del sottoscritto – quale legale rappresentante dell’associazione.

Il comportamento da Voi posto in essere è totalmente illegittimo e sta causando gravissimi danni alla Sezione A.I.A.S. Pistoia.

Contrariamente a quanto affermato dal dott. Bardelli, infatti, la Sezione A.I.A.S. di Pistoia non ha mutato denominazione sociale né, tantomeno, il proprio legale rappresentante.

A tale riguardo si consideri quanto segue.

In data 23 aprile 2010, con delibera della Giunta esecutiva nazionale dell’A.I.A.S., la Sezione A.I.A.S. di Pistoia è stata commissariata e sono stati dichiarati decaduti tanto il presidente-rappresentante legale quanto l’intero consiglio di amministrazione dell’Associazione. Sia il presidente-rappresentante legale (dott. Egidio Luigi Bardelli) che il consiglio di amministrazione sono stati sostituiti dal sottoscritto nominato contestualmente commissario nazionale incaricato per la Sezione A.I.A.S. di Pistoia e, dunque legale rappresentante dell’Associazione Pistoiese. (All. 1).

In data 20 ottobre 2010, ancora con delibera della Giunta Esecutiva dell’A.I.A.S. Nazionale, il commissariamento è stato prorogato di un anno (fino al 19 ottobre 2011), è stato confermato l’incarico di commissario nazionale allo scrivente (e quindi i poteri di rappresentanza legale dell’Associazione A.I.A.S. Pistoia Onlus) e sono stati dichiarati decaduti tutti i soci che risultavano al momento iscritti nell’elenco dell’Associazione pistoiese, a seguito di una serie di irregolarità riscontrate e di una complessiva arbitrarietà e scarsa trasparenza nelle procedure associative della Sezione di Pistoia (All. 2).

In data 23 novembre 2010, la Giunta Esecutiva Nazionale A.I.A.S. ha deliberato, a seguito delle gravi irregolarità riscontrate negli atti e nelle decisioni del decaduto consiglio di amministrazione della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, l’espulsione di tutti i consiglieri di amministrazione della Sezione pistoiese e, in particolare, del dott. Luigi Egidio Bardelli. (All. 3).

Per quanto riguarda la legittimità del commissariamento della sezione A.I.A.S. di Pistoia, si evidenzia che il procedimento cautelare promosso, tra gli altri, dall’ex presidente dott. Luigi Egidio Bardelli è stato rigettato dal Tribunale di Pistoia al pari del conseguente reclamo.

Allo stato, nonostante le molteplici iniziative giudiziarie promosse – anche in via cautelare – nessun Tribunale ha dichiarato illegittimo il commissariamento, né ha provveduto in via d’urgenza a sospenderne gli effetti.
Ne consegue che il commissariamento è ancora in vigore ed il commissario è l’unico e legittimo legale rappresentante dell’Associazione A.I.A.S. Pistoia O.n.l.u.s. ed è quindi l’unico soggetto legittimato ad effettuare agli uffici competenti ed a terzi ogni e qualsivoglia comunicazione riguardante la suddetta Associazione (ivi comprese ed in particolare quelle inerenti eventuali mutamenti della denominazione che, si ribadisce, non essere avvenuti).

Tanto è vero, a solo titolo di esempio, che le rendicontazioni dell’attività svolta nel mese di aprile 2011 inviate alla ASL 3 in data 24.05.2011 recano la firma del sottoscritto, quale legale rappresentante dell’ente e del direttore sanitario della struttura; allo stesso modo, anche successivamente alle comunicazioni del dott. Bardelli e agli atti posti in essere da codeste amministrazioni, lo scrivente ha regolarmente provveduto al pagamento delle retribuzioni dei dipendenti e dei collaboratori dell’associazione ed al versamento dei relativi contributi (atti che non avrebbe potuto compiere ove fosse stato privo della riconosciuta legale rappresentanza dell’associazione).

In forza ed esecuzione del provvedimento di azzeramento della base associativa (delibera del 20 ottobre 2010) le persone che si sono riunite il 26 marzo 2011 e 16 aprile 2011 non possedevano lo status ed i conseguenti diritti di socio e tutt’ora non sono soci regolarmente iscritti all’Associazione A.I.A.S. Pistoia Onlus.
A ciò si aggiunga che le deliberazioni adottate nelle suddette sedicenti assemblee A.I.A.S. sono state annullate dalla Giunta Esecutiva, con i provvedimenti che si allegano (All. 4).
Per quanto riguarda i consiglieri di amministrazione espulsi, ivi compreso l’ex presidente-rappresentante legale, non sussiste allo stato, come per il caso precedente, alcun provvedimento che sospenda l’efficacia dei provvedimenti adottati e/o annulli i medesimi; conseguentemente è certo che il dott. Egidio Luigi Bardelli è a tutt’oggi definitivamente espulso dall’A.I.A.S.; non solo quindi non possiede lo status ed i relativi diritti di socio – e a maggior ragione quelli di legale rappresentante – ma non potrà nemmeno più riaverli, re-iscrivendosi alla Sezione di Pistoia o ad altre Sezioni dell’A.I.A.S.. È di tutta evidenza, dunque, che il dott. Luigi Egidio Bardelli sta abusivamente tentando di sfruttare il preteso – inesistente – “cambiamento di denominazione” dell’Associazione e la correlata (sua richiesta di) “voltura” dell’intestazione degli atti autorizzativi al solo ed unico scopo di “accreditare” se stesso presso le Pubbliche Amministrazioni comunali e regionali, come “legale rappresentante” della stessa associazione: ma non ne ha alcun titolo proprio perché, ormai da oltre un anno, non ha più tale qualifica, né potrà più averla essendo stato definitivamente espulso.
Fermo quanto sopra, ricordando che il sottoscritto commissario ha nel frattempo depositato presso la competente Procura della Repubblica un atto di denuncia querela a tutela degli interessi dell’associazione dal medesimo rappresentata, con la presente si intima agli uffici in indirizzo di provvedere all’immediato ripristino della denominazione A.I.A.S. Pistoia O.n.l.u.s. – in luogo di Associazione Pistoiese per la Riabilitazione O.n.l.u.s. – su ogni e qualsivoglia atto e/o documentazione riguardante la scrivente associazione e, allo stesso tempo, si chiede di darne immediata comunicazione alla Regione Toscana e, segnatamente, alla Direzione Generale diritti di cittadinanza e coesione sociale, settore qualità dei servizi e partecipazione dei cittadini (dott. Marco Menchini).
Ciò al fine di evitare che possa essere arrecato all’associazione da me rappresentata un ulteriore maggior danno – a Voi totalmente imputabile.
Distinti saluti.
A.I.A.S. Sezione di Pistoia
Il Commissario Nazionale
Giulio Francesco Bagnale
* * *
E ora cerchiamo di riflettere per un momento su cosa, in soldoni, sta dicendo il commissario Bagnale in questa sua ultima diffida che avete appena letto.
Bagnale sottolinea che, anche in queste ore, lui soltanto continua ad essere l’interlocutore degli enti pubblici, sia nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, sia nella relativa rendicontazione, sia – soprattutto – nella riscossione delle relative rette.
È ancora Bagnale – nella qualità di commissario della sezione Aias di Pistoia – che firma i rendiconti delle prestazioni alla Asl 3 di Pistoia:  e non Luigi Egidio Bardelli a nome della sedicente Associazione Pistoiese.
Ed è ancora Bagnale, quale legale rappresentante dell’Aias di Pistoia, a riscuotere, anche in questi giorni, i corrispettivi delle prestazioni sanitarie da parte dell’Asl.
Dunque, cari lettori e cari politici e cari tutori della legge e cari tutti, per chi vuole ragionare con un minimo di logica, se non secondo legge, qui si pone una questione piuttosto seria:

  • ammettiamo, in linea di pura ipotesi, che Luigi Egidio Bardelli sia riuscito ad ammaliare e incantare Enrico Rossi e il suo fido Ledo Gori, e che abbia fatto ancor prima la stessa cosa con Berti, Bellandi e Scarafuggi;
  • ammettiamo anche che, poniamo, lunedì mattina 29 maggio, Scarafuggi chiami Bardelli e gli dica: «Ecco, firmiamo la nuova convenzione. Basta con l’Aias e Bagnale. Per me c’è solo Bardelli e la sua pistoiesissima associazione»;
questo vorrebbe dire che – per Scarafuggi e tutta la pubblica amministrazione locale e regionale – il 16 aprile 2011 sarebbe davvero cambiato il mondo della riabilitazione a Pistoia; che Bardelli aveva ragione di uscire dall’Aias, di cambiare nome e tutto il resto in fila.
Già. Ma a questo punto rimane un problema che non è affatto da poco: Scarafuggi e tutti i suoi amministrativi andrebbero immediatamente ammanettati – stiamo parlando in metafora, si intende – perché, per un buon mese e mezzo, si sono fermati a trattare e, soprattutto, a pagare quattrini pubblici (e tanti quattrini pubblici: una media di 500.000 euro al mese!) a un privato cittadino (Bagnale appunto), che non rappresentava più un soggetto accreditato.
E allora pensàtela come volete, ma non prendiamoci in giro.

E soprattutto non ci prendano più in giro i signori pubblici amministratori, pistoiesi e fiorentini, da Enrico Rossi in giù, dato che stanno spendendo quattrini dei nostri e buoni – e non dei loro!
Q/n
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[Sabato 28 maggio 2011 – 21:36:07]

STAMPA & INFORMAZIONE. ESSERE GIORNALISTI OGGI



PISTOIA. Ribattiamo e rilanciamo questo comunicato dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, non solo perché illumina sulla condizione del giornalista oggi, ma perché si attaglia perfettamente anche alla situazione della nostra provincia e della nostra regione, àmbiti nei quali i poteri (sia politici che no, ma più apparenti che reali, come tutti ben sappiamo), pur dotati di strumenti di informazione (uffici, addetti stampa, siti web, blog), pur consapevoli di quanto viene detto e pubblicato su di loro e sul loro modo di amministrare la cosa pubblica, fingono di non sapere e comunque, se pur chiamati a rispondere con domande ben precise, ignorano e non danno mai risposte: in ossequio – diciamolo pure – ai princìpi democratici che in Toscana collimano e coincidono, sin da tempo immemorabile, con l’etica di una sinistra democratica molto dotata a parole e ben poco nei fatti.
Vizio dal quale non si esime minimamente la stessa Regione Toscana, con tutti i suoi organigrammi di taglia calibrata e con tutta la teoria dei suoi politici di maggioranza che, ispirati al rispetto del popolo elettore, finiscono per trattare il loro popolo elettore peggio dei sudditi del Granduca Leopoldo.
Q/n
Indesiderati perché bravi
D’ora in poi niente domande, niente servizio

Firenze, 28 maggio 2011 – Scacciati da un convegno perché colpevoli di aver trovato una notizia scomoda. Quanto è successo martedì scorso in occasione di un convegno sul Parco della Musica a Firenze è grottesco e allarmante al tempo stesso. I cronisti, invitati al convegno, sono stati scacciati dopo che, intervistando alcuni dei partecipanti, avevano fatto venire alla luce una serie di notizie di grande interesse per l’opinione pubblica. Evidentemente, i giornalisti sono graditi solo quando stanno zitti e ascoltano senza fare domande, anche quando in gioco c’è un appalto pubblico da 256 milioni su cui indaga la magistratura e il cui importo lievita progressivamente.
I casi di insofferenza nei confronti dei giornalisti si stanno moltiplicando a Firenze e rischiano di trasformare la città in un laboratorio alla rovescia in materia di libertà di informazione.
Nel condannare l’atteggiamento insopportabile di enti e istituzioni che dovrebbero fare del diritto all’informazione la propria stella polare, l’Ordine regionale dei giornalisti della Toscana intende rivolgere un pubblico ringraziamento a quei cronisti che hanno svolto con intelligenza e scrupolo il proprio mestiere, anche a costo di disturbare il manovratore.
Sin preguntas no cobiertura, senza domande niente resoconto giornalistico: lo slogan dei giornalisti spagnoli sull’informazione a senso unico dovrebbe diventare lo slogan di tutti i giornalisti toscani. L’Ordine regionale appoggerà e sosterrà senza esitazione tutti quei colleghi che rifiuteranno di dar voce a chi si rifiuta di rispondere alle domande.
[Fonte: Newsletter Ordine dei Giornalisti della Toscana – 28.05.2011 – 04:00]

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[Sabato 28 maggio 2011]

AIAS. E ORA ANCHE UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI



PISTOIA. La guerra totale, innescata da Luigi Edigio Bardelli con tutto il suo apparato e lo schieramento di tutte le sue forze e risorse, continua a produrre i suoi effetti.
Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, anticipando tutto il mondo dell’informazione locale, la nuova associazione bardelliana per la riabilitazione – che si appresta a tenere la propria assemblea l’11 giugno prossimo presso la sua ex-sede di via San Biagio, oggi commissariata – era stata fatta oggetto di due esposti penali già assegnati alla cura del Pm Gianni Tei. Ma non è tutto.
È di ieri una notizia che ci viene da fonte sicura e attendibile, che ora, sull’orizzonte di Bardelli, si addensa una nuova nube fantozziana: una nube che potrebbe promettere anche forti acquazzoni.
Sembra infatti che, a fianco dei due esposti ormai oggetto di indagine, un terzo sia stato presentato alla sezione toscana della Corte di Conti, in viale Mazzini 80: un documento con cui si chiederebbe di fare chiarezza – questo almeno per quanto ne possiamo intuire – sulla gestione regionieristico-contabile dell’Aias della ex presidenza-Bardelli.
Ormai è chiaro che la radicalizzazione della lotta non si fermerà più se non quando saranno state battute tutte le strade nel tentativo estremo di fare un ordine e una chiarezza che, se Bardelli non avesse inforcato la via dello scontro ad ogni costo e se la politica pistoiese avesse saputo gestire con un minimo di destrezza tutta la faccenda, non avrebbero trascinato ogni cosa alle estreme conseguenze, con il beneplacito – e anche questo va detto – di una Regione Toscana che non è sembrata affatto particolarmente attenta alle sostanze e ai fatti, ma solo alle sollecitazioni di natura umorale provenienti dagli àmbiti dei poteri locali di questa torpente provincia.
Intanto, mentre assicuriamo il nostro attento e puntuale monitoraggio e la nostra accurata informazione sugli eventi in via di svolgimento – come del resto abbiamo sin qui sempre fatto –, anche per fare più contenti e informati alcuni nostri colleghi, pubblichiamo qui sotto due stralci del primo ricorso penale Bagnale: una delle precisazioni preliminari al PM, e la lettera che Bardelli inviò, a Berti, alla Regione Toscana e al direttore dell’Asl 3, Alessandro Scarafuggi, per riaccreditarsi quale legale e unico rappresentante della trasformata neoassocazione nata dal distacco dei vecchi soci ed ex-soci dall’Aias nazionale, dopo la seconda assemblea del 16 aprile tenutasi all’auditorium di via Panconi.

Stralci dal primo esposto
del 10 maggio 2011

I.– Precisazione preliminare sull’oggetto della denuncia. Il presente atto è rivolto a segnalare all’Autorità Giudiziaria i comportamenti con cui, in questi giorni, mediante l’esibizione di documentazione di contenuto non veritiero o comunque privo di validità giuridica, il sedicente legale rappresentante di una associazione o.n.l.u.s. non riconosciuta dichiaratasi “Associazione Pistoiese per la Riabilitazione” – e cioè tale Luigi Egidio Bardelli, nato a Pistoia in data 28 febbraio 1936, ex presidente (espulso) dell’A.I.A.S. di Pistoia (nonché presidente, direttore ed azionista di maggioranza dell’emittente TVL TV Libera S.p.A.) – sta ottenendo da pubblici ufficiali (fra cui funzionari della Regione Toscana preposti alle procedure di accreditamento delle strutture sanitarie, oltre a dirigenti dei Comuni di Pistoia e Montecatini Terme addetti alle relative autorizzazioni sanitarie), dichiarazioni e/o provvedimenti che indebitamente lo accreditino – proprio sulla base della predetta documentazione – come titolare dei rapporti con la Pubblica Amministrazione facenti tuttora capo alla Sezione A.I.A.S. O.n.l.u.s. di Pistoia; associazione di cui soltanto l’odierno esponente, in qualità di Commissario incaricato dai vertici nazionali A.I.A.S., ha ad oggi la legale rappresentanza ed i correlativi poteri.
Ciò, in particolare, al dichiarato scopo di poter rinnovare/volturare a nome della sedicente “Associazione Pistoiese per la Riabilitazione o.n.l.u.s.” – come detto asseritamente rappresentata dal Bardelli – il contratto di prestazione di servizi di riabilitazione che la Azienda USL3 di Pistoia, nella persona del Direttore Generale Alessandro Scarafuggi, ha tuttora in corso di esecuzione con l’Associazione A.I.A.S. Pistoia o.n.l.u.s. e che, si precisa, prevede un budget annuale, in termini di rette corrisposte dall’azienda pubblica, di circa sei milioni di Euro.
Da quanto appena premesso nelle grandi linee, appare evidente come una esatta comprensione di quanto oggi denunciato richieda un minimo di inquadramento e ricostruzione delle vicende associative che hanno riguardato negli ultimi due anni circa l’associazione rappresentata dal Commissario odierno esponente, proprio al fine di dare conto della sostanziale contrarietà a verità delle attestazioni prodotte dal Bardelli ad alcuni pubblici ufficiali, che questi ultimi risulterebbero invece aver “preso per buone” – nonostante la documentazione e le diffide ricevute, di cui diremo – anche con la formalizzazione di atti amministrativi.

[…]

(iii) In questa situazione, in data 28 aprile 2011, lo stesso Bardelli – firmandosi per l’appunto come legale rappresentante della sedicente “Associazione Pistoiese per la Riabilitazione”, su carta intestata in cui spicca il codice fiscale della Sezione A.I.A.S. pistoiese – ha inviato una lettera al Sindaco del Comune di Pistoia Dott. Renzo Berti, alla Regione Toscana (“all’attenzione di Ledo Gori, Presidenza Regione”) e per conoscenza al Direttore Generale della Azienda USL 3 di Pistoia Dott. Alessandro Scarafuggi (cfr. all. 18).
La lettera è del seguente laconico tenore: “Ai sensi dell’art. 3 d.p.g.r. 24.12.2010 si significa quanto segue:
-          in data 16/04/2011 si è tenuta un’assemblea dell’associazione, già denominata AIAS di Pistoia con cui è stato deliberato di assumere quale nuova denominazione quella di Associazione Pistoiese per la Riabilitazione;
-          a seguito della determinazione assembleare, nell’anagrafe delle Onlus, ai sensi dell’art. 11 d.lgs. 460/1997, risulta censita l’Associazione Pistoiese per la Riabilitazione in luogo dell’AIAS di Pistoia, con presa d’atto della modifica della denominazione (prot. n. 0013374);
-          restano ovviamente invariate la sede legale della società [sic], in via S. Biagio,102 e il codice fiscale.
-          resta altresì immodificato l’assetto strutturale dell’associazione, il direttore sanitario, nonché la capacità di fornire i servizi sanitari finora oggetto di convenzione, non determinando la modifica della denominazione alcun effetto sia in relazione al personale occupato, sia in relazione ai locali ed ai macchinari utilizzati.
Tanto premesso, con la presente siamo a chiedere la presa d’atto della avvenuta modifica della denominazione della associazione, con conseguente richiesta di aggiornamento anagrafico dei soggetti accreditati, in riferimento alle strutture sotto indicate:
Sede Legale e centro di riabilitazione adulti Via San Biagio 102 51100 Pistoia
Sede per l’età evolutiva Via Monteleonese 95/17 51100 Pistoia
Centro di Riabilitazione per la Val di Nievole Via della Salute 4 – 51016 Montecatini Terme
Centro di Riabilitazione Estivo Via Magliano n.31 54100 Ronchi (Marina di Massa).
Con osservanza
Il Legale Rappresentante
Dr. Luigi Bardelli” (cfr. ancora all. 18, sottolineatura aggiunta).
Come si vede – sottacendo completamente ogni questione giuridica circa la invalidità di una simile “assemblea” e spacciandosi come il legale rappresentante di un’associazione di cui, pacificamente, non solo non era più “legale rappresentante”, ma nemmeno era più “socio” da diversi mesi – il Bardelli ha formalmente richiesto al Sindaco di Pistoia, facendolo sapere al Dott. Ledo Gori (Presidenza Regione) ed al Dott. Alessandro Scarafuggi (Direzione Generale ASL 3), di “prendere atto dell’avvenuta modifica della denominazione dell’Associazione” e, “conseguentemente”, di aggiornare l’anagrafe dei soggetti accreditati nell’ambito del servizio Sanitario Toscano in relazione alle strutture attualmente gestite e nella esclusiva disponibilità della Sezione A.I.A.S. di Pistoia.
Peraltro, contrariamente a quanto affermato dal Bardelli, alla data del 5 maggio 2011, come risulta dalla certificazione della Agenzia delle Entrate di pari data, l’anagrafe O.n.l.u.s. gestita dall’amministrazione finanziaria evidenziava la permanente esistenza della Associazione A.I.A.S. Pistoia O.n.l.u.s., avente come legale rappresentante Giulio Francesco Bagnale (cfr. all. 18bis).

Buona lettura e buone riflessioni.
Q/n
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[Sabato 28 maggio 2011]