mercoledì 18 maggio 2011

IL COMUNE DI «PARENTOPOLI»


PISTOIA. Scrive Daniela Simionato: «Invio comunicato stampa Parentopoli 2 pregandovi di pubblicarlo. Grazie e cordiali saluti».
Accuse di poca chiarezza al sindaco Berti.

Parentopoli 2

Dopo il mio comunicato, apparso sulla stampa locale, intitolato “Parentopoli” in cui lamentavo il fatto che nonostante la delibera di Giunta del 21.10.2010, contro il nepotismo, nulla era cambiato rispetto alle situazioni conosciute di parentela, affinità e convivenza, non ho ricevuto alcuna risposta. Il Sindaco durante un CC, parlando di tutt’altro, vi accennò dicendo che non era vero.
Purtroppo non è così, infatti c’è stato un solo trasferimento, tanto da far sembrare la delibera strumentale. Ci sarebbe poi da contestare non solo i casi di diretta subordinazione tra affini, parenti ecc. oggetto della delibera, ma anche un disinvolto modo di procedere con le assunzioni che guarda caso privilegiano parenti e amici, congiunti.
Nel frattempo, sento dire che sarà soppresso il servizio gestione demografica, e che ci sarà una riorganizzazione dell’U.O. elettorale, anagrafe e stato civile, raggruppando il tutto nel servizio di segreteria generale che a questo punto potrebbe andare in tilt visto il carico di lavoro.
Ora, se lo scopo della ristrutturazione fosse il risparmio, sarebbe buona cosa, purché però la stessa fosse fatta con criterio. Ma sembra proprio che lo scopo non sia questo.
Si spieghi infatti perché tempo fa si spesero circa 200.000 € per mandare in pensione alcuni dirigenti e “risparmiare” e poi ci siano state assunzioni, e addirittura si voglia bandire un concorso per assumere un dirigente.
E ancora, perché trasferire un dirigente a un ufficio in cui non ce n’è bisogno, quando potrebbe essere utile in quello in cui già è o in un altro dove oggettivamente c’è più lavoro?
Francamente sarebbe interessante capire che tipo di risparmio è e qual è la ratio che sta dietro a queste manovre.
Daniela Simionato
Capogruppo LegaNordT.
Pistoia 17.05.2011
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[Mercoledì 18 maggio 2011]

4 commenti:

  1. ...eh si...cara Daniela! sarebbe molto interessante "capire" ma...ce ne sarebbero di cosette da capire....non ce lo permettono...stanne certa!..si rischia di fare inutile demagogia ripetendo sempre le solite fanfare.....parole che , poi, finiscono nel dimenticatoio....(purtroppo)....quello che stanno facendo a maria paola è a dir poco vergognoso....ma te ne potrei raccontare molte altre!..a proposito di "parentopoli!))))

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  2. ...mi sarebbe piaciuta una risposta...comunque!

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  3. In assenza di una risposta da parte della consigliera Simionato, intervengo io. Si è vero Antonella che ci si sente impotenti a ripetere le solite cose che, come tu dici ,poi finiscono nel dimenticatoio, ma ritengo che ciò non debba essere una giustificazione.A questo proposito ti riporto una citazione che a me piace molto "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste"(Martin Luther King). In ordine al caso "parentopoli", che mi ha riguardato di persona,devo dire che anche Daniela non si è sentita di fare nomi e cognomi delle due persone "aggiustate" con provvedimenti ad personam , eppure si tratta di atti pubblici.Io quei nomi gli ho fatti, ma certamente, e non me ne voglia la consigliera Simionato,sono rimasta delusa di un silenzio,che è seguito ad una denuncia generica,che potrebbe anche questa essere interpretata come facile demagogia. Pochi giorni fa un consigliere comunale della maggioranza, ritornando sull'argomento, mi ha dato questa interpretazione: il regolamento doveva essere applicato a qualcuno (per darlo in pasto ai gonzi)ed hanno scelto la persona senza appoggi e magari antipatica a qualcuno.Lapalissiano. Ciò che mi ha colpito è che tale consigliere ne parlasse senza alcuna indignazione. Dr.ssa Lucia Vannucchi

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  4. Leggo purtroppo soltanto oggi i vostri commenti e ringrazio della segnalazione Edoardo Bianchini. Con Lucia però avevo già avuto modo di chiarirmi per mail e di persona e così con Maria Paola.
    Non si tratta certo di non volersi esporre, anzi. Qui bisogna rompere il meccanismo di un sistema accettato da tutti. Ma non può sembrare un accanimento contro una o due persone e basta. Per quanto mi riguarda, questo argomento non è certo finito nel dimenticatoio. Bisogna però che succeda qualcosa di nuovo o di vecchio e che io venga a saperlo in modo da poterlo denunciare. Solo così si può scuotere la base del sistema.
    Non chiedo di meglio che mi si informi.
    La dott.ssa Gramigna purtroppo io non la conosco, o forse la conosco di vista e non di nome. Purtroppo io all'interno del Palazzo non ho alcuna conoscenza. Sarei ben contenta di trovare collaborazione. Aspetto e intanto grazie!
    Daniela Simionato

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