di Luigi Scardigli
Che culo è un’espressione decisamente colorita, un po’ triviale, ad essere onesti, ma anche e soprattutto sin troppo esaustiva quando si vuol far capire, con un piccolo accenno, la fortuna che si è abbattuta su una persona.
Ed è proprio sulla propria fortuna che Belen Rodriguez, quella splendida creatura che non sa fare assolutamente nulla, ha creato la propria immagine e ricchezza, fino a diventare la prossima co-conduttrice di Colorado Cafè, uno dei programmi di nicchia delle reti Fininvest.
Ma non è della fortuna della Rodriguez, che voglio parlarvi, quanto di chi avrà la fortuna di starle accanto dividendo con lei le telecamere di Italia 1: Paolo Ruffini.
Lui, 33enne livornese doc, la fortuna ha dovuto costruirsela, giorno dopo giorno, iniziando a lavorare sodo su un progetto culturale (Il nido del cuculo) – tuttora in auge –, dopo essere stato comunque osservato e assoldato, in tenera età, dagli spot pubblicitari prima e da Paolo Virzì dopo, che nel suo Ovosodo volle affidargli, giovanissimo, una piccola ma significativa parte nella fortunata e applaudita pellicola.
Da quel momento in poi, nel primo decennio del terzo millennio, Paolo Ruffini ha inanellato una serie di ottime idee cabarettistiche e televisive, attestandosi, sistematicamente e progressivamente, tra quelli che riuscivano a far ridere veramente e non solo, come capita spesso in questa stagione troppo provinciale, gli amici di infanzia e la gente della tua terra.
Straordinari i doppiaggi, in stretto e scurrile labronico, di alcuni momenti epici di indimenticabili films kolossal, simpatia endemica, epidermica, la sua, che l’ha inderogabilmente lanciato sul grande schermo, anche se, a onor del vero, in pellicole di esilarante modestia.
Ma è un dazio, quello del cinema natalizio, che Paolo Ruffini sapeva di dover pagare in vista di altre occasioni. La prima, particolarmente interessante, è arrivata ora, con la consegna delle chiavi del rotocalco settimanale Colorado Cafè, una miscellanea di bravi e meno bravi cabarettisti italiani che godrà della presenza fissa di un comico vero, Paolo Ruffini e di una donna particolarmente fortunata, Belen Rodriguez.
Perché vi parlo di Paolo Ruffini?
Perché sabato prossimo, 17 settembre, sarà a Casalguidi, a presentare, probabilmente, una summa dei suoi show itineranti, Io, doppio, una rassegna irriverente di gags e improvvisazioni con il pubblico nella quale, siamo pronti a scommettere, troverà sicuramente albergo uno dei suoi gridi di battaglia, Pisa merda, un’entità astratta, uno slogan necessario, un insostituibile portafortuna.
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[Lunedì 12 settembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
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