sabato 4 dicembre 2010

FARE CRONACA E FARLA MALE 2


Nuntereggae più

(Rino Gaetano, 1978)


Il 23 novembre scorso parlavo appunto di questo problema: il fare cronaca e farla male.
E, se non sbaglio, mi occupavo anche delle notizie – ma possono essere definite così? – che non portano da nessunissima parte, perché sono solo riempitivi senza senso, specie se, come in alcuni casi, rifriggono, per 365 giorni all’anno, pensierini e opinioni che si collocano perfettamente nell’area del banale. Come del resto è il mondo che viviamo.
Fare questo non è un ammazzare poveri alberi e uno sprecare tanta carta solo per inquinare?
Così eccovi una prova di parafrasi della banalità e dello scontato. Di ciò che non si deve fare.
La gente, pur se tace, non ne può più. Non per nulla anche a Pistoia i giornali di cronaca sono in picchiata e perdono lettori di giorno in giorno. Un motivo ci sarà anche oltre la crisi.
E si capisce. Perché i problemi che davvero interessano – e di cui parlava Umberto Eco 30 anni fa, dicendo che su di essi doveva basarsi la cronaca e l’informazione, in una sorta di educazione permanente di stampo maieutico-platonico – sono gli ultimi a sfiorare le pagine o vi arrivano solo di rimbalzo, da ultimo e per forza.
E allora?
Allora divertitevi (anche attraverso il riso si giunge alla verità, secondo Aristotele, sempre ricitato da Eco in Il nome della rosa, specimen tristissimo anche di questo nostro medioevo) e sentìtevi la canzone di Rino Gaetano, che calza a pennello.
Per farlo, basta che apriate questo link: Nuntereggae più.
Buon divertimento!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

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