mercoledì 15 dicembre 2010

PISTOIA, UN COMUNE SPRECA-QUATTRINI?




Vi prego di pubblicare il seguente comunicato stampa sulla polemica di questi giorni relativa alle polizze assicurative del comune di Pistoia.

Grazie per la collaborazione e cordiali saluti.
Daniela Simionato

POLIZZE INAPPETIBILI

La polemica in atto sulla gara per l’affidamento delle polizze assicurative del comune di Pistoia merita qualche chiarimento per meglio comprendere alcuni meccanismi piuttosto oscuri di tale procedura. Non essendo né un tecnico né un’assicuratrice, mi limiterò a semplici considerazioni basate su dati pubblici. Esiste un broker, la AIB srl, che dal 2006 al 2013 opera la sua mediazione dietro compenso del 12% da parte delle compagnie aggiudicatarie delle gare. Tale percentuale è ratificata dal comune. Questo compenso è molto alto rispetto alle medie di settore. Ad esempio è superiore anche del 50% rispetto alle commissioni analoghe percepite a Montecatini.
Il comune sostiene che tale provvigione, non essendo a proprio carico, non rappresenta un onere né influisce sul rapporto qualità/prezzo dei servizi assicurativi acquistati. Qui nascono i primi dubbi. L’onerosa commissione a favore del broker rende il comune di Pistoia di scarso interesse commerciale per molte primarie compagnie. Tale pratica limita in maniera significativa la concorrenza riducendo i competitori o addirittura mandando deserti alcuni lotti.
Il problema trova la sua origine nella scelta sia della pratica del brokeraggio, sia nel modo nel quale il broker viene designato. Come bene ha rilevato Alessandro Capecchi, l’attuale broker non è stato scelto in base ad una gara, ma nominato con determinazione dirigenziale, prima per una consulenza annuale e poi per tre + tre anni. Ad occhio e croce un incarico da più di 500.000 euro.
Anche sulla necessità di un broker ho seri dubbi. Imporre simili commissioni alle compagnie assicurative, non fa altro che aggravare i costi di un servizio. Il fatto che la metà dei lotti in offerta sia andata deserta fa capire che qualcosa non va.
Abbiamo eccellenti funzionari e dirigenti che possono redigere o reperire capitolati per la definizione dei rischi. Una trattativa diretta con le compagnie produrrebbe un sensibile risparmio, essendo le loro provvigioni più basse rispetto al gravoso 12% imposto dal broker.
In più, si agevolerebbe la partecipazione di molte primarie compagnie, sollecitate dai propri agenti, in favore di una concorrenza che porterebbe un miglior rapporto qualità prezzo dei servizi ottenuti.

Daniela Simionato
Capogruppo LegaNordT.

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