sabato 9 marzo 2013

RIUNITA LA DIREZIONE PROVINCIALE DEL PD PISTOIESE. I PUNTI DELLA RELAZIONE DI MARCO NICCOLAI


PISTOIA. Si è riunita la direzione provinciale del Pd pistoiese, convocata per discutere lo scenario emerso dalle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio scorsi.
I lavori della direzione sono stati aperti dalla relazione del segretario provinciale Marco Niccolai, che ha riguardato a tutto campo il quadro nazionale e locale.
Niccolai ha espresso forte preoccupazione per la situazione del Paese e sostegno alle proposte di Bersani emerse dalla direzione nazionale: “L’assenza di una maggioranza chiara al Senato impedisce un orizzonte chiaro di governabilità e si pone dunque, come primo tema, quello della nostra responsabilità per l’Italia, non domani ma oggi. In questo senso la strada prospettata ieri da Pierluigi Bersani nella direzione nazionale mi sembra, ad oggi, l’unica percorribile.
Il Partito Democratico è arrivato primo di strettissima misura, ma ha perso, perché non è in grado di offrire una maggioranza di governo autosufficiente. Ha comunque la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato: ha dunque il diritto ed il dovere di avanzare punti chiari di governo alle forze presenti in Parlamento. Punti orientati, in linea con il messaggio delle urne, al cambiamento.”
Niccolai stronca con durezza un’ipotesi di “governissimo”: “Se, dopo il voto del 24 e 25 febbraio, la responsabilità si declina nella parola cambiamento, non può esserci possibilità di condivisione con chi il cambiamento lo ha sempre osteggiato, ovvero il centrodestra PdL-Lega.”
Per quanto riguarda il Pd, “le aspettative erano molto diverse e la delusione di ognuno di noi è stata fortissima. I cittadini, in particolare i più colpiti dalla crisi, non hanno percepito e/o ritenuto credibile il nostro messaggio che era davvero incentrato sul contrasto alla crisi economica e sociale del Paese. Questo è ciò che mi rammarica di più”.
Per quanto riguarda il dato pistoiese, secondo Niccolai, che ha espresso l’augurio di buon lavoro ai neoparlamentari Caterina Bini ed Edoardo Fanucci, entrambi presenti alla riunione, “votare in tempi di crisi significa che non c’è niente di assicurato, di scontato o di scritto a prescindere in tempi di grandi cambiamenti come questi ed in cui tutto è in discussione. I partiti non hanno rendite di posizione ma sono chiamati a conquistare giorno per giorno la fiducia degli elettori. In questo territorio, che pure non è esente dalla crisi economica e dai suoi effetti sociali, il Pd è il primo partito in 20 comuni su 22, in tutti in modo netto, compreso in quelli dove siamo all’opposizione.
Essere il primo partito in tempi così difficili significa sentire su di sé una grande responsabilità: il Pd è chiamato a farsi carico delle domande di cambiamento emerse nel voto e a dare risposte ad esse.”
Secondo Niccolai a Pistoia occorre “continuare un percorso di forte rinnovamento già intrapreso a livello istituzionale e politico in questi anni. Per noi il rinnovamento è stato sia generazionale, sia con persone non più giovani di età ma nuove alla politica ma anche nel nostro messaggio politico, per affrontare i tempi nuovi e difficili che stiamo vivendo. Se non avessimo iniziato a fare quest’opera di rinnovamento già negli anni scorsi, come dimostrano i dati di altri territori toscani dove questo non è avvenuto con la stessa forza, il nostro risultato sarebbe stato nettamente inferiore.”
Infine l’annuncio che il Pd promuoverà “assemblee degli iscritti e simpatizzanti sul quadro che in ogni comune ci consegna il voto. Ci deve essere consapevolezza ad ogni livello del nostro partito, che è ben diversa da una riflessione autoflagellante che non fa mai bene, del fatto che ci troviamo in tempi del tutto nuovi. Non dobbiamo parlare solo di noi ma delle questioni che riguardano la vita dei cittadini in ogni realtà comunale, valorizzando quanto abbiamo fatto dove amministriamo ma innestando elementi di futuro nel nostro messaggio. Un impegno, dunque, non avvitato su di noi ma sulle cose da fare e sui progetti. In Italia e nel nostro territorio, a maggior ragione a Pistoia vista la responsabilità che significa essere primo partito, dobbiamo essere interpreti della sfida del cambiamento.”
Il testo integrale su www.pdpistoia.it
[comunicato pd pt]
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[Sabato 9 marzo 2013 | 10:58 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Sempre le stesse parole senza significato, con analisi fatte e rifatte e accostamenti alla situazione della Grecia alla quale il PD ha contribuito a portarci e tanti altri discorsi che non interessano più a nessuno, sulle percentuali, sulla crescita o sulla perdita di voti degli altri partiti e, sull’ancora gratificazione di primo partito in 20 dei 22 comuni e niente altro.
    Ma del DISAGIO SOCIALE che si vive sulla Montagna Pistoiese neanche una parola?

    • Della Comunità Montana e dei politici della sinistra che l’hanno amministrata da sempre, neanche una parola?
    • Del tentativo del PD nel voler sostenere e pretendere con tutte le forze la chiusura dell’Ospedale Pacini, neanche una parola? Ad eccezione del Circolo PD di Cutigliano che cerca di distinguersi, solo all’apparenza ma non nei fatti. Venturi e gli altri che comandano…VOGLIONO LA CHIUSURA. L’hanno capito tutti.
    • Del Fallimento del CII – Centro di Imprese e Innovazione - a Campo Tizzoro, neanche una parola?
    • Dello smantellamento della Porrettana, neanche una parola?
    • Della viabilità stradale – lasciando perdere e stendendo un pietoso velo sulla spalatura delle strade- neanche una parola?
    • Di una politica a sostegno delle attività della montagna, neanche una parola? Solo soldi spesi senza criterio nel sostenere le continue perdite degli impianti di risalita o sperperati per i guadi alla Frassa, con il tacito accordo maggioranza – opposizione, senza una chiara politica del territorio.
    • Dell’individuazione delle peculiarità della Montagna e delle risorse sulle quali far leva e usare con politiche mirate per il rilancio dell’economia, neanche una parola? Non ci venite a parlare del progetto ridicolo chiamato MO.TO.RE. Robe da schiantar da ridere.
    • Nel capire cosa, per chi ci vive e per chi viene da fuori vorrebbe trovare in Montagna nel fare impresa e come comprensorio turistico e di svago, neanche una parola?

    Non è il caso di continuare e pretendere analisi che non siete in grado di fare, con il rischio che nel caso iniziaste a ragionare su questi argomenti, andiate in una confusione mentale ancora maggiori rispetto a quella nella quale già vi trovate.

    Perché una volta tanto non rispondete su queste pagine? forse lo farete quando degli attuali 20 comuni nei quali siete il primo partito, ve ne rimarranno solo pochi.

    Il 2014 è vicino.


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