venerdì 3 dicembre 2010

PÈNTITI, SINDACO!


È semplicemente ridicolo – ma prima ancora ben poco morale – che il sindaco del centro più importante della provincia di Pistoia, quello che ha dato vita, lavoro e benessere a tutti, mentre si sbraccia per raccontarci dei propri successi (?) sotto il profilo dei premi e delle nomination, non fa parola di come i suoi compagni – Renzo Berti in testa, il sindaco che scende in piazza con gli studenti pistoiesi per cavalcarne l’onda emotiva contro la Gelmini – non fa parola, dicevamo, di come i suoi compagni se ne fregano se Quarrata respira o affoga travolta dall’Ombrone.
Eppure l’Ombrone ce lo scarica addosso proprio Pistoia e, per contatto e contiguità, il suo sindaco bello, quello che ormai sembra avere acquisito il soprannome di cento-vetrine perché, ad ognuna di esse, si guarda, si specchia e si ravvia i corimbi scarruffati. Così dicono…
Lo abbiamo già sottolineato, questo, in un altro post (vedi: Quarrata? Anneghi pure!), ma siamo costretti a ripeterlo: perché non si può tollerare che Sergio Gori non dica a Berti di piantarla di fare i suoi cavoli vivaistici e di cominciare a pensare anche a come la sua città – in questo momento allo sbando grazie pure al suo sindacato inconcludente – riduce gli altri.
La Sabrina gliela deve cantare, a Berti, che Pistoia deve costruire le sue belle casse di espansione per evitare di danneggiare – e con piena coscienza – tutta la piana e i suoi abitanti.
Ma i compagni sono questi.
A forza di ripetere – la Sabrina – che le aziende, per salvarsi, oggi, devono fare sistema, il sindaco religioso-cristiano di Quarrata si è dimenticato che sono proprio loro – e cioè i politici che fanno politica per spirito cristiano e sociale, con i loro compagni, e cioè i veterocomunisti messi in sella da Vannino Chiti e tenùtivi fino all’esaurimento anche nervoso –, sono proprio loro a non saper fare sistema, tutti individualisticamente presi, come sono, chi dalla voglia di spendere 20 milioni di euro in emerite bo(ba)lle di sapone (il Piuss quarratino); chi, con almeno 40 anni di ritardo, còlti dall’èstasi mistica di progetti aerospaziali di ingresso in Pistoia da sotto la stazione, con rotatorie, sottopassi, parcheggi al centro della terra, spazi e edifici tali da far somigliare il tutto a certi paesaggi/fantasy da Star Wars – quando poi, magari, in rapporto a questa superficie da steppa del Don, tutta la rete stradale circostante somiglierà a un intreccio micidiale di capillari sanguigni costretti a sopportare flussi con pressioni che, per restare in metafora, superano i 250 a botta. Col rischio, ovviamente, di uno schianto collassare.

Che uomini del postmoderno & postdemocratico! Che intelligenze, fra tutti! Che mente, diceva il mi’ zio che faceva il chiccaio!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.