venerdì 30 settembre 2011

CENE SOTTO LE MURA. INTERVIENE L’IDV



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[Venerdì 30 settembre 2011– © Quarrata/news 2011]

TUTTO VA BENE: ORDINE DI SCUDERIA


PISTOIA. Daniela Simionato ci invia il comunicato -stampa che segue.

Requiem per Pistoia

Ormai è certo: i nostri amministratori vivono su un altro pianeta.
Leggo sulla stampa che per l’assessore Lucchesi il degrado non c’è. Ebbene non bastano le foto inequivocabili pubblicate dal giornale, non bastano le continue sollecitazioni da parte dell’opposizione e di cittadini; da quando sono consigliere, ho presentato diverse interpellanze sulla situazione di degrado della nostra città: il sudicio per le strade, l’abbandono dei nostri giardini, le esalazioni delle fogne proprio nel centro storico, le scritte sui muri e sui monumenti, la segnaletica orizzontale e verticale inesistenti, le buche sulle strade, senza contare i disservizi nei vari settori ecc. ecc. Ebbene tutto ciò non basta!
La sinistra non era depositaria della cultura oltre che di tutto il resto?
Come mai tutta questa superficialità per non dire incuria, per il nostro patrimonio artistico?
Cascano le pietre della fontana in Piazza S. Francesco, con tanto di bottiglie che affiorano accanto alle ninfee, il pozzo del Leoncino lasciato in balìa di giovani che l’hanno scambiato per tavolo, sedia e cassonetto tutto in uno, o usato come deposito di cassette delle verdure durante il mercato; cascano le mura storiche attorno alla città, si lascia distruggere un muro antico al Villone Puccini, si taglia il corrimano settecentesco in ferro battuto, si distrugge una porzione dello zoccolo lapideo modanato della Biblioteca Forteguerriana, per non tornare sul rifacimento del lastricato in Via Cavour. Se per la caduta di un muro nemmeno antico a Pompei si sono chieste le dimissioni di Bondi, qui? Tutti zitti? Di chi si chiedono le dimissioni?
E poi qualcuno ce la farà a spiegare all’assessore Lucchesi e al nostro Sindaco che non esiste solo la Sala, che le fabbriche chiudono, i negozi languiscono perché la clientela è irresistibilmente attratta dagli sfarzosi centri commerciali, il mercato ed i suoi ambulanti minacciano di andarsene cedendo le loro licenze a commercianti stranieri. Le oscure prospettive della Breda non fanno altro che confermare un irreversibile declino. Tragiche realtà che stanno scuotendo un tessuto economico e produttivo ormai lacero e sfibrato.
Ma l’ordine di scuderia è dire che tutto va bene e che non può andar meglio a causa dei tagli del Governo.
Ma allora si spieghi come mai in altre città, dove pure i tagli ci sono stati, la situazione non è a questi livelli di degrado.
La verità è che il nostro Comune è al collasso finanziario grazie ad anni di sciagurata politica dello struzzo e degli sprechi.
Si vuole guadagnar tempo, il tempo del termine dei vari mandati e, ovviamente, della maturazione dei diritti di lauti esborsi e nuove poltrone dalle quali progettare nuovi futuri che qualcun altro dovrà mettere in pratica. Rinviare gli impegni e autocelebrarsi con tristi e noiose liturgie piene unicamente di retorica e luoghi comuni.
È giunto il momento che i Pistoiesi abbiano un impeto di orgoglio, un estremo atto di solidarietà cittadina e pretendano di non essere più presi in giro. Basta con chi non conosce la concretezza dei problemi del quotidiano. Amen.

Daniela Simionato
Capogruppo Lega NordT
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[Venerdì 30 settembre 2011– © Quarrata/news 2011]

I LETTORI SCRIVONO A «LA NAZIONE»




Caro blogger,
ieri a seguito dell’articolo (di tutt’altro tono) pubblicato su questo argomento (vedi immagine – n.d.r.), ho inviato il seguente messaggio alla redazione che però non lo ha ritenuto degno di nota.
Eppure la domanda non mi sembrava proprio fuori luogo. Lei che ne pensa?
Cordialità
Simone Agostini
----- Messaggio inoltrato -----
Da: Simone Agostini <agos7@***.it>
A: La Nazione Cronaca Pistoia <cronaca.pistoia@lanazione.net>
Inviato: Mercoledì 28 Settembre 2011 13:00
Oggetto: Una nuova frana sul fiume reno

Buongiorno!

Com’è possibile che la pioggia di un pomeriggio possa provocare un movimento franoso da rendere necessari ulteriori interventi nello stesso punto in cui sono stati eseguiti una serie d’imponenti lavori durati 18 mesi e costati la bellezza di 2.400.000 euro?
È semplicemente sconcertante apprendere che il Sindaco Berti e il suo Vice Tuci, insieme ai vari tecnici, a inizio Luglio vadano a fare la cosiddetta ‘passerella’ per presentare l’ultimazione di un intervento che a distanza di neppure tre mesi necessita già di nuovi lavori. È lo stesso copione che abbiamo già visto con l’inaugurazione di Porta Nuova, che dopo un periodo più o meno uguale si è scoperto che sono necessari altri lavori di considerevole importo per la messa a norma.
Da umile cittadino mi chiedo e domando: con quale criterio sono stati scelti i tecnici che hanno progettato e diretto questi lavori nonché le imprese che li hanno eseguiti?
Cordialmente
Simone Agostini

Caro Agostini,
la nostra opinione si manifesta tutta in una domanda ben precisa, alla quale, peraltro, siamo certi che nessuno darà una risposta: questi tecnici che sbagliano verranno chiamati a rifondere i danni che combinano?

Il quesito è rivolto ai nostri amministratori muti.
e.b. blogger
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[Venerdì 30 settembre 2011– © Quarrata/news 2011]

SIGNORI DEI NOSTRI DESTINI



È notizia da venerdì mattina, cioè da giorno infausto.
Guardo la cronaca e mi sento male. Male perché viviamo in un Paese pieno di arroganza, pieno di salvatori della Patria, pieno di benefattori pubblici: ma sostanzialmente medievale, retrogrado e tribale. Con il beneplacito di tutti.
Abbiamo l’Italia che ci siamo costruiti, dal dopoguerra ad oggi, con gli accordi – scaltrissimi – fra Dc e Pci, che si sono dati da fare in maniera splendida per portarci fino a questi punti, quelli in cui moriamo di leggi e di salute.
Questo è il Paese in cui, se una donna va in maternità, il paradiso può attendere e la salute può andare a farsi benedire.
Questo è il Paese in cui il cittadino non ha tutela sotto il profilo penale: a pensare a lui ci sono, sempre e comunque, i Pm che decidono – a discrezione – se e in quanto certi problemi siano o no rilevanti.
Il nostro era un sistema fatto apposta per garantire lo Stato e, nel passaggio dalla dittatura al ‘fantasma della libertà e della democrazia’, tale è rimasto grazie al silenzio reticente e trasversale della Dc e del Pci.
Il Paese, che oggi viviamo, di cui ci scandalizziamo e contro cui parliamo ogni giorno, non lo hanno fatto – e mi spiace tanto per il Pd e tutta la Sinistra – il Cavaliere e la sua poca serietà: lo hanno mantenuto in vita, invece, i cattolici e i comunisti che, dalla fine della guerra e fino ai cambiamenti epocali degli anni 90 (inutile tangentopoli compresa), non hanno fatto altro che parlare di riforme, senza farne una che davvero fungesse a far passare, questa specie di Stato, dal medioevo longobardo a una modernità accettabile: una forma di buonsenso e di vera giustizia che impedisse ai processi di dover ricominciare, se un giudice va in maternità, garantendo prescrizioni e impunità.

Tutti signori dei nostri destini. E se nella Piana non cambierà nulla, anzi tutto peggiorerà, l’essenziale è che sia salvo il rispetto formale della legge.
e.b. blogger
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[Venerdì 30 settembre 2011– © Quarrata/news 2011]

NEOLOGISMI PISTOIESI



Distrazioni tirreniche…

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