venerdì 20 maggio 2011

INCENERITORE. IL COMITATO PER LA CHIUSURA SUI GIOVANI DEL PD

I leoni del PD ruggiscono
ma non hanno artigli!


PIANA. Ancora una volta i giovani leoni del PD “ruggiscono”, peccato però che non abbiano gli artigli necessari a difendere le loro nobili intenzioni che sono inattuabili predicazioni, gettate sulla stampa per il proprio autocompiacimento e quello dei loro sodali. I giovani PD, pur definendosi più sensibili all’ambiente dei vecchi, non osano però smentire le loro scelte fatte di robusti investimenti sull’impianto di via W. Tobagi per oltre 30 milioni di euro.
Guerrazzi e Lucchesi, pur definendosi “sensibili alle questioni ambientali” e depositari “una educazione ecologica” evidentemente non hanno alcuna cognizione delle implicazioni di grave danno all’ambiente causato dall’impianto e dimostrato dalle indagini condotte da ASL e ARPAT nella assemblea del 19.5.2010.
I giovani politicanti – apparentemente indipendenti e autonomi – farneticano: è chiaro che non sanno che sull’impianto vige il dominio dei “vecchi leoni” del PD che hanno ipotecato la salute della cittadinanza con uno scellerato raddoppio della potenzialità dei rifiuti a 225 T/die e un investimento finanziario enorme e consolidato per oltre vent’anni.
Sanno che Asl ha riconosciuto la relazione di causalità diretta tra l’alta presenza di PM 10 nei tre comuni di Montale, Agliana e Montemurlo e l’impianto?
Sanno delle cifre di maggiori decessi indotti sugli stessi tre comuni?
Sono informati delle reiterate infrazioni del gestore dell’impianto Ladurner, contestate più volte da ARPAT e delle diffide faticosamente emanate dalla Provincia?
E delle ricadute di diossine e policlobifenili hanno mai sentito parlare?
I “tavoli di collaborazione” sono già disponibili da anni e purtroppo inutilmente: la dott.ssa Gentilini, ancora attende i documenti richiesti formalmente e poi sollecitati nella sessione del 19 novembre; dunque questi giovani diligenti e sensibili si facciano carico di farli produrre come richiesto e più volte denunciato, dimostrando con una azione la loro autentica onestà intellettuale.
E ancora: quale sarebbe il cambiamento riconosciuto dall’amministrazione di Agliana che ha confermato il programma di viaggiare a 225 T/die di rifiuti inceneriti?
I cittadini denunciano la loro indignazione per tanta tracotanza e reticenza che offende non solo la morale, incidendo sciaguratamente sulla salute, ma anche le loro tasche a causa dei ripetuti aumenti della TIA richiesta dalla necessità di coprire la voragine del CIS.
Quando l’impianto verrà chiuso, i giovani leoni del PD saranno già vecchi e i cittadini avranno pagato un pesante prezzo in termini di salute e di costi: questa è la dimostrazione della ridicolezza di surrettizie dichiarazioni che non potranno mai essere tradotte in una politica di tutela dei cittadini in una fattiva azione di “sensibilità ambientale”!

Comitato per la chiusura
dell´inceneritore di Montale
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 20 maggio 2011]

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