venerdì 31 dicembre 2010

CONTIAMO TUTTI (MA SEMPRE MENO)


Sul suo blog, sempre attento a quel che succede a Quarrata, Andrea Balli è stato il primo a porre l’attenzione su una nuova, amena decisione dell’eccellentissimo sindaco Sergio Gori, che, dopo avere speso 19mila e più euro per varare la Partecipazione istituzionale voluta e tenuta a battesimo dall’assessore regionale Fragai, e dopo essersi scandalizzata del fatto che il suo amico Rossi stava tagliando i fondi destinati alla Partecipazione (se non lo ricordate, rileggete il blog del sindaco a ritroso e ci ritrovate tutto), di colpo, come per un miracolo celeste, ecco trovate risorse per:
1.                  estrarre a sorte 1.200 cittadini
2.                 farli riunire e discutere
3.                 metterli a elaborare il piano delle priorità e dei rimandi

Leggetevi bene il post “Noi contiamo”: per il “Bilancio di previsione” il Comune ripercorre la strada della Partecipazione – un post, fra l’altro, che sembra piuttosto ironico – e capirete cosa sta succedendo.

Criticata da ogni parte, fatta oggetto di strali e dardi se non proprio di lanci di uova e pomodori come il povero ebreo Aronne Piperno, l’ebanista, in Il marchese del Grillo; dato che le elezioni si avvicinano e il tempo stringe; dato che intima ai suoi di sapere ascoltare la gente e i suoi del comitato comunale, persa la testa di Vito Barbarani, pur nel silenzio più totale, le avranno tirano opportunamente le orecchie: dato tutto questo, la prima (e spesso pare anche l’unica) cittadina di Quarrata ha deciso di fare la leva militare e mandare avanti i suoi pezetèri (erano i soldati speciali di Alessandro Magno) per levarle le castagne dal fuoco (o, con una metafora maliziosa, forse i marroni dalla brace).
Come abbia fatto a scegliere per estrazione a sorte i cittadini da investire di cotale compito, questo lo sanno solo lei e la sua fida Giovannetti, che quando scrive sbaglia il pronome relativo con l’avverbio relativo di luogo (non si dice, Antonella, In un momento come questo, dove le amministrazioni sono gravate dalle responsabilità, ma In un momento come questo, in cui le amministrazioni sono gravate dalle responsabilità…); con quali criteri sia avvenuta la scelta, nemmeno questo si sa; chi fosse presente alla scelta suddetta, non è stato dichiarato; quando si sia deciso di farlo, resta un mistero etc. etc. etc. Tanto che, molto giustamente, Andrea Balli definisce questa iniziativa populista come una «nuova iniziativa “democratica”» – ma mette l’aggettivo tra virgolette inglesi e in corsivo per sottolineare un che di ironico…
Quarrata ha davvero un grande sindaco. Di prim’ordine sia quanto a legalità che quanto a democrazia. E questa decisione – assunta anch’essa senza sentire nessuno e senza nemmen comunicarla al consiglio comunale – ne è un prova certa. Una decisione che finirà per ricoinvolgere, per un’altra 20ina di migliaia di euro, la vecchia, cara Sociolab di Firenze, magari.

Peccato che Sergio Gori non abbia fatto la stessa scelta democratica quando ha deciso, motu proprio come un papa, di maneggiare i 20 milioni di euro per il Piuss, e tutte le altre spese come – tanto per fare qualche esempio – la scritta di Nannucci Something happened (Qualcosa è successo), regalo del Natale 2009; o la fontana di Buren, regalo di Natale 2010, sostenuto da mezzo milione di euro della Caripit-Fondazione di Ivano Paci e difeso, lancia in resta, in un Canto al Balì da Luigi Bardelli, direttore di TVL, presidente del Circuito Tv Corallo ed ex (almeno per ora, da ieri) presidente dell’Aias pistoiese. Èccola la sua democrazia! Sua di Sergio Gori e basta.

Cliccare sull’immagine (tratta da Balli e modificata) per ingrandirla.

SULLA SOGLIA


2011 in arrivo…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

AIAS, NO AGLI SCONTRI EMOTIVI


Abituato a gestire tutto alla maniera sua da sempre, fin da quando, negli anni 70, organizzava i cineforum nei piccoli centri della provincia, anche con l’Aias Luigi Bardelli non sembra essersi comportato diversamente, dato che gli esseri umani seguono costanti regole etologico-comportamentali archetipiche.
Come riconosce implicitamente con una risposta alla Nazione («È stata una batosta che ci ha colpito sia sul piano umano che su quello emotivo», vedi la didascalia di pagina 5), l’ex-presidente Aias di Pistoia ha inanellato una serie di inciampi sin dall’inizio: sin da quando sbatté la porta in faccia al commissario mandato da Roma.
Dunque la risposta di Bardelli a tutta la vicenda è stata, sin dall’inizio, eminentemente emotiva e perciò sbagliata. Si può comprendere, si può darne una motivazione, ma non si può né accettare in sé né tantomeno giustificare.
Sono mancate, a Bardelli e ai suoi, quell’umiltà e quella pacatezza che rendono forti i deboli in ogni situazione, e che, alla fine dei conti, avrebbero potuto conferire almeno una maggiore dignità agli attori in scena – che, al contrario, qui, hanno recitato in un teatrino costruito su un guazzabuglio di exploit, iniziative a effetto, esternazioni estemporanee oscillanti fra il biblico e il grottesco, allarmismi inutili, minacce di scioperi (che poi non ci sono stati), pianti e lamentazioni per temuti danni e apocalittiche conclusioni.
Sarebbe stato molto più adatto e conveniente – e lo abbiamo già detto anche altrove – un prudente silenzio, una fiduciosa attesa, una cauta riflessione che avrebbero potuto evitare colpi di scena, bocche amare e, ieri, l’inevitabile epilogo del… regalo di fine anno.
Ma chi conosce Bardelli fino dagli anni 70, sa bene che per lui non può essere così, perché l’ex (almeno per ora) presidente Aias è congegnato così: parte sempre dal presupposto di avere comunque ragione, quasi fosse misticamente ispirato. E continua ad andare avanti per la sua strada con l’aria di un profeta, senza vedere altre soluzioni che quelle da lui prospettate o a lui funzionali.
Questa vicenda Aias, di cui aspettiamo l’epilogo, alla fine, non ci meraviglia né ci sconvolge più di tanto. Ci riporta, se mai, a tempi antichi che i più giovani non possono ricordare: tempi in cui da Bardelli e dai suoi ci veniva insegnata la dottrina del come si fa tutto, del come ci si deve comportare, del come occorre agire per essere sia buoni cristiani che buoni cittadini in diretta.

Ed è un ritorno al passato che non ci fa affatto piacere, ma che, anzi, ci imbarazza ancora di più.

e.b. blogger

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

giovedì 30 dicembre 2010

SENZA PAROLE


Auguri 2011
dal Comitato Olmi-Vignole

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DI BERTI - 2


Scrive La Nazione:

Più che aiuti economici ai giovani, il Comune si impegna a mettere a disposizione le proprie risorse. «Potremo far stampare dalla tipografia di cui ci avvaliamo il vostro giornalino — ha detto il sindaco — per tutti gli altri progetti portatemi pure un piano dettagliato degli incontri che volete organizzare. Quelli che saranno di pubblica utilità riceveranno il patrocinio del Comune».

Berti riceve.
Berti ascolta.
Berti… piange.
Ovviamente miseria, per colpa del governo che taglia tutto e lascia tutti a piedi.
Essere o apparire? Questo il problema.
Berti ama apparire.
Così accoglie le delegazioni degli studenti e promette:
  1. di far stampare un giornalino
  2. di garantire il patrocinio del comune
Il patrocinio del comune – fra l’altro – è a costo zero. Un grande sforzo, dunque. Ma attenti: non lo garantisce per tutto. La fa solo per i progetti che saranno di pubblica utilità. E sarà il comune a decidere.
Il giornalino? Con una manciata di euro si può fare – anche perché è difficile che i giornalini durino più di tanto: l’editoria è un problema anche per i più giovani.

Berti: mi fo bello e non spendo una lira…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

LAW & ORDER OBSESSION


Ogni giorno si apre il giornale – qualsiasi quotidiano di cronaca – e si legge che il sindaco Sergio Gori promuove, accoglie, spinge, sostiene, affianca, favorisce… la legalità.
Va bene che è il responsabile Anci per la legalità.
Va bene che ci vuol fare capire che lei è legalitaria.
Va bene che insiste perché noi siamo degli zucconi – per usare uno slang quarratino.
Va bene che lei è lei e noi siamo noi e dobbiamo stare decisis, cioè attenerci alle sue decisioni.
Va bene che battersi per la legalità fa bene alla salute: più mi lavo le mani (è lo slogan della legalità di quest’anno che tramonta) e più sono pulito, igiene tutti i giorni
ma un grande epigrammista latino, Marziale, avrebbe scritto una serie infinita di epigrammi già da un pezzo e avrebbe preso in giro il sindaco in maniera feroce.
E il nocciolo del tema sarebbe stato più o meno questo:

Presentar sempre e solo una questione,
non sarà mica solo un’ossessione?
Non sarà che tu dai cotanta spinta
perché delle tue idee non sei convinta?

Ai posteri l’ardua sentenza (Manzoni).

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DI BERTI - 1



Berti, sindaco democratico di Pistoia che scende in piazza appena sente che gli studenti sono in rivolta, ha ricevuto una delegazione di giovani del liceo Forteguerri.
«Siamo dalla parte vostra», aveva detto ai ragazzi che manifestavano contro la Gelmini e la riforma universitaria. E gli studenti si sono rivolti a lui.
Da buon padrone di casa, li ha ospitati nel suo boudoir – che sarebbe, alla lettera, la stanza da letto di una signora: ma ogni sindaco che si rispetti non è… una prima donna? –, ha reso loro l’onor dell’ascolto ma… sentite cosa è stato scritto:

Da parte sua, il sindaco ha ribadito tutto il suo apprezzamento per lo spirito di iniziativa degli studenti: «La situazione della scuola italiana è difficile e si colloca in un contesto più ampio di incertezza generale a cui purtroppo ad oggi non corrisponde un’adeguata capacità di reazione. Fa perciò piacere vedere giovani come voi che vogliono provare ad invertire questa tendenza».

Ora, se ci riuscite, provate a fare l’esegesi, l’interpretazione ragionata della parole di Berti e vedrete che non ha detto nulla di nulla: solo un ammasso di banalità e luoghi comuni.
Purtroppo Berti se la cava meglio quando taglia i nastri dei sottopassi da 13 milioni di euro.
E magari in una mattina d’inverno in cui tutta la sua città è paralizzata, grazie alla sua inefficienza, sotto una coltre di neve e di ghiaccio sovietici…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

UN AUDITORIUM STRACOLMO DI…


…iperbole, cioè di esagerazione.
Non si rende servizio all’informazione esagerando i fatti. Farlo significa semplicemente non essere più in grado di distinguere tra realtà e finzione.
E non si contenta neppure il lettore aumentandogli la razione del cibo, come se si volesse ingozzarlo.
Guardate bene la foto che è comparsa su La Nazione e rispondete a questa domanda: l’immagine rende conto di una presenza massiccia e scoordinata di persone che si ammassano l’una sull’altra indistintamente?
Dinanzi a questo significato ortodosso di stracolmo, l’avere usato quest’aggettivo, sia il corrispondente della Nazione che quello del Tirreno, ha portato a una evidente forzatura iperbolica, all’esagerazione.
In sala i posti a sedere non sono tutti occupati: e si vede.
I corridoi dell’auditorium sono liberi: e si vede.
Alle pareti sono addossate poche persone: e si vede.
Insomma: se non ci fosse stata la foto, l’immaginazione di chi legge sarebbe stata condotta a concepire un insieme di teste e di visi quasi indistinguibili, una sorta di bolgia dantesca. Cosa che non è.
Questo, purtroppo, testimonia il fatto che in primo luogo non si sa l’italiano e in secondo non si vuole rappresentare la realtà per quella che è.
D’altronde non è questo il tempo dei grandi fratelli e degli eventi mediatici a effetto?
Nel post-giornalistico (termine che abbiamo coniato appena due giorni fa chi scrive e una cara amica, molto in gamba, dinanzi a un caffè in un bar di Pistoia in via di Porta Carratica), destre e sinistre, centri eccentrici e poli opposti si riconoscono, unanimemente e perfettamente, quasi per sovrapposizione, nel così tanto odiato berlusconismo a oltranza.
Come il comunista (e oggi post) D’Alema si faceva le scarpe da 2 milioni di lire e la barca da milioni di euro alla faccia dell’anticonsumismo marxo-leninista di pochi anni prima, allo stesso modo i collaboratori di qualsiasi organo di stampa pensano e si esprimono sulla stessa-identica lunghezza d’onda: e un evento che registra una buona presenza, diventa imemdiatamente, per norma post-giornalistica, un auditorium gremito di gente.
Non c’è più spazio per credere ai politici perché non ci sono più politici. Né a chiunque altro, perché, nel post-tutto, tutto è stato stravolto e svuotato, come il guscio di una cicala.
È per questo che la gente si disaffeziona e parte per la tangente. Ma non fa bene.

Perché in pista finiscono per restare sempre e solo i peggio.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

mercoledì 29 dicembre 2010

CALCIO D’ANGOLO


Scrive il sindaco sul suo blog:

Il nostro territorio comunale è percorso, oltre da corsi di acqua più importanti, da una fitta rete di fossi minori e canali, che attraversano e compongono un reticolo nella sua superficie. Nei periodi di intense piogge è necessario essere in grado di fronteggiare al meglio, nel minor tempo possibile, i disagi che si vengono a creare a causa di esondazioni dei fossi minori.
Nell’ultimo evento alluvionale, quando in località Olmi il Quadrelli ha tracimato come di consueto le forze di Protezione Civile hanno predisposto la barriera con i classici sacchi di sabbia. Sul mercato in tempi recenti è stato proposto un più innovativo metodo per la protezione contro le inondazioni e l’innalzamento del livello dell’acqua. Il sistema è composto da tubi gonfiabili collegati tra di loro che creano una barriera tubolare.
Il peso di questa barriera è lo 0,3% del peso del comune sacco di sabbia; ciò rende più veloce e tempestivo l’intervento. La Misericordia di Quarrata, che da anni collabora con il Comune nella protezione civile, si è resa disponibile ad usare questo dispositivo in tutti i casi di criticità che si possono presentare per eventi calamitosi. Per questo motivo il Comune si è dotato di questo strumento tecnico innovativo e, accogliendo la disponibilità dell’associazione locale e quindi di tutto il territorio.
A volte anche piccoli interventi, di modesta entità economica, possono essere importanti per la salvaguardia della nostra città. Oltre ai grandi progetti e alle grandi opere, necessarie per fronteggiare il rischio idraulico, è doveroso essere attenti anche alle novità e alle piccole innovazioni come questa, che possono portare grandi benefici per la salvaguardia dell’intero territorio comunale.
Ancora una volta il mondo delle associazioni di volontariato ha espresso il proprio entusiasmo, nel mettere a disposizione di tutti il proprio lavoro, la fatica e, spesso, le notti insonni per aiutare chi ne ha bisogno.
Colgo l’occasione per ringraziare di nuovo pubblicamente tutte le associazioni che operano nel campo della protezione civile e che ogni volta, per qualsiasi emergenza e necessità, si mettono a disposizione di tutti, con grande disponibilità e gratuità verso tutta la comunità di Quarrata.

***

Sergio Gori corre ai ripari in calcio d’angolo, dato che, durante l’ultimo evento, è stato fatto segno di più che vivaci critiche da parte dei cittadini con l’acqua in casa.
Ma sarebbe meglio che si rendesse conto che ai problemi di sempre occorre dare risposte definitive: non tubi di gomma gonfiabili.

Di gonfio, nella Piana, ci sono già i corbelli della gente costretta a vivere come degli anfibi che trovano, ogni volta, acqua come regalo sotto l’albero di Natale.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

NON È DIFFICILE, È INUTILE


Dinanzi alla vergognosa latitanza della provincia (l’assessore Mari, come avevamo già previsto e scritto, se n’è ben guardato dal presentarsi nell’auditorium della Bcc di Vignole) e del sindaco di Quarrata (che ha spedito a farfugliare qualcosa il buon povero Mazzanti), ecco che l’assemblea-alluvioni, voluta e stimolata in ogni modo da Manetti del Comitato Olmi-Vignole/Legambiente, ha mostrato tutte le sue debolezze, come le crepe che segnano, ormai da anni, gli argini del nostro smagliato reticolo idraulico.
Verrebbe voglia di dire, senza mezzi termini: «Piana, arrènditi! Nessuno intende darti sicurezza e nessuno vuole mettere un punto e a capo».
Più che di una assemblea, ieri sera, si è trattato della solita performance, persino un po’ grottesca, sospesa a mezza via tra il politically correct e l’incazzato: il primo aspetto riservato alle funzioni istituzionali – in prima linea Giancarlo Zampini stesso che dirigeva la sinfonia con la sua solita aria sorridente e conciliante, in altalena tra la pacca sulla spalla e la battuta che crede di poter gettare ponti tra posizioni distanti se non addirittura diametralmente opposte – e il secondo alla gente reale, quella degli ultrà dell’acqua, sempre vittime delle sempre stesse cose acquose.
Non è difficile raccontare gli eventi, perché di eventi non ce ne sono sostanzialmente stati. Schematicamente, addirittura, ci esibiremo in un resoconto per punti secchi:
  1. Zampini saluta e ossequia, introduce e interroga, dà la parola e la toglie – quasi a mo’ di Santoro –, fa parlare e fa silenzio, al tavolo e nella platea;
  2. Manetti traccia la cronistoria delle alluvioni, che tanto somigliano a un titolo da romanzo alla Márquez: L’incredibile e triste storia delle alluvioni della Piana e dei politici snaturati che ci stanno dietro;
  3. Bianchi (Fli) ripresenta analiticamente le storie che parlano di abusi sugli argini, un tema che gli è molto caro e di cui si è interessato con grande attenzione e cura;
  4. Bargellini si slancia in una ‘quasi-promessa’ secondo la quale entro la fine del 2011 inizieranno i lavori per il cosiddetto progetto B1, la cassa di espansione della Querciola, particolarmente cara a Manetti, ma che tra 12 mesi già sarà tanto se avrà raggiunto la fase conclusiva di progettazione iniziale dopo i lunghi tempi della valutazione di impatto ambientale in Regione – quindi come nessun dorma, anche nessun ci creda a questa radiosa promessa ottimistica del presidente del Consorzio Ombrone-Bisenzio;
  5. Mazzanti altro non ha fatto che ripetere il suo solito refrain, come un disco rotto: «Non ci sono soldi, Berlusconi è cattivo, non si può fare di più, siamo allo stremo, ci vuole pazienza» e così via;
  6. Il vicesindaco di Pistoia, Tuci, provocato da Andrea Bagattini di CittàPerTe, che lo aveva messo in difficoltà accusando il comune capoluogo di non aver realizzato le casse di espansione a monte dell’Ombrone, si è sbilanciato dicendo che i 200mila € richiestigli e non impegnati e spesi nel 2010, ce li farà mettere di sicuro il prossimo anno. Ma ve la immaginate la fatica di un comune che non aveva 200mila euro per una cassa, ma che ha speso 13 milioni (26mila milioni delle  vecchie lire!) per il sottopasso della stazione? E chi ci crede, signori? Eppure Bianchi (Fli), nel candore che lo caratterizza, lo ha anche ringraziato di essersi presentato a Vignole e gli ha pure tessuto qualche elogio…
Più di qua non siamo andati, ieri sera. Con un inizio alle 21,30 circa e una chiusura intorno alla mezzanotte, di alluvioni se n’è parlato in abbondanza: di opere concrete, in concreto, molto meno assai.
I politici locali c’erano. C’erano anche Ciottoli (Fli), alcuni rappresentanti dell’Idv, Noci della Lega e Cialdi dell’Udc.
C’era anche, a fare gli onori di casa, Giancarlo Gori, il presidente della Bcc, ossequiato e omaggiato a dovere da Zampini che, solo per essere stato il deus ex machina della performance, sembra essere stato davvero il vero protagonista dell’intera serata.
Non ce ne voglia. E il resto?

Il resto alla prossima alluvione…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

MA I NUMERI NON DICONO NULLA



Giancarlo Zampini, su La Nazione, ci racconta la situazione delle multe contestate dai vigili di Quarrata agli automobilisti durante il 2010. E ci presenta un esame che poi si focalizza su coloro che girano a ruota libera, vale a dire senza assicurazione.
Dalle 29 multe del 2009 siamo passati, quest’anno, a 35 contestazioni, con un aumento di 6 unità (il 21% circa in più), ma chissà quanti sono quelli che ancora girano indisturbati senza essere stati beccati da Billi e dai suoi.
Si legge nel blog del sindaco:
«Aumentano invece, in modo preoccupante, le auto che vengono trovate sprovviste della necessaria copertura assicurativa; nel 2010 sono state ben 35, contro le 29 dell’anno scorso, già in forte aumento rispetto a quanto storicamente si verificava. […] aumenta in modo preoccupante il dato sui mezzi trovati sprovvisti della copertura assicurativa».
Poi però il sindaco si avventura oltre. E aggiunge:
«Spesso e volentieri si tratta di vera e propria impossibilità, da parte dei proprietari della auto, a pagare l’assicurazione della propria auto».
Presentato così com’è, il dato sulle assicurazioni non pagate non dice più di tanto.
Sarebbe invece molto più importante poter suddividere, in termini statistici, i 35 fuori-regola tra italiani e stranieri: e che tipo di italiani e che tipo di stranieri – questo sul versante delle arti e dei mestieri esercitati – e con quale tipologia di veicoli, una caratteristica, anch’essa, per niente affatto secondaria.
Poiché questo non è né difficile né impossibile per il sindaco e per i suoi vigili, chiediamo loro di volerci fornire i veri dati significativi,  in modo che possiamo avere l’esatta anàmnesi della situazione e perché riusciamo a renderci conto delle vere cause di questo preoccupante e dannoso comportamento omissivo.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

PIÙ VELOCE DELLA LUCE…

…era il modo più comune di esprimersi di Monica Fontani, redattrice del calcio del Tirreno anni 90, se qualcuno ancora la ricorda. Con questa espressione Monica gratificava chi era sempre pronto sul pezzo, al pezzo e con il pezzo.
Evidentemente il postmoderno, postindustriale, postcomunista e postpolitico – tutti fenomeni ormai assodati, noti e accettati nel comune parlar popolare – hanno generato anche il postgiornalistico: almeno stando alla velocità con cui le cronache riprendono fonti e notizie, magari anche importanti e qualificanti, a distanza di una settimana e più.
Ve ne offriamo qui un esempio.
Lo scontro, a Quarrata, fra maggioranza-muro e opposizioni, sul problema degli affidamenti alle cooperative, che pure investiva non solo una visione del mondo, ma anche una scelta fin troppo bene orientata e quasi ad personam per certe coop, è giunta in tribuna d’onore a 9 giorni di distanza da quando si è verificato sui banchi del consiglio quarratino.
Pubblicata su questo blog il 21 dicembre (il giorno successivo all’evento) e data, nei minimi dettagli, il 24, sul blog di Mario Niccolai, eccola finalmente, questa notizia, sul Tirreno di oggi, 29 dicembre. Ha viaggiato come una lettera delle nostre ex-poste italiane, oggi anch’esse… post(e)moderne.

La Monica – tra un Beautiful e un altro, di cui era indefettibile seguace e iniziata – in questo caso avrebbe detto: più lento di una lumaca!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

martedì 28 dicembre 2010

AIAS, UNA DOMANDA A BAGNALE E A BARDELLI


Il commissario non spiega
Aias paralizzata: in città tante voci contro.
PISTOIA. Il commissariamento dell’Aias, l’associazione che si occupa della cura e del sostegno ai disabili e che assiste circa 2000 famiglie pistoiesi, dalla fine della primavera sta scuotendo la città. Istituzioni, politici, il vescovo, tutti si sono schierati contro la decisione dell’Aias nazionale di commissariare la sezione pistoiese, guidata da Luigi Bardelli. In seguito al commissariamento si sono fermati i lavori per la realizzazione della nuova sede. Il commissario Francesco Bagnale ha azzerato le tessere, scelta criticata dalla stessa Agenzia nazionale per le Onlus. Ma soprattutto non ha mai spiegato in pubblico le ragioni dell’iniziativa.

Così Il Tirreno in Chi sale. Chi scende del 27 dicembre. Ma sarà forse il caso di ricordare che Bagnale ha concesso a Cosimo Zetti una lunga intervista in cui molte cose le ha dette e in maniera piuttosto esplicita. All’intervista – comparsa su La Nazione il 20 novembre scorso – qui rimandiamo per approfondimenti e osservazioni.
Sul versante degli schieramenti, va detto che Pistoia non ha saputo fare di meglio che prendere posizione alla sua maniera: vale a dire cavalcando la semplice onda emotiva – a meno che non vogliamo disincantatamente pensare a qualcosa di più e di peggio.
È quantomeno buffo osservare che nella città di Vanni Fucci tutti si scalmanano per ribadire che hanno piena fiducia nella magistratura, ma che questa fiducia si sfalda e scompare all’improvviso quando i giudici non giudicano secondo le aspettative, come se fossero le aspettative stesse a dover fare testo e non la legge e la prudenza dei magistrati.
Così Bardelli ha dato di Pilato al collegio giudicante che ha rimandato la patata bollente a Roma e, di recente, un genitore di una assistita Aias, ha visto pubblicata sul Tirreno una propria lettera in cui si chiede da che parte stia il tribunale del capoluogo.
La levata di scudi è stata quasi unanime – tranne rare eccezioni più caute e possibiliste. Ma come abbiamo già detto in passato, e come qui ribadiamo con assoluta onestà intellettuale e fermezza, qual è il problema se, al momento del dipanare la matassa ingarbugliata dell’Aias, il tribunale di Roma darà ragione a Bardelli, Pancaldo & C.? Non saranno forse risarciti dei danni che hanno subìto a séguito dell’intervento di Bagnale? Dunque perché stracciarsi le vesti, strapparsi i capelli, gettarsi per terra e invocare l’ira divina chiamando tutti alle armi in difesa della gestione pre-commissariamento? E la dignità, il decoro, il buonsenso dove vanno a finire?
Ecco: da Bagnale e da Bardelli la gente normale come noi, i cittadini che si sono visti bombardare con fulmini e anatemi, vorrebbe sapere – e una volta per tutte – se, al di là dei lavori fermi, gli assistiti Aias hanno subìto o no disagi, hanno avuto o no pregiudizio dalle decisioni adottate dal commissario. E se i dipendenti sono mai rimasti senza stipendio per un’ora, un giorno o un mese. Perché del resto e del non-detto alla gente comune non interessa nulla, dato che le chiacchiere non fanno farina e non costano neppure una lira.
Siamo convinti, però, che con ogni probabilità non riceveremo mai una risposta, perché anche questa è Pistoia e anche questa è la cifra di questa città del silenzio.
E allora non ci resta che essere scettici più che mai su certe difese oltranziste che forse hanno solo una funzione: quella di creare un polverone irrespirabile e una confusione senza altro scopo che danneggiare davvero persone, immagini e servizi resi a chi ne ha bisogno – difese che, soprattutto, sembrano indicare che l’Aias non gradisce sottomettersi a una qualsiasi verifica nella semplice ottica del male non fare, paura non avere.

Edoardo Bianchini

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

» LEAT LEAT «

Leat leat – cioè piano piano, in ebraico –  il segretario del sindaco di Quarrata si è aperto il varco dei meriti all’interno del gruppo dirigente del Pd (in verde per i suoi insuccessi?) nella veste di nuovo tesoriere provinciale.
Nel 2009 la Vannelli iniziò a guidare il gruppo dei giovani democratici di Quarrata – di cui, dal momento della costituzione in poi, non abbiamo saputo più niente, non abbiamo avuto più notizie: spariti.
Evidentemente per fare carriera nel Pd occorre – oltre a una fede indefettibile in un Lenin revisionato – anche la capacità di diventare invisibili e muti.

Come il sindaco di cui la signorina Barbara è fidissima segretaria e armigera.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

CHI L’HA VISTA?


Domenica mattina, 26 dicembre, alle 13, in una bellissima giornata di sole, la famosa e discussissima fontana di Buren si presentava come la vedete nelle foto – non particolarmente definite perché di telefonino.
Chi l’ha vista?
I lavori sono del tutto fermi e dietro sembra esserci un piccolo giallo. Cosa è successo precisamente da dopo la notizia del rinvio dell’inaugurazione?
Di fatto questo mezzo milione di €uro a scìo è rimasto così, a mezz’aria.

Come farà Quarrata a vivere ancora per qualche tempo senza questo capolavoro nei secoli?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

NEL GIRONE DELLA MERDA


Pier Paolo Pasolini, nel suo Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) dedicò la seconda parte del film al Girone della merda. Piero Manzoni, a sua volta, espose la sua cacca personale come Merda d’artista il 21 maggio del 1961 e il Padre Dante aveva usato due volte la parola merda e una volta l’aggettivo merdoso nella sua pur Divina Commedia.
Prendiamo ora la lunga lettera che la Regione Toscana ha inviato in risposta a Daniele Manetti poco prima di natale e leggiamo:

Quesito n° 5: Acque luride e stagnati in loc. Olmi.
Dalla lettura della nota ricevuta, il problema segnalato sembra attinente ad aspetti fognari e di rete di scolo e non di reticolo idraulico. Pertanto anche in questo caso, come per il quesito n° 3, lo scrivente Settore non è in grado di fornire le informazioni richieste in quanto non vi è agli atti alcuna documentazione utile.

Anche Quarrata, dunque, ha il suo bel girone a tema.
E Daniele Manetti lo sta ripetendo da anni, sempre inascoltato e messo da parte; sempre snobbato da un’amministrazione che ha tutt’altre mire e ben diversi interessi, tesa com’è a realizzare opere d’arte insulse e infruttuose da contrapporre, con concorrenza sleale, alle vere necessità di una popolazione che parla inutilmente, somigliando alla voce del Battista che grida nel deserto.
Vi invitiamo perciò a riflettere su questa realtà di colpevole non-ascolto e vi proponiamo anche alcune foto di questo girone di Olmi. Si riferiscono al fosso che scorre appena dietro al depuratore della zona, per poi distribuirsi democraticamente nelle varie fosse di scolo, come suggerito dalla Regione stessa.
Potrete constatare con i vostri stessi occhi qual è la cura dell’ambiente da parte di una giunta che, entro breve tempo, spenderà ben 20 milioni di € in opere di infima necessità. E su questo dovrebbero rispondere anche il signor Dalì (assetto idrogeologico) e il signor Mazzanti (ecologia e ambiente).
E ora provate a dare una soluzione convincente a questo quesito: in un paese civile e responsabile, quale dovrebbe essere la risposta di una procura della repubblica dinanzi a episodi di conclamato inquinamento ambientale non occasionali, ma che vanno avanti impunemente da decenni?
E il cittadino dovrebbe sentirsi tutelato e fidarsi di questi suoi illustri tutori?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

lunedì 27 dicembre 2010

IL VOLO DELLA FENICE


Ho sempre una certa riluttanza quando mi accingo a maneggiare le notizie che hanno a che fare con l’impero e la Roma dell’impero. Un’inquietudine che deriva dalla certezza che dopo ogni impero arriva inesorabilmente anche la sua caduta.
Il Tirreno oggi ha piazzato Albero Nieri fra chi sale nel cartellone dei vip: e lo ha fatto anche con una certa dose di esaltazione e di trionfalismo, come del resto si addice al vero potere imperiale.
Ma il titoletto Nieri, prove di futuro potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Quale futuro? Quello dell’espansione annunciata da Nieri neppure sei mesi fa, con impieghi barocchi di capitale e un aumento di 109 posti di lavoro, o piuttosto quello di questi ultimi 60 giorni, in caduta libera, con accordi al 30% nei confronti dei fornitori e – soprattutto – con la trasformazione dell’azienda da quarratina in romana e il suo trasferimento in una capitale che, da sempre e tradizionalmente, sembra essere un’enorme ameba capace di fagocitare tutto e tutti?
In tutta onestà, dinanzi a questi fatti, di cui nessuno ha dato tempestiva notizia tranne noi – vicende e vicissitudini su cui neppure il sindaco di Quarrata ha fatto parola, presa com’è da tutto fuorché dai problemi seri e reali della sua gente –, il primo pensiero che si affaccia alla coscienza è che questa azienda, che è stata un faro per Quarrata, stia, come si dice, per spiccare il volo e per non tornare mai più.
La prognosi non è, insomma, almeno al momento, favorevole. E forse le vicende della Nieri meriterebbero più preoccupata attenzione che ammirazione per la voglia del suo titolare di esplorare strade nuove.

Anche perché spesso gli esploratori finiscono per perdersi in lontane regioni inesplorate.

e.b. blogger

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

SU E GIÙ (CASALE E BACO)


Con una operazione che andava di moda negli anni 90, al momento in cui venne importato sul mercato di Pistoia, Il Tirreno di stamattina ci offre la pagina del su e giù, un tempo varata da Roberto Marino, ma – se non ricordo male – a scansione settimanale e con un taglio davvero molto graffiante e tale da suscitare polemiche, critiche e bocche storte.
Le scelte di oggi le potete vedere tutti.
Alcune azzeccate, altre, secondo noi, molto meno.
D’altronde non è sempre facile dire e dare la misura del tempo e degli eventi che, come al solito, sono sempre molto soggettivi.
È comunque interessante poter discutere pro o contro: stimolare il dibattito fa sempre bene, se non alla comprensione, almeno al tentativo di comprendere.
Su alcuni di questi su/giù torneremo in séguito per puntualizzare aspetti che il quotidiano  locale non focalizza a sufficienza.
Nel frattempo un applauso a questa iniziativa.
Che non dovrebbe restare isolata, ma tornare a graffiare settimanalmente chi fa e chi non fa, chi è e chi appare.
Con carezze o scudisciate, a seconda dei casi. Ma soprattutto senza sconti per nessuno.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

« ANDREMO VEDENDO » DISSE IL CIECO


Stamattina, dopo la sospensione di Natale, parlando dei problemi di Quarrata e dell’iniziativa del Comitato Olmi-Vignole circa un’assemblea pubblica sul tema delle alluvioni e della sicurezza idrogeologica, Giancarlo Zampini così scrive su La Nazione:

Si parlerà di alluvione e rischio idrogeologico domani sera (ore 21), all’auditorium della Banca di Credito Cooperativo di Vignole. È stato il Comitato di Cittadini di Olmi ad organizzare un’assemblea pubblica. Allarmato dagli ultimi eventi che hanno rischiato di mettere sott’acqua intere frazioni i Quarrata. «Si farà il punto della situazione», fa sapere Daniele Manetti coordinatore del Comitato. Saranno presenti, per il comune di Quarrata, l’assessore e vicesindaco Marco Mazzanti, l’assessore al rischio idrogeologico, Giovanni Dali; il presidente del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese e Bisenzio, Paolo Bargellini; l’assessore all’assetto idrogeologico e vicesindaco di Pistoia, Mario Tuci. Sono stati invitati anche l’assessore alla sicurezza del territorio, Mauro Mari ed il sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori.

Per chi non avesse chiari i temi da affrontare con questi signori delle acque, forniamo qui due link a cui fare riferimento: basterà che il lettore curioso ci clicchi sopra.
Il primo collegamento è tratto dal blog di Andrea Balli e presenta le sette domande a suo tempo poste da Daniele Manetti alla Regione Toscana sulla situazione della Piana (Casse d’espansione etc.); il secondo rimanda al nostro post Fra inefficienze e ritardi e riporta le risposte integrali fornite in merito dalla Regione Toscana a Manetti.
Quello che qui vorremmo mettere in luce, è la frase finale con cui Zampini chiude la sua notizia: Sono stati invitati anche l’assessore alla sicurezza del territorio, Mauro Mari ed il sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori.
In una delle ultime osservazioni del nostro post, esprimevamo qualche dubbio circa la sicura presenza di alcuni amministratori.
Nel chiederci se all’assemblea del 28 a Vignole sarebbero stati al banco degli imputati o meno, concludevamo, in maniera piuttosto scettica, con questa riserva: forse, Sempre che, ovviamente, non siano troppo impegnati e non decidano di darsi alla macchia facendosi poi condannare in contumacia…
Mauro Mari e Sabrina Sergio Gori a stamattina non hanno ancora garantito – come vedete – la loro partecipazione: eppure sono i più rappresentativi della candida rosa dei beati.
Può anche darsi che, alla fine, decidano di concedere lo loro presenza ai mortali, se non altro per smentirci. Ma non ci meraviglieremmo affatto se, alla dine, all’appello mancasse quella signora che ormai è diventata la peggio sindaca di Quarrata per antonomasia.

Lei è sempre indefettibilmente presente solo quando si parla di legalità e si inaugurano strade, ponti, porte e vie alle vittime della mafia. Per il resto fa acqua.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

domenica 26 dicembre 2010

» MATHEMATICA NON EST OPINIO «


40916 è il codice numerico con il quale, digitandolo sul telefonino, tutti gli abbonati Tim mobile possono conoscere, in tempo (quasi) reale, il credito residuo economico a disposizione. Quasi perché sistematicamente sempre, prima che la signorina/elettronica ci dica quanto tempo/denaro abbiamo ancora sul nostro cellulare, la stessa, in nome dell’antico e mai domo principio che la pubblicità sia l’anima commerciale, ci illustra tutte le accattivanti novità che l’azienda propone. L’ultima, ma solo in ordine di tempo – ne seguiranno, ahinoi, altre – recita così: «A Natale vuoi inviare sms verso tutti a zero centesimi? Attiva carta auguri sms a soli 6 euro! Per maggiori informazioni etc…».
Certo, il traffico degli short message, i famigerati sms, soprattutto nel bel mezzo delle festività, intaserà le centraline e dunque, il ricorso ai messaggini, già invasivo nelle altre stagioni, costerà probabilmente ai possessori di telefonini ben più di soli 6 euro per dire a tutto il mondo Buon Natale e felice anno nuovo.
Certo, c’è facebook, che lavora sulle stesse lunghezze d’onda, e a gratis, tra l’altro: la concorrenza, dunque, si fa spietata. Ma il valore dei soldi e soprattutto dei numeri, non è sindacabile.
Dunque, non si può reclamizzare un prodotto spacciandolo per gratuito quando invece, per attivarlo, occorre spendere 6 euro. Chiedo ufficialmente alla Tim di riformulare la vantaggiosissima offerta in modo aritmeticamente corretto.
Grazie.
Capitan Uncino

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

sabato 25 dicembre 2010

FRA INEFFICIENZE E RITARDI


Tante arie, tanta importanza e, sostanzialmente, una diffusa-strisciante inefficienza che non permette alla Provincia di Pistoia di poter stare al passo con le necessità più urgenti.
Non sono ciance e non le inventiamo noi: ce lo dicono i fatti e la storia. E proprio quella storia che è fatta non dagli scontenti – come la gente della Piana, che affoga ogni volta che piove un po’ più del solito, e come noi che scriviamo – ma dalle fonti ufficiali della stessa Regione. Non sospette, quindi, né sospettabili.
Potremmo dare, a questo punto, la coccarda dei vincitori al presidente Fratoni e al super-Assessore Mari. Ovviamente una coccarda in nero, come la gloriosa maglia nera del Giro d’Italia.
Bravi! Davvero bravi per aver perso i fondi CIPE, come vedrete.
L’applauso verrà loro fatto, e in standing ovation, durante l’assemblea del 28 dicembre prossimo presso l’auditorium della Banca di Credito Cooperativo di Vignole.
Sempre che, ovviamente, non siano troppo impegnati e non decidano di darsi alla macchia facendosi poi condannare in contumacia…
Qui di séguito la mail diffusa dall’infaticabile Manetti (Comitato Olmi/Legambiente) nella notte del 24 dicembre alle 00.35.

e.b. blogger
***

Da Comitato di Olmi
A tutti gli amici di Quarrata

Risposta ufficiale della Regione Toscana (Settore Prevenzione del Rischio idraulico e idrogeologico) ai sette punti formulati dal Comitato di Olmi e Legambiente.
La risposta tramite raccomandata è arrivata il 22 dicembre 2010 insieme allennesima alluvione di Olmi.
Valuteremo tutte le risposte e le confronteremo con la Provincia di Pistoia, il Comune di Quarrata e il Consorzio Ombrone e poi faremo le nostre considerazioni.
Buona lettura a tutti, troverete molte cose interessanti non molto note ad oggi, fine dicembre 2010.
Non ci sono molti soldi ed i pochi che ci sono non sono stati spesi e addirittura i fondi CIPE sono stati ripresi dalla Regione Toscana perché  non erano pronti i progetti della Provincia di Pistoia.
Vedi allegato.
Un saluto e Buon Natale  a tutti (si spera non bagnato).

Daniele  Manetti
Comitato di Olmi e Legambiente


Ed ecco la risposta della Regione Toscana.

Oggetto: Rischio idrogeologico nella piana del Comune di Quartata {Frazioni di Olmi, Vignole. Barba, Valenzatico, Casini, Caserana). Risposta alla nota di Legambiente e del Comitato di Olmi e Vignole contro le alluvioni protocollata in Regione Toscana al n° 291188/P.80.30 in data 15.11.2010.

RACCOMANDATA A.R.
Sig. Daniele Manetti
Comitato di Olmi e Vignole
e Legambiente
via Carducci n° 20
loc. Olmi
51039 QUARRATA (PT)

Con riferimento ai sette quesiti posti nella nota di cui all’oggetto si fa presente quanto segue.

Quesito n° l: Torrente Stella – lavori di ripristino degli argini in sinistra idraulica (loc. Valenzatico nord, Olmi, Casini).
Il tratto di argine citato nella nota è un’opera classificata in III^ categoria. Gli interventi di manutenzione ordinaria spettano al Consorzio di Bonifica mentre gli interventi di manutenzione straordinaria, come peraltro richiamato anche dalla Delibera di Giunta Provinciale n° 50 del 2 aprile 2009 sono altresì di competenza di Provincia e Comune.

Quesito n° 2: Cassa di espansione della Querciola per le acque basse (loc. Olmi, Vignole, Caserana, Quadrelli).
Si rappresenta di seguito la stato di attuazione dell’intervento relativo alle casse di espansione della Querciola.
A seguito dell’Accordo di Programma del 7 agosto 2006, la Provincia di Pistoia è stata individuata quale Ente Attuatore per la progettazione e realizzazione dei lotti funzionali A1 (cassa delle acque alte) e B1 (cassa delle acque basse) della Cassa della Querciola.
L’Accordo di Programma citato, promosso a norma del Decreto Legislativo n° 267/2000 e della legge regionale n° 76/1996 e in attuazione dell’Accordo sottoscritto in data 18 febbraio 2005 tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Regione Toscana e Autorità di bacino del fiume Arno, ha definito i rapporti e le azioni coordinate fra le parti per garantire lo sviluppo della progettazione e la realizzazione degli interventi ritenuti prioritari, finalizzati alla riduzione del rischio idraulico nel basso corso del torrente Ombrone Pistoiese, e in particolare:
  • Ricalibratura dell’alveo del Torrente Ombrone in loc. Castelletti, nel territorio dei Comuni di Carmignano e Signa, per un importo di € 1.200.000,00;
  • Cassa di espansione di Ponte a Tigliano – primo stralcio funzionale del primo lotto, nel territorio del Comune di Prato, per l’importo di € 1.300.000,00;
  • Cassa di espansione della Querciola – Lotti funzionali B1 (acque basse) e A1 (acque alte), nel territorio del Comune di Quarrata, per l’importo di € 7.332.926,00, di cui: € 3.098.913,80 per il lotto funzionale B1 (acque basse) e € 4.234.012,20 per il lotto funzionale A1 (acque alte);
  • Adeguamento delle casse di espansione di Ponte alle Vanne nel Comune di Prato e Case Carlesi nel Comune di Quarrata, finalizzato all’ottimizzazione della loro gestione, per un importo di € 2.016.000,00;
per un importo complessivo di € 11.848.926,00 al netto delle spese dì progettazione fino al livello definitivo, di cui già disponibili € 5.598.913,80.
Al lotto funzionale B1 della cassa di espansione della Querciola sono attribuiti i seguenti finanziamenti: euro 1.032.913,80 con D.L. 180/1998, euro 1.033.000,00 con legge 179/2002 ed euro 1.033.000,00 con Legge 183/1989. Per la cassa di espansione della Querciola vi erano poi ulteriori risorse, nello specifico € 2.548.926,00 di fondi CIPE messi a disposizione dalla Regione Toscana, per i quali era però obbligatoria l’assunzione di impegni giuridicamenteCIPE, la Regione Toscana è stata costretta, nel corso del 2008, a revocare il finanziamento e a provvedere alla sua riprogrammazione.
L’ente attuatore (la Provincia di Pistoia) ha sottoscritto nel 2009 una convenzione per l’avvalimento (ex L.R. n° 9l/98) con il Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio per la progettazione dei lotti A1 e B1 e per la realizzazione del lotto B1 (il solo attualmente finanziato).
Sempre nel 2009 è stata sottoscritta una convenzione tra il Consorzio di Bonifica ed il Genio Civile di Pistoia per l’aggiornamento della progettazione preliminare, la progettazione definitiva, esecutiva e direzione lavori per la realizzazione della cassa di espansione della cassa di espansione della Querciola. Nel giugno e nel dicembre 2009, la Regione Toscana ha erogato i fondi complessivamente necessari per la progettazione preliminare ed un primo acconto per la progettazione definitiva, come richiesto del Responsabile del Procedimento della Provincia di Pistoia.
Dalla corrispondenza agli atti risulta che la trasmissione del progetto preliminare aggiornato debba avvenire nelle prossime settimane.
Il progetto definitivo dovrà essere sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale, e che pertanto avrà i momenti di pubblicità previsti dalla legge, oltre agli ulteriori ed eventuali momenti di confronto con la popolazione che dovranno essere a cura dell’ente attuatore. Per completezza si ricorda che la norma regionale sulla valutazione di impatto ambientale prevede:
  • pubblicazione di un avviso su un quotidiano a diffusione provinciale o regionale (art.52, comma 4 LR. 10/10)
  • presentazione pubblica organizzata cura del proponente (Provincia di Pistoia) del progetto e dello studio di impatto ambientale (art.52, comma 8 L.R. 10/10)

Quesito n° 3: Cassa di espansione di Olmi per le acque basse.
Tale intervento non risulta finanziato e/o programmato dallo scrivente Settore regionale. Pertanto lo scrivente Settore non è in grado di fornire le informazioni richieste in quanto non vi è agli atti alcuna documentazione utile.

Questo n° 4: Cassa di espansione di Pontassio per il torrente Stella per le acque alte.
Nel sopra citato Accordo di Programma del 7 agosto 2006, era elencato anche l’intervento relativo alla cassa di espansione di Pontassio sul torrente Stella, avente un importo stimato di 6 milioni di euro, ma per la quale è disponibile solo un finanziamento pari a € 516.456,90 stanziati ai sensi della L. 183/89. L’Ente attuatore della progettazione preliminare e definitiva di questo intervento è il Comune di Quarrata. Nella progettazione della Cassa sul T. Stella, è previsto un primo stralcio il cui definitivo è stato già approvato in data 23.11.2010. Per l’intero intervento è stato invece precedentemente approvato il progetto preliminare. Da notizie avute per vie brevi, entro l’estate potranno essere appaltati i lavori che fanno riferimento alla quota parte di finanziamento già disponibile.

Quesito n° 5: Acque luride e stagnati in loc. Olmi.
Dalla lettura della nota ricevuta, il problema segnalato sembra attinente ad aspetti fognari e di rete di scolo e non di reticolo idraulico. Pertanto anche in questo caso, come per il quesito n° 3, lo scrivente Settore non è in grado di fornire le informazioni richieste in quanto non vi è agli atti alcuna documentazione utile.

Quesito n° 6: Argini Torrente Ombrone.
Per quanto attiene il Torrente Ombrone Pistoiese, sono stati ultimamente finanziati due interventi. Con Delibera di Giunta Regionale n° 562 del 31.05.2010 è stato approvato, d’intesa con le Amministrazioni interessate, il “Piano degli interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza delle aree a maggior rischio idrogeologico, di cui all’art. 2 comma 240 della L. 191/2009” che, nello specifico, ha previsto:
  • Ripristino opere idrauliche sul T. Ombrone in loc. Castel dei Bucci a monte di Ponte dei Baldi in Comune di Quarrata (1° lotto) – importo € 600.000,00.
  • Ripristino sponda destra T. Ombrone in loc. Ferruccia (1° lotto) in Comune di Quarrata – importo € 400.000,00.
Con Delibera di Giunta Regionale n° 897 del 18.10.2010, sempre d’intesa con le Amministrazioni interessate, sono stati programmati (e sono in attesa di completa copertura finanziaria), altri due interventi sull’Ombrone Pistoiese:
  • Ripristino opere idrauliche sul T. Ombrone in loc. Case Frati in Comune di Quarrata – importo € 223.000,00
  • Ripristino opere idrauliche sul T. Ombrone in loc. Ponte dei Baldi in Comune di Quarrata e di Agliana (2° lotto) – importo € 160.000,00

Quesito n° 7: Interventi idraulici nei Comune di Pistoia. Cassa di espansione dei Laghi Primavera,intervento sull’invaso di Gello, cassa di espansione di San Pierino in Vincio.
Cassa di espansione di San Pierino in Vincio (cassa di Pontelungo).
L’ente attuatore della progettazione è il Comune di Pistoia. Per tale intervento è stata consegnato uno studio di fattibilità. La progettazione preliminare è in corso ma non vi sono al momento finanziamenti disponibili per la realizzazione delle opere.
Gello-Laghi Primavera.
L’ente attuatore della progettazione è il Comune di Pistoia. Gli interventi inerenti l’invaso di Gello e la cassa di espansione in località Laghi Primavera sono interconnessi.
In data 27 dicembre 2006 viene siglato un accordo (tra Consorzio di Bonifica Ombrone P.se-Bisenzio,
Publiacqua S.p.A. A.A.T.O. n° 3 e Comune di Pistoia) per la progettazione preliminare, definitiva, esecutiva degli interventi “Opere strutturali di messa in sicurezza idraulica ed approvvigionamento idropotabile in Loc. Gello e Laghi Primavera”.
In data 27 giugno 2007 è stato trasmesso al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Toscana e ad altre amministrazioni, ai fini della valutazione di impatto ambientale di competenza statale, il progetto definitivo dell’intervento complessivo. Il progetto prevede una forte sinergia tra gli interventi da realizzarsi per il ripristino funzionale e statico dell’invaso della Giudea in loc. Gello (comune di Pistoia) e la cassa di espansione in loc. Laghi Primavera da realizzarsi in adiacenza al fiume Ombrone (Comune di Pistoia). L’invaso, già esistente e che è stato a suo tempo svuotato per motivi di instabilità del paramento del corpo diga, ricoprirà funzioni importanti di riserva per la risorsa idrica.
In data 26 luglio 2007 è stato consegnato il progetto esecutivo, relativo al solo ripristino del corpo diga dell’invaso di Gello al Registro Italiano Dighe.
In data 7 marzo 2008 il Registro italiano Dighe ha dato parere favorevole all’intervento del bacino della
Giudea in località Gello.
Il 26 giungo 2009 si conclude la valutazione di impatto ambientale (di competenza statale) relativa al progetto definitivo Gello - Laghi Primavera. La valutazione si è conclusa positivamente, con prescrizioni.
Il 30 luglio 2009 viene sottoscritto l’Accordo di Programma (tra Ministero dell’Ambiente, regione Toscana, Autorità di bacino del fiume Arno, Provincia di Pistoia, Comune di Pistoia, Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n° 3 - Medio Valdarno, Consorzio di Bonifica Ombrone P.se - Bisenzio).
In data 3 novembre 2009 il Comune di Pistoia, come previsto nei’Accordo di Programma, richiede alla Regione l’anticipazione di quota parte dei fondi per gli espropri chiedendone la liquidazione, causa loro vincoli derivanti dal patto di stabilità, non prima del gennaio 2010. Con Decreto Dirigenziale 1920 del 26/03/2010 la Regione provvede all’erogazione dell’anticipazione richiesta per un importo complessivo di € 1.379.400,00, di cui € 676.800,00 a valere sulle risorse statali ex D.M. 632/2006, € 702.600,00 a valere sulle risorse regionali ex L.R. 50/94.
In data 3 novembre 2010 è pervenuta un nota del Comune di Pistoia con la quale viene comunicato che con Deliberazione di Giunta Comunale n° 222 del 07.10.2010 è stato approvato il progetto definitivo relativo agli interventi in questione, progetto contenente anche le verifiche di fattibilità delle prescrizioni V.I.A. emesse dalla commissione ministeriale e relativi adeguamenti progettuali. Si legge nella nota ricevuta che “tale passo è propedeutico alla firma della convenzione con Publiacqua S.pA. come prescritto dall’art. 4 comma b dell’Accordo di Programma sottoscritto in data 30.07.2009. A seguito di tale stipula l’amministrazione procederà ad avviare le procedure di appalto per i lavori in oggetto; si prevede la pubblicazione del bando di gara entro la fine del 2010.”
Il Dirigente
Ing. Giovanni Massini

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.