venerdì 28 settembre 2012

ASSOCIAZIONE STAMPA TOSCANA. IL COMUNE DI PISTOIA NON FACCIA CONFUSIONE TRA PORTAVOCE E UFFICI STAMPA


FIRENZE. Uno spettro si aggira negli enti locali toscani: è quello degli uffici stampa e dei giornalisti che secondo la norma nazionale dovrebbero lavorarci.
A Pistoia il nuovo sindaco Samuele Bertinelli, come molti suoi colleghi eletti nell’ultima tornata elettorale, si è dotato secondo il criterio dello spoil system di un nuovo ufficio stampa, composto da una giovane collega, e di un portavoce.
Ma secondo quanto si può constatare navigando nel sito del
Comune, fa poi un po’ di confusione: è stata infatti creata una testatina (“Notizie dall’ufficio del sindaco”) che passa, come comunicati stampa, testi in realtà scritti e siglati dal portavoce. Ciò contrasta con la legge 150/2000 che distingue e separa i ruoli dei due uffici.
Con una lettera, a firma del presidente dell’Associazione stampa toscana e dalla appena formata Commissione uffici stampa dell’Ast (sulla falsariga del modello datosi dalla Federazione nazionale della stampa), il sindacato dei giornalisti ricorda al sindaco Bertinelli il motivo della separazioni delle funzioni tra le due figure professionali: il portavoce, figura evidentemente fiduciaria, può anche essere esterno all’Amministrazione e non necessariamente è un giornalista. Svolge “compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione”. Al portavoce, che ha accettato di svolgere un ruolo diverso da quello giornalistico, non può essere affidato il compito di scrivere, in modo oltretutto sistematico, comunicati stampa, neppure quelli originati dal sindaco: i comunicati stampa, anche se il portavoce è un giornalista, sono riservati ai giornalisti dell’Ufficio Stampa.
A differenza del portavoce, chi lavora nell’Ufficio Stampa deve essere un giornalista. Ai giornalisti degli Uffici Stampa è affidato il compito (“sulla base delle direttive impartite dall’organo di vertice dell’amministrazione”) di curare i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni da fornire ai cittadini nelle materie di interesse dell’amministrazione. Questo compito viene svolto, ad esempio, anche attraverso lo strumento dei comunicati stampa.
Non è questione di lana caprina: anche di recente autorevoli firme di importanti testate nazionali hanno inserito gli uffici stampa, con molta leggerezza e scarsa conoscenza dei fatti, tra gli “sprechi” della pubblica amministrazione. In realtà la legge richiede giornalisti negli uffici stampa pubblici perché i giornalisti sono tenuti alle regole della professione, comprese quelle deontologiche, mentre il portavoce (organo fiduciario) ha altri compiti di natura più tecnico-politica.
L’Ast e la Commissione uffici stampa restano in attesa di una risposta convincente da parte del sindaco Bertinelli, come da parte di tante altre amministrazioni che evidentemente preferiscono gestire i propri rapporti col mondo dell’informazione in modi più obliqui che trasparenti.

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[Venerdì 28 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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