venerdì 20 maggio 2011

AIAS. THE CURIOUS CASE OF RENZO BERTI AND A SIGNATURE




PISTOIA. Il curioso caso di Renzo Berti e di una firma.
Il paradosso che ormai da mesi Pistoia sta vivendo attraverso le incedibili e tristi storie dell’Aias e dei suoi sostenitori snaturati (e si badi bene che stiamo parafrasando un titolo di un romanzo di márqueziano: che a nessuno, quindi, venga in mente di parlare di doveri di continenza e di limiti di qualsivoglia natura; ma ci si preoccupi invece, in questa città perbenista ma muta, di cercare la verità, una buona volta!), questo paradosso, dicevamo, si tinge oggi di un’altra pennellata di vernice oscura e ambigua, se risultasse vera la notizia – diffusasi in queste ultime ore – secondo la quale a firmare la certificazione di accreditamento di Luigi Egidio Bardelli presso la Regione Toscana non sarebbero state le strutture amministrative preposte del comune di Pistoia, ma lo stesso sindaco Renzo Berti che, arrogandosi anche le competenze del dirigente responsabile, di proprio pugno avrebbe deciso d’autorità la contestatissima controversia sul diritto di primogenitura all’interno della struttura assistenziale di via San Biagio.
Ripetiamo che la notizia non è confermata né certa, ma solo fornita così com’è: senza garanzie, ma non per questo meno inquietante. Suscettibile di essere smentita seduta stante; oppure, però, anche di essere confermata e certificata dal documento che è stato inviato alla Regione Toscana.
Riepilogando in breve, per chiarezza: l’autorizzazione del Comune di Pistoia, a favore di Bardelli e contro Bagnale, alla fine la avrebbe firmata lo stesso sindaco che, se così fosse, in barba alla distinzione fra competenze politiche e competenze amministrative, avrebbe avocato a sé poteri spettanti per legge a un dirigente e non a lui. Ma a questo punto la certificazione inviata in Regione varrebbe quanto una palla di cartastraccia, non essendo, Berti, l’autorità competente a produrre quel determinato atto amministrativo necessario al completamento dell’iter burocratico della stipula della convenzione Asl/Aias-Bagnale|NonAias-Bardelli.
A questo punto, se Berti vuole – e a tanto lo chiamiamo ufficialmente e formalmente in questa sede –, potrà e dovrà scriverci per smentire la diceria.
In caso contrario potremmo, in perfetta buonafede, anche essere autorizzati a pensare che questa notizia o questo rumor possano avere un loro autorevole fondamento nei fatti.

Scelga lui.
 Q/n
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[Venerdì 20 maggio 2011]

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