sabato 28 maggio 2011

STAMPA & INFORMAZIONE. ESSERE GIORNALISTI OGGI



PISTOIA. Ribattiamo e rilanciamo questo comunicato dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, non solo perché illumina sulla condizione del giornalista oggi, ma perché si attaglia perfettamente anche alla situazione della nostra provincia e della nostra regione, àmbiti nei quali i poteri (sia politici che no, ma più apparenti che reali, come tutti ben sappiamo), pur dotati di strumenti di informazione (uffici, addetti stampa, siti web, blog), pur consapevoli di quanto viene detto e pubblicato su di loro e sul loro modo di amministrare la cosa pubblica, fingono di non sapere e comunque, se pur chiamati a rispondere con domande ben precise, ignorano e non danno mai risposte: in ossequio – diciamolo pure – ai princìpi democratici che in Toscana collimano e coincidono, sin da tempo immemorabile, con l’etica di una sinistra democratica molto dotata a parole e ben poco nei fatti.
Vizio dal quale non si esime minimamente la stessa Regione Toscana, con tutti i suoi organigrammi di taglia calibrata e con tutta la teoria dei suoi politici di maggioranza che, ispirati al rispetto del popolo elettore, finiscono per trattare il loro popolo elettore peggio dei sudditi del Granduca Leopoldo.
Q/n
Indesiderati perché bravi
D’ora in poi niente domande, niente servizio

Firenze, 28 maggio 2011 – Scacciati da un convegno perché colpevoli di aver trovato una notizia scomoda. Quanto è successo martedì scorso in occasione di un convegno sul Parco della Musica a Firenze è grottesco e allarmante al tempo stesso. I cronisti, invitati al convegno, sono stati scacciati dopo che, intervistando alcuni dei partecipanti, avevano fatto venire alla luce una serie di notizie di grande interesse per l’opinione pubblica. Evidentemente, i giornalisti sono graditi solo quando stanno zitti e ascoltano senza fare domande, anche quando in gioco c’è un appalto pubblico da 256 milioni su cui indaga la magistratura e il cui importo lievita progressivamente.
I casi di insofferenza nei confronti dei giornalisti si stanno moltiplicando a Firenze e rischiano di trasformare la città in un laboratorio alla rovescia in materia di libertà di informazione.
Nel condannare l’atteggiamento insopportabile di enti e istituzioni che dovrebbero fare del diritto all’informazione la propria stella polare, l’Ordine regionale dei giornalisti della Toscana intende rivolgere un pubblico ringraziamento a quei cronisti che hanno svolto con intelligenza e scrupolo il proprio mestiere, anche a costo di disturbare il manovratore.
Sin preguntas no cobiertura, senza domande niente resoconto giornalistico: lo slogan dei giornalisti spagnoli sull’informazione a senso unico dovrebbe diventare lo slogan di tutti i giornalisti toscani. L’Ordine regionale appoggerà e sosterrà senza esitazione tutti quei colleghi che rifiuteranno di dar voce a chi si rifiuta di rispondere alle domande.
[Fonte: Newsletter Ordine dei Giornalisti della Toscana – 28.05.2011 – 04:00]

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[Sabato 28 maggio 2011]

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