mercoledì 29 dicembre 2010

NON È DIFFICILE, È INUTILE


Dinanzi alla vergognosa latitanza della provincia (l’assessore Mari, come avevamo già previsto e scritto, se n’è ben guardato dal presentarsi nell’auditorium della Bcc di Vignole) e del sindaco di Quarrata (che ha spedito a farfugliare qualcosa il buon povero Mazzanti), ecco che l’assemblea-alluvioni, voluta e stimolata in ogni modo da Manetti del Comitato Olmi-Vignole/Legambiente, ha mostrato tutte le sue debolezze, come le crepe che segnano, ormai da anni, gli argini del nostro smagliato reticolo idraulico.
Verrebbe voglia di dire, senza mezzi termini: «Piana, arrènditi! Nessuno intende darti sicurezza e nessuno vuole mettere un punto e a capo».
Più che di una assemblea, ieri sera, si è trattato della solita performance, persino un po’ grottesca, sospesa a mezza via tra il politically correct e l’incazzato: il primo aspetto riservato alle funzioni istituzionali – in prima linea Giancarlo Zampini stesso che dirigeva la sinfonia con la sua solita aria sorridente e conciliante, in altalena tra la pacca sulla spalla e la battuta che crede di poter gettare ponti tra posizioni distanti se non addirittura diametralmente opposte – e il secondo alla gente reale, quella degli ultrà dell’acqua, sempre vittime delle sempre stesse cose acquose.
Non è difficile raccontare gli eventi, perché di eventi non ce ne sono sostanzialmente stati. Schematicamente, addirittura, ci esibiremo in un resoconto per punti secchi:
  1. Zampini saluta e ossequia, introduce e interroga, dà la parola e la toglie – quasi a mo’ di Santoro –, fa parlare e fa silenzio, al tavolo e nella platea;
  2. Manetti traccia la cronistoria delle alluvioni, che tanto somigliano a un titolo da romanzo alla Márquez: L’incredibile e triste storia delle alluvioni della Piana e dei politici snaturati che ci stanno dietro;
  3. Bianchi (Fli) ripresenta analiticamente le storie che parlano di abusi sugli argini, un tema che gli è molto caro e di cui si è interessato con grande attenzione e cura;
  4. Bargellini si slancia in una ‘quasi-promessa’ secondo la quale entro la fine del 2011 inizieranno i lavori per il cosiddetto progetto B1, la cassa di espansione della Querciola, particolarmente cara a Manetti, ma che tra 12 mesi già sarà tanto se avrà raggiunto la fase conclusiva di progettazione iniziale dopo i lunghi tempi della valutazione di impatto ambientale in Regione – quindi come nessun dorma, anche nessun ci creda a questa radiosa promessa ottimistica del presidente del Consorzio Ombrone-Bisenzio;
  5. Mazzanti altro non ha fatto che ripetere il suo solito refrain, come un disco rotto: «Non ci sono soldi, Berlusconi è cattivo, non si può fare di più, siamo allo stremo, ci vuole pazienza» e così via;
  6. Il vicesindaco di Pistoia, Tuci, provocato da Andrea Bagattini di CittàPerTe, che lo aveva messo in difficoltà accusando il comune capoluogo di non aver realizzato le casse di espansione a monte dell’Ombrone, si è sbilanciato dicendo che i 200mila € richiestigli e non impegnati e spesi nel 2010, ce li farà mettere di sicuro il prossimo anno. Ma ve la immaginate la fatica di un comune che non aveva 200mila euro per una cassa, ma che ha speso 13 milioni (26mila milioni delle  vecchie lire!) per il sottopasso della stazione? E chi ci crede, signori? Eppure Bianchi (Fli), nel candore che lo caratterizza, lo ha anche ringraziato di essersi presentato a Vignole e gli ha pure tessuto qualche elogio…
Più di qua non siamo andati, ieri sera. Con un inizio alle 21,30 circa e una chiusura intorno alla mezzanotte, di alluvioni se n’è parlato in abbondanza: di opere concrete, in concreto, molto meno assai.
I politici locali c’erano. C’erano anche Ciottoli (Fli), alcuni rappresentanti dell’Idv, Noci della Lega e Cialdi dell’Udc.
C’era anche, a fare gli onori di casa, Giancarlo Gori, il presidente della Bcc, ossequiato e omaggiato a dovere da Zampini che, solo per essere stato il deus ex machina della performance, sembra essere stato davvero il vero protagonista dell’intera serata.
Non ce ne voglia. E il resto?

Il resto alla prossima alluvione…

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