Cari lettori di Q/n,
perbacco: nemmeno il tempo di pubblicare l’ultimo post sull’Aias, che subito siamo stati subissati di reazioni a non finire...
Curioso: nessuna smentita. Nessuna precisazione rivolta a chiarire la portata dei documenti; nessun intervento a discolpa.
No, cari lettori: solo richieste di maggiori particolari, su quella che appare una vicenda di surreale ma concreta e documentata demolizione nei fatti di tanti bei principi sbandierati a parole.
E allora, alcuni dettagli li diamo volentieri.
Il documento che abbiamo pubblicato stamani è parte del verbale dell’assemblea Aias di Pistoia tenutasi nel giugno del 2006. Si tratta del verbale ufficiale a tutti gli effetti, trascritto sul bollato, per intendersi.
Lo stralcio riguarda la trascrizione di una parte dell’intervento del presidente Luigi Egidio Bardelli, quella finale, dedicata appunto al dolore delle calunnie.
Ancora per la cronaca, precisiamo che – in quella stessa assemblea e successivamente – più di un socio Aias ha risposto per le rime alle lamentele di calunnia di Egidio. I documenti parlano chiaro e ci torneremo nei prossimi giorni.
Per quanto possa sembrare incredibile, sì, è vero quanto ci chiedono molti lettori: Federighi dott. Giorgio, Sala dott. Stefano e Armato rag. Calogero sono stati nominati sindaci revisori dell’Aias di Pistoia – su proposta dello stesso Luigi Egidio Bardelli – in quella stessa assemblea del giugno 2006, in cui sono state ufficialmente dette le parole che avete letto, scritte e trascritte sul bollato.
Circostanza ancora più incredibile, gli stessi sindaci revisori non risultano aver fatto alcuna verifica sui delicati argomenti trattati da Luigi Egidio Bardelli nel suo pianto per calunnia nella sua relazione all’assemblea.
Anzi, per come stanno le cose a questo punto, parrebbe che i revisori non abbiano perso occasione per ripetere ai quattro venti che sì, tutto andava benone, madama la marchesa...
Non sarà che tutto questo gran da fare degli stessi sindaci per rimettere rapidamente Egidio in sella alla mucchina dell’Aias abbia a che fare anche con un loro (comprensibile, del resto) desiderio di mettere quanto prima un bel coperchione sulla pentola del latte attualmente al fuoco?
Infine l’ultima sollecitazione ricevuta: a questo blog risulta che anche il prof. Zamagni e la sua Agenzia per le Onlus abbia ricevuto quell’incredibile verbale di assemblea. Non abbiamo però, al momento, riscontri certi: promettiamo di ritornare in argomento.
Ecco, queste sono le precisazioni che possiamo fornire noi da giornalisti desiderosi di stare all’oggettività dei fatti documentati.
A questo punto – in una città che non fosse il paese delle banane (altro che città delle piante!) e tra persone che sentissero il dovere della chiarezza, specie se gestori di denaro di noi cittadini – ci sarebbe da aspettarsi che fossero i personaggi protagonisti e diretti interessati di queste vicende a farsi avanti e a dire la loro. Cosa alla quale li invitiamo qui espressamente, perché neghino – se possono – quanto abbiamo sin qui detto e/o ipotizzato o riflettuto.
Scommettiamo?
Q/n
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 1 maggio 2011 – pomeriggio]
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