mercoledì 14 settembre 2011

UNA FUCINA DI RISCHI E CONTAGI


di Luigi Scardigli
 
L’eleganza, la signorilità e un non certo studiato distacco con i quali Massimo Talone parla, a nome dello staff artistico de “Il Moderno” di Agliana, di tutto il casino che ha in mente di fare in quel piccolo luogo ristrutturato/destrutturato, è la summa di quello che succederà da ora fino alla prossima estate.
Ieri pomeriggio, durante la conferenza stampa di presentazione degli innumerevoli prossimi appuntamenti che si consumeranno, con poteri metempsicotici, nell’ex cinema storico di Agliana, se ne è avuta l’ennesima, piacevolissima, devastante conferma. In barba ad un successo che potrebbe non arrivare, o che proprio per questa pericolosa premessa, è già arrivato e fatto registrare il sold out.
Nulla di scontato nel tabellone di presentazione degli eventi che cavalcheranno il 2011 e il 2012; niente di popolare, di facile degustazione, di noto richiamo. Una scommessa sopra l’altra, un rischio costante, un “piatto” su “piatto”. Ci saranno studi didattici teatrali, prove tecniche di trasmissione audio/video, performances teatrali dimenticate e mai prese in consumistica considerazione, tragedie con risvolti comici, danze sperimentali, racconti partecipati e discussi, training autogeni di sopravvivenza pubblica, bambini travestiti da genitori che si dovranno arrendere all’idea di dover essere ancora figli, laboratori coreografici per spettacoli mai messi in scena, apocalissi hip-pop e tanta, tanta sperimentazione.
Il Moderno è un luogo non luogo, si direbbe in una seduta psicanalitica; il Moderno è una fucina di rischi e contagi, vorrebbero dire, e lo dicono, i gestori di questo piccolo grande pericolosissimo centro culturale, dove nulla è scontato, fuorché l’ingresso agli spettacoli, grazie ad una card, che somiglia le più famose drink card con le quali, nelle notti tutte uguali, si ottengono sconti sui negroni a venire e tracannare.
Ieri pomeriggio, dopo il saluto del sindaco di Agliana, al microfono, per cercare di esorcizzare il rischio, più che spiegare qualcosa di inspiegabile, si sono presentati molti di quelli che animeranno l’intero inverno aglianese, sotto l’egida di una delle affermazioni più care al poeta meneghino Franco Loi, che ha detto “tentare è meglio”.
Non so e non so dirvi, se peggiore sia, a conti fatti, la loro solitudine, o la mia, avrebbe forse aggiunto Francesco Guccini, se fosse stato presente. Sarebbe opportuno chiudere questo caloroso, diretto e sentito invito a partecipare, per (de)crescere, con la profezia hegeliana, quella che sostiene che “la peggior testimonianza in favore di un’opera è l’entusiasmo con cui la massa si rivolge ad essa”.
Abbassando un po’ i toni e parecchio la cresta e sorridendoci sopra, sarà meglio prendere in prestito Chiambretti: “Comunque vada, sarà un trionfo”.

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[Mercoledì 14 settembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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