giovedì 15 settembre 2011

TEATRO. IL GESTO DELL’OMBRELLO

di Luigi Scardigli




È così preoccupata dalla possibilità che la Provincia – di cui è assessore –, scompaia, che invece di parlare della stagione teatrale del Manzoni, che ieri ha ufficialmente presentato la sua ultima stagione dell’era Berti/Grattacaso, la giovane Innocenti ha alternativamente approfittato dell’occasione (e quando le ricapita più!) per fare un piccolo comizio.
Cinque signore però, non più giovanissime, accorse alla insolita conferenza stampa allestita sul palco del teatro, dopo aver maldigerito il prologo politico di Renzo Berti, alle rampogne della giovane assessore non hanno resistito e sbraitando hanno preferito abbandonare la sala.
Della stagione del teatro Manzoni – che quest’anno festeggia il pareggio del bilancio –, interessante, poco rischiosa, è vero, ma tutto sommato trasversale e perché no, gradevole e godibile, avremo occasione di riparlarne, soprattutto con gli artisti che ieri presenziavano alla conferenza.
Ci preme invece cogliere l’occasione del piccolo, civilissimo dissenso, per ricordare, al sindaco di Pistoia e all’assessore di una Provincia – che non sarebbe mai dovuta nascere, tra l’altro, come tutte, del resto –, che è vero che questi tagli sono una schifosa mannaia cieca e indiscriminata mossa da un governo impresentabile di inquisiti che si abbatte soprattutto sui poveri (categoria alla quale, bene ricordare, non appartengono né Berti né la Innocenti), ma è altrettanto vero, ad esempio, che i governi amici ben poco si sono prodigati, quando ne hanno avuto la possibilità (dov’era, ad esempio, Prodi con la legge Porcellum?) e soprattutto è utile sottolineare come i ricchi dissidenti di centro-sinistra, in tutti questi anni, non abbiano fatto praticamente un tubo in nome della gente che li ha votati, pensando esclusivamente ad irrobustire i loro giardini e a garantirsi una seconda vita, lontano dai palazzi, quanto meno agiata.
Senza la Provincia e con gli stipendi dimezzati (che resterebbero comunque interessanti) del popolo di Palazzo di Giano, senza la Casta, insomma, di cui tutti parlano male, ma dalla quale nessuno è disposto ad uscire, questa finanziaria avrebbe fatto un baffo alla cultura pistoiese e alla presentazione della stagione del Manzoni: Berti e la Innocenti avrebbero potuto tranquillamente disquisire sulla Villoresi e la Valeri, sulla Guarducci e sulla Guerritore, ricordando Giuseppe Patroni Griffi e Truman Capote e fare irriverentemente il gesto dell’ombrello a Berlusconi, ricordandogli che a Pistoia, per la cultura, non abbiamo bisogno di nessuno.

Amen!

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[Giovedì 15 settembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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