lunedì 24 settembre 2012

I 5 STELLE PER I ‘REFERENDUM SENZA QUORUM’


Il 30 settembre a Pistoia, al Circolo del dopolavoro ferroviario, dalle 9:30

PISTOIA. Mentre la ringraziamo per lo spazio dato da Quarrata News all’incontro organizzato dal Movimento Cinque Stelle il 30 settembre a Pistoia, al Circolo del dopolavoro ferroviario, dalle ore 9:30 in poi, ci permettiamo di indicare quali saranno gli argomenti trattati, tenendo presente che ogni partecipante, persona, gruppo, o associazione, potrà portare il suo contributo di idee e di esperienze.

Indice degli argomenti che saranno trattati nel corso dell’incontro e descritti in un libretto che verrà distribuito fra i presenti:

1. Presentazione: dal dire al fare.
2. Come possiamo introdurre strumenti di Democrazia diretta nello Statuto del Comune.
3. Riferimenti normativi sull’istituto del Referendum.
Come procedere per avviare la richiesta di riforma dello Statuto comunale (Petizione).
4. Testo della Petizione.
5. Argomentazioni per la richiesta di modifica dello Statuto comunale.
6. Il Diritto di resistenza o di rivolta dei cittadini, contro lo Stato: discussione all’Assemblea costituente del 4-5 dicembre 1947.

Presentazione: dal dire al fare.

Davanti al probabile collasso politico ed economico del sistema Italia e alle conseguenze devastanti che avrà sulle famiglie e sulle future generazioni, crediamo valga la pena ricordare le parole di un grande scienziato del 20° secolo – Albert Einstein – che disse:
Non si possono risolvere i problemi usando lo stesso modo di ragionare che li ha prodotti. ... Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per quello che hanno combinato i malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e se ne stanno lì a guardare.
Ormai è diventato un ritornello popolare quotidiano: bisogna cambiare, … bisogna cambiare, …. bisogna cambiare. Ma nessuno dice “come cambiare” e soprattutto con “cosa”.
Sembra, infatti, che i giochi metafisici della politica si possano fare solo all’interno del recinto dei “rappresentanti” e dei “camaleonti egoisti”, che per mezzo dei partiti si sono impossessati dello stato e della nostra vita.
Il Movimento Cinque Stelle di Pistoia crede che in politica i cittadini debbano avere il diritto naturale, inviolabile, inalienabile e imprescrittibile di essere sovrani delle scelte che riguardano la loro vita partecipando, come prevede la Democrazia, al governo sui fatti limitati che li riguardano. Ciò si può ottenere unicamente disponendo degli strumenti giuridici per esercitare un controllo effettivo sulle scelte e sulle spese che i rappresentanti fanno in nome e per conto dei cittadini sovrani.
In vista di questo obbiettivo i promotori hanno condiviso e sottoscritto il seguente appello rivolto a tutti i cittadini:
I referendum deliberativi e legislativi di iniziativa popolare senza quorum permettono di affermare negli Statuti dei Comuni, delle Province e della Regione e nella Costituzione italiana, che la sovranità appartiene al popolo e che non può essere alienata, limitata, violata o disattesa dai rappresentanti eletti nelle istituzioni. Il popolo può delegare ai rappresentanti la parte minore della sua sovranità, ma deve sempre restare libero di modificare le regole della delega”.
Cambiare pacificamente lo stato è ancora possibile, a condizione che venga adottato lo strumento giuridico del Referendum Deliberativo o Legislativo di iniziativa popolare senza quorum, mediante il quale i cittadini responsabili e sovrani impongono ai loro rappresentanti, a maggioranza dei partecipanti al voto, le scelte di utilità e di convenienza sui fatti certi e limitati che li riguardano.
Un “fatto limitato” è una tassa, una imposta, il sistema pensionistico, assicurativo, scolastico, il sistema bancario, il reddito di cittadinanza, il regime pubblico dell’acqua, i rifiuti, il sistema sanitario, la costruzione di un ponte, di una strada, il funzionamento della burocrazia, la disciplina delle multe, dell’iva, dell’edilizia, la possibilità di scaricare tutto, tutti, ecc..
Così la Democrazia, nata per perseguire una certa uguaglianza e la libertà di iniziativa di ognuno, diventa governo dei cittadini sovrani e responsabili che partecipano al governo della comunità locale e nazionale.
Con l’adozione dei Referendum deliberativi di iniziativa popolare senza Quorum per la validità del risultato, sia l’istituto della rappresentanza politica, sia i partiti, continuerebbero ad esistere, ma verrebbero subordinati alle scelte dei cittadini.
In questo modo la “Democrazia rappresentativa” verrebbe bilanciata dalla “Democrazia diretta” e questa sarebbe comunque prevalente, ed obbligherebbe i “rappresentanti”, che in politica sono i “dipendenti” dei cittadini e non certamente i loro padroni, a rispettare gli interessi e le aspettative della maggioranza dei partecipanti alle scelte di governo “del popolo, dal popolo, per il popolo”.
Questo offrirebbe ai cittadini la garanzia del rispetto dell’art. 1° comma 2° della vigente Costituzione che recita: “La sovranità appartiene al popolo”.
Di particolare interesse per tutti coloro che sono sinceramente interessati a individuare gli strumenti giuridici per permettere ai cittadini di controllare il potere che deriva dalla politica, è costituito dal punto 7 del Libretto che sarà distribuito nel corso della manifestazione: “Il Diritto di resistenza o di rivolta dei cittadini, contro lo Stato: discussione all’Assemblea costituente del 4-5 dicembre 1947”.
Paolo Bonacchi
Edi Mattioli
[comunicato]

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 24 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.