SOCIETÀ DELLA SALUTE. INIZIA IL TANGO DEI SINDACI?

pistoia. La vicenda che interessa il dottor Roberto Torselli all’interno della nuova società della salute, è, per così dire, più ampia di quanto possa sembrare.

Il direttore della zona di Pistoia-est è in mezzo, in questo momento, a una trasformazione silenziosa, ma non per questo meno epocale – se ci consentite questo orribile aggettivo –, che traccia la visione del mondo del granduca di Toscana, Enrico Rossi, e la riproietta in un àmbito più ristretto, ma tuttavia capace di indicarci la mappa del cosmo-sanità di questa parte della nostra regione.

Rossi, che proviene dalla sanità e che tale àmbito conosce bene, sta tentando, a quanto sembra, la manovra di rimettere, nelle mani dei sindaci, le decisioni in materia sociosanitaria. E i sindaci non si fanno attendere dopo questa chiamata.

Berti per un verso – non votando e dando, come abbiamo scritto nel nostro prendente post a lui interamente dedicato, prova di “grande determinazione e radicato convincimento” – e Ciampalini per un altro, stanno già facendo vedere che cosa significa innovazione: in soldoni sembra che sia disfare quello che va per cambiare anche quello che, dato che va, dovrebbe restare intatto. Ma in compenso si piazza una pedina gradita al sistema al posto che si ritiene opportuno.

Se innovazione è questa, ben venga il retro, cittadini ed elettori.

E che innovazione! Pensate che la nomina di Luigi Rossi – non ancora perfezionata, come si legge sul Tirreno, ma comunque benvista sia da chi lo ha votato, sia da chi se ne è astenuto come Berti – potrebbe essere destinata a durare solo un anno o poco più: immaginate, quindi, che gran beneficio potrà trarne la società della salute.

E intanto leggete per intero la lettera spedita da vari dirigenti di settore al direttore generale Scarafuggi – lettera peraltro sottoscritta anche da 43 dipendenti dell’Asl e che mostra tutte le proprie perplessità contro la decisione di non confermare Torselli alla direzione.

Fatto, quest’ultimo, da quanto sappiamo, assolutamente condiviso da Scarafuggi stesso, mentre la decisione dei sindaci, presa così com’è, sembrerebbe collidere apertamente anche con i fini e le norme stesse dell’organismo che sta nascendo.

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[Sabato 21 maggio 2011]