Fa bene leggere l’attacco dell’articolo di Marta Quilici sul Tirreno.
Da lì possono nascere diverse considerazioni.
Ma la prima è che l’amministrazione quarratina segue l’etologia delle cicale: canta con spese inutili – piste ciclabili in prima linea –, ma muore di fame per quelle necessarie.
In pratica si spenderanno otto miliardi delle vecchie lire in piste ciclabili, ma non ci saranno soldi per le manutenzioni stradali.
Come scelta sembra essere particolarmente intelligente – almeno così sembra.
In compenso la giunta Sergio Gori avrà a sua disposizione ben 100mila euro per ampliamenti di rete del metano, acquedotto e fognature.
E qui non può che scoppiare una sonora risata. Amara, ovviamente.
Centomila euro non bastano nemmeno a comprare una di quelle supermacchine che oggi vanno tanto di moda tra i poveri italiani ammalati di eros incontrollabile per i suvvettoni.
Che ci faranno il buon Mazzanti e i suoi colleghi di giunta con una cifra così… importante?
Probabilmente potranno sostituire qualche tombino rotto in via Montalbano, se si pensa che un lavoro come il sottopasso di Pistoia è costato ben 26mila milioni di vecchie lire (13 milioni di €).
La giunta Sergio Gori prende i quarratini per dei dementi che non sanno fare un conto neppure con la calcolatrice.
La smetta sùbito. E abbia il coraggio di dire che si diverte a buttar via brancate di €uro come Giorgio Panariello nello spot di Wind.
Solo che il comico butta via soldi falsi, mentre la Sabrina getta dalla finestra solo quelli buoni!
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