QUARRATA. Il 22 agosto scorso, parlando del futuro (confuso) di Quarrata, scrivevamo, su questa stessa pagina (vedi il post):
Nel frattempo, un Pd disorientato – perché se le deboli opposizioni piangono, la compatta sinistra certo non ride – si spacca, a quanto si sente, nella lotta fra il vicesindaco, che vorrebbe giocare il ruolo del primogenito, e Claudio Bonfanti, che potrebbe costituire un serio pericolo per la poltrona ‘che non può essere per due’.
Insomma: Quarrata è diventata un carro, scassato e sgangherato per i suoi debiti e le strampalate ambizioni del suo ormai fu sindaco. Un carro intorno a cui si accalcano cento buoi, che sembrano volere essere aggiogati per tirarlo fuori dal fango e dalla melma in cui si trova: ma tutti, per lo più, senza un’idea – neppur minima – della direzione in cui tirare.
Oggi – data appropriata, si direbbe: 8 settembre – Il Tirreno scopre la situazione con una velocità da Blitzkrieg, da vera guerra-lampo.
Dunque era vero quello che scrivevamo ed è vero che il Pd quarratino è spaccato.
Del resto non ci voleva molto a capirlo: gli ex democristiani (qui Sergio Gori) hanno spaccato – ma in frantumi – il Pd a livello locale e lo spaccheranno anche a livello nazionale.
Dove peraltro comandano a bacchetta il partito, nonostante Bersani.
e.b. blogger
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[Giovedì 8 settembre 2011 – © Quarrata/news, 2011]
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