Non tutti insieme verso il futuro. No.
Gli amministratori in prima linea. E senza le fette di salame sugli occhi, ma pronti a scattare come molle nel momento del bisogno.
Il sindaco Berti pensa troppo alle aree metropolitane e ai megaprogetti. Anche lui, come la peggio sindaca di Quarrata, si consuma solo in scelte faraoniche e decapitanti per il futuro delle città e delle popolazioni della piana.
E mentre questi saggi del buongoverno vanno avanti senza guardare in faccia nessuno, gli eventi che si scatenano sul territorio dànno ragione a chi, come noi, è convinto che il miglior governare sia non spendere migliaia di milioni delle vecchie lire in sottopassi e/o lifting di Piuss, ma far dormire sonni tranquilli alla gente.
Accomuniamo questi due sindaci perché anche Berti ha messo del suo nelle alluvioni del Quarratino, dato che ha rinunciato alle casse di espansione dell’Ombrone, danneggiando Quarrata, la sua economia, i suoi incolpevoli cittadini.
Dio ci scampi da amministratori così, quindi. Ce ne liberi per sempre.
E dato che c’è, Berti vada anche a vedere cosa succede in via di Valdibrana quando – come nella notte scorsa, 23 dicembre – la rotonda di via Clemente IX si trasforma in un lago e le fogne, intasate, schiantano e sembrano dei veri e propri geyser in eruzione.
Sergio Gori deve smetterla di pensare solo agli architetti e deve scendere sulla terra, magari con i piedi a mollo come la gente alla quale, con le sue letterine natalizie piene di miele, augura serenità e fratellanza universale.
Berti deve smetterla di tagliare nastri nei sottopassi e deve cominciare a far ripulire le fognature otturate della sua assai discutibile futura Pistoia.
Se lo mettano in testa entrambi che la gente è stufa e non ne può più di loro e delle loro amenità.
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