martedì 6 settembre 2011

AUTOVELOX. LA «MACCHINA-PRODUCI-MULTE» & LO SPREGIO DEL CITTADINO

PISTOIA. Domenica scorsa La Nazione scriveva così riguardo all’entrata in funzione del secondo autovelox sulla superstrada:

Velocità, pugno di ferro dei vigili
Installato un nuovo autovelox
Da domani le prime multe.
Pallini: «Tangenziale più sicura»



Le proteste preventive, così come quelle di chi ha fatto «esperienza» con il primo apparecchio, non hanno portato alla retromarcia polizia municipale e amministrazione comunale. Sull’eccesso di velocità si mantiene il pugno di ferro. Domani, il secondo autovelox della superstrada sarà accesso, pronto a far multe a chiunque, in auto, camion o moto, supererà il limite degli 80 chilometri orari. Già collocato da diverse settimane, l’apparecchio si trova sul raccordo in direzione sud, all’altezza del chilometro 2.VI, poco prima dell’uscita di Pistoia Ovest. Funzionerà a tempi alterni con quello già esistente, che si trova nei pressi dell’imbocco con l’autostrada, anche se naturalmente non sarà dato sapere quale dei due sarà attivo in un dato momento. Contro la nuova «macchina-produci-multe», tanti automobilisti pistoiesi sono già sul piede di guerra, ma dal Comune si conferma l’intenzione di andare avanti. «Rafforzare la sicurezza dei cittadini lungo le strade è una priorità per questa amministrazione – afferma l’assessore alla mobilità Riccardo Pallini – il percorso che abbiamo intrapreso ci sta offrendo dei riscontri importanti. L’installazione del misuratore di velocità è avvenuta conformemente alla normativa vigente. Il limite – spiega – scatta poco dopo la rampa di viale Europa, a circa un chilometro dal dispositivo. L’apparecchio è tarato sul limite degli 80 chilometri orari al quale viene applicato un margine di tolleranza in favore del trasgressore del 5% e comunque non inferiore a 5 chilometri orari. In questi giorni si è provveduto a tarare l’apparecchio e a predisporre la segnaletica di preavviso: due cartelli indicano il limite di velocità, altri due la presenza del controllo elettronico».
L’amministrazione giustifica la nuova installazione con il «successo» ottenuto dalla prima. Secondo quanto comunicato da Palazzo di Giano, infatti, dal primo febbraio scorso, cioè da quando è stato installato il primo autovelox sul raccordo, gli incidenti sono stati azzerati. Nel corso di tutto il 2010, sullo stesso tratto furono invece registrati undici sinistri. Ancora secondo l’assessore Pallini: «I due ordini di grandezza temporale sono diversi, ma i numeri parlano chiaro e ci dicono che il livello di sicurezza sulla superstrada è decisamente aumentato. In un punto nel quale la viabilità da extraurbana diventa urbana e in cui è necessario osservare una velocità moderata – sostiene ancora Pallini – gli automobilisti tengono evidentemente una guida più prudente che in passato. Oggi abbiamo la riprova dell’efficacia del controllo elettronico della velocità in rapporto alle problematiche della sicurezza stradale».
Per informazioni è comunque possibile rivolgersi alla polizia municipale scrivendo all’indirizzo di posta elettronica poliziamunicipale@comune.pistoia.it

È bene rileggere con la dovuta attenzione queste parole. Ma soprattutto è necessario, per i cittadini, soffermarsi su due elementi:

  1. l’espressione «macchina-produci-multe», che il quotidiano pistoiese adopera per indicare, con ironico sarcasmo, un giudizio morale severo su questi aggeggi infernali con i quali sia le amministrazioni che i vigili vogliono far credere di attuare la cosiddetta prevenzione
  2. il passaggio «[il nuovo autovelox – n.d.r.] Funzionerà a tempi alterni con quello già esistente, che si trova nei pressi dell’imbocco con l’autostrada, anche se naturalmente non sarà dato sapere quale dei due sarà attivo in un dato momento».

Con l’osservazione circa l’alternanza del funzionamento delle macchine-produci-multe, La Nazione ci lancia un campanello di allarme che investe – non c’è dubbio – il comportamento, quantomeno dubbio, dell’amministrazione e dei vigili.
Abbiamo, tutto sommato, che piaccia o no, dei tutori che amano giocare alle slot machines e che si esibiscono in investimenti da centinaia di migliaia di euro (perché tanto costano gli autovelox e altre diavolerie simili), per poi permettersi di divertirsi ad accenderli e spengerli a sorpresa, ad arbitrio, a esposizione.
C’è da chiedersi, allora, quale sia la soglia del rispetto del cittadino, partendo dal principio che ci si permette di giocare con il suo diritto di essere sempre e comunque correttamente e pienamente informato: e ciò in barba alle disposizioni riguardanti la trasparenza amministrativa – che ci chiediamo (e con noi dovrebbero farlo in primo luogo anche i Pm di Pistoia) dove vada a finire con questi sistemi burocratico-amministrativi  più da Las Vegas che da Paese e Comune della legalità.
Splendido e ineccepibile, infine, sotto il profilo logico-scientifico, anche il ragionamento dell’assessore Pallini, una lucida entità politica che ha le idee chiare e che, dopo aver detto che nel 2010 sulla superstrada c’erano stati 11 incidenti e, in séguito all’installazione del primo autovelox, non ce ne sono stati più, con un lampo di genio ha concluso che «I due ordini di grandezza temporale sono diversi [e quindi non paragonabili – n.d.r.], ma i numeri parlano chiaro e ci dicono che il livello di sicurezza sulla superstrada è decisamente aumentato».
Complimenti, assessore! E stia certo che, se piazzerete altri 4 autovelox, non si verificherà mai più nessun incidente. In eterno.
Anche perché la gente transiterà da tutte le vie secondarie o per via Dalmazia o per viale Adua.

E magari con ciuco e barroccio, unico mezzo (almeno per ora) inattaccabile dalle multe.

e.b. blogger
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Martedì 6 settembre 2011 – © Quarrata/news, 2011]

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