venerdì 17 dicembre 2010

VIAGGIO NEL COMUNE DELLA LEGALITÀ


La legge è uguale per tutti - 7

Ogni mattina ci alziamo e, immancabilmente, i nostri occhi cadono sulle cose che non vanno. Del resto il proverbio lo dice che la lingua batte dove il dente duole;  e a Quarrata dei 32 denti canonici ne restano sani ben pochi.
Stamattina, come un bruscolo fastidioso, ci cade sott’occhio la mail del signor comandante della polizia municipale…


Cancellami
Non voglio vedere


Tutto d’un pezzo, rigido nella sua luccicante divisa, il comandante Billi compare – ed è comparso – varie volte sulle cronache cittadine: anche lui ha, a volte, il suo momento di notorietà.
Per una carrellata veloce, è bene ricordare due o tre passaggi significativi di questa, per così dire, sua passerella – non famosa come la sfilata di moda di Benigni in chiesa in Il piccolo diavolo, con il classico modello Giuditta, ma che potrebbe  comunque diventarlo, dato che certi particolari alla fine risultano davvero emblematici.
Fra le discese degli scaloni alla Wanda Osiris (al secolo Anna Menzio) occorre ricordare, di Billi:

  1. le brillanti difese di un suo subalterno che, in orario di servizio, se ne andava in quel di Prato con la macchina (e la benzina) del comune
  2. le cure che riservò a cittadini che avvertivano i vigili del fatto che il cartello dell’autovelox era caduto per terra a causa del vento
  3. l’ultimo suo alzare la voce – nel gennaio scorso – quando, molto gonfio e indignato, si espresse a favore della legalità annunciando che chiunque avesse gettato i manifestini contro il suo sindaco nel centro di Quarrata non l’avrebbe passata liscia. E si noti anche il tono delle parole, dato che anch’esso ha la sua importanza e che la forma è sostanza.

E invece che cosa ha fatto l’inflessibile signor Billi?
Che ci risulti non ha fatto proprio un bel niente – ma se ci sbagliamo ce lo dica.
E dunque, se tanto ci dà tanto, ecco che l’unica cosa che si può dire è che il comandante non è credibile, attendibile, affidabile.
E l’ultima prova – indiretta ma sempre significativa – di questo, resta la sua richiesta di farsi cancellare dalla lista dei lanci di Quarrata/news.
Accontentiamolo, tanto non cè peggior cieco di chi non vuole vedere.
Si sente disturbato?
Eppure per un tutore della legalità, che mira non alla repressione, ma alla prevenzione, dovrebbe essere un piacere ricevere, ogni giorno, a gratis, un sacco di spunti su cui riflettere circa il modo di prevenire, piuttosto che di reprimere andando avanti a capocciate su multe di 148 € che alla fine si trasformano, per un assurdo puntiglio, in qualche migliaio di euro a totale carico dei cittadini di Quarrata, non vi pare?

Se questa è intelligenza della cose…

P.S. – E, per favore, non si indigni, non si inalberi, stia calmo. Tanto i fatti parlano da sé.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

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