PISTOIA. E così anche La Nazione – in verità con più di un giorno di ritardo su di noi, il che non è poco – dopo avere verificato le nostre notizie (e chi ha orecchie per intendere intenda…), ha scoperto che avevamo battuto tutti in volata quando, due giorni fa, con il post Aias. L’esposto Bagnale assegnato al Pm. E Bardelli convoca una nuova assemblea avevamo avvertito i lettori di ciò che effettivamente era successo: e in più avevamo dato anche la notizia della convocazione dell’assemblea della nuova onlus bardelliana, proprio per l’11 giugno, presso la sede dell’Aias commissariata di via San Biagio, ex-reggia di Luigi Egidio stesso che vi sedeva, a mo’ di scià, sul trono del pavone. Su questa nuova assemblea arriva in ritardo anche Il Tirreno.
Non possiamo che essere soddisfatti e orgogliosi della nostra precisione e del nostro tempismo perfetto nell’informare la gente che vuole essere informata (e per giunta a gratis), ma che spesso finisce per essere, in qualche modo, depistata dai ritardi un po’ sonnolenti e intorpiditi della stampa strutturata, che spesso soffre di accidie e si mostra, in alcuni casi, un po’ troppo neghittosa e incapace di darsi una cosiddetta mossa. Per informare come si deve, s’intende.
Di Gianni Tei, Pm designato per gli esposti-Bagnale (di cui nessuno sa nulla, scrive La Nazione, ma di cui noi di Q/n forse potremmo, se ci andasse, anche parlare con dovizia di particolari…), sapevamo perfettamente anche noi: e se non abbiamo fatto il suo nome è solo perché non volevamo che qualcuno della nuova onlus bardelliana, vista la sostanziale incapacità di starsene al proprio posto e di mantenere un contegno composto e cònsono alla circostanza, finisse con il piantare le tende dinanzi all’abitazione del magistrato per iniziare (la prassi bardelliana, sotto questo profilo, è coerente e costante: guardate cosa sta combinando da mesi e mesi a questa parte) un’opera di assedio per arrivare a espugnare anche la fortezza più dura e resistente attraverso il metodo del per fame e per sete.
Perché è inutile nascondersi dietro un dito – e basterà anche solo leggere quello che La Nazione scrive nei due servizi di oggi – Bardelli non è persona che si limita a combattere le sue battaglie legali: Bardelli è un vero e proprio caos che non si ferma dinanzi a nulla e che tende, con ogni modo e con ogni mezzo, a destabilizzare qualsiasi sia pur minimo ordine costituito. Un Bardelli-caos che, in una città come questa (che si adagia sui silenzi, sul lasciar correre, sui bassi profili, più spesso anzi che no), sembra avere la possibilità di un successo premiante nonostante tutto e a prescindere, tanto per usare un’espressione molto cara a Totò.
Così Bardelli sta facendo anche in questo momento con la convocazione dell’assemblea degli eretici proprio in casa del padre – è metafora biblico-evangelica che non deve turbare nessuno più di tanto.
E Luigi Egidio sembra essere così convincente, che perfino Berti, sostituendosi ai suoi funzionari e ai dirigenti di legge, ha speso la sua firma autografa, sostenendo che solo Lui, Luigi Egidio, è il campione di mamma-Comune di Pistoia. E si noti che Berti non ha mai smentito la circostanza di avere firmato, al posto del dirigente preposto, la bolla di riconoscimento della nuova onlus come primogenita-purosangue di contro allo spurio commissariamento Bagnale.
Nel frattempo, nei giorni scorsi si è riunita – o ha provato a farlo… – anche la V Commissione sociale e sanità del consiglio comunale (si riveda, a questo proposito, il nostro post Aias. La politica si sta svegliando? del 17 maggio scorso e la notizia pubblicata oggi dal Tirreno).
Un tentativo che si è subito, come dire?, spuntato, dato che, per permettere a molti dei membri di informarsi sull’Aias e sui suoi problemi (che strano: eppure tutti leggono ogni giorno questo blog e dovrebbero essere più informati dell’Enciclopedia Treccani!), si è reso necessario un aggiornamento della seduta per una doverosa raccolta di dati e documenti a fini propedeutici, materiale che su questo blog è tutto disponibile e in linea da sempre e meglio ancora che all’Archivio di Stato.
E mentre tutto questo si sta consumando, La Nazione si interroga ingenuamente (si vedano i testi qua sotto), chiedendosi Per il momento, dopo l’ultima assemblea che si è svolta all’auditorium alcune settimane fa, la carica di presidente è ricoperta dallo stesso Bardelli: e adesso? Cambierà qualcosa ai vertici dell’Associazione pistoiese per la riabilitazione? quando tutti sappiamo bene – e noi lo abbiamo già scritto fino dalla metà di aprile – che per la presidenza della nuova realtà bardelliana si faceva il nome di Giorgio Federighi, nome che (data l’attuale baldanza, fin troppo disinvolta, con cui Bardelli si permette di trattare Pistoia, i suoi politici e il suo tribunale; Roma e il suo tribunale; Firenze e la sua Regione Toscana, sui cui responsabili dà ad intendere di poter contare come su cosa fida e quasi di sua proprietà) non sarà più necessario tirare in ballo perché Luigi Egidio, è ormai più che chiaro, si dà tutta l’aria di confidare di potersene tornare al timone di quel caos di cui aristotelicamente è il motore immobile: Aias-Nuova(fatta dei soliti)/Fondazione Santa Maria Assunta in cielo/Tvl. Una trinità unitaria, insomma, o una unità trinitaria che dir si voglia.
E… Avanti, Savoia!
Q/n
* * *
Nuova onlus, scontro aperto
Soci convocati a San Biagio
Incontro l’11 giugno.
L’esposto di Bagnale assegnato al pm Tei
Per qualcuno il luogo scelta ha il sapore della sfida. Per altri potrebbe essere più semplicemente la conferma che il dado è tratto. O almeno così pensano i diretti interessati. Non soltanto, incuranti degli strali infuocati del commissario nazionale Giulio Francesco Bagnale, Luigi Bardelli e i suoi hanno convocato un’assemblea dei soci della nuova Associazione pistoiese per la riabilitazione, ma hanno chiamato tutti a raccolta proprio nella sede Aias di San Biagio, dove tuttora il commissario svolge le proprie attività. Da quando si è consumata la scissione fra «vecchia» Aias e nuova associazione di Bardelli e il suo gruppo (formato dalla maggioranza dei genitori) entrambe le parti rivendicano il possesso di quella sede come di tutto il patrimonio, intestato alla Fondazione Maria Assunta in cielo.
L’ultima mossa del fondatore dell’Aias pistoiese, che già godrebbe dell’appoggio della Regione per la convenzione con l’Azienda sanitaria, sembra essere un chiaro segnale. Tanto più che all’ordine del giorno dell’assemblea che si terrà il prossimo 11 giugno, all’ordine del giorno ci sono il rinnovo di tutte le cariche sociali (consiglio, presidenza, collegio sindacale, collegio dei probiviri eccetera) e, probabilmente, l’approvazione del bilancio. Per il momento, dopo l’ultima assemblea che si è svolta all’auditorium alcune settimane fa, la carica di presidente è ricoperta dallo stesso Bardelli: e adesso? Cambierà qualcosa ai vertici dell’Associazione pistoiese per la riabilitazione?
Intanto si è appreso proprio ieri che l’esposto del commissario Bagnale alla procura della Repubblica di Firenze è diventato un fascicolo di indagine ed è stato affidato al pm Gianni Tei, il cui ambito di specialità è quello dei reati contro la pubblica amministrazione e il cui nome, fra le tante indagini dirette, si lega al processo per i danni della Tav al Mugello.
L’ultima mossa del fondatore dell’Aias pistoiese, che già godrebbe dell’appoggio della Regione per la convenzione con l’Azienda sanitaria, sembra essere un chiaro segnale. Tanto più che all’ordine del giorno dell’assemblea che si terrà il prossimo 11 giugno, all’ordine del giorno ci sono il rinnovo di tutte le cariche sociali (consiglio, presidenza, collegio sindacale, collegio dei probiviri eccetera) e, probabilmente, l’approvazione del bilancio. Per il momento, dopo l’ultima assemblea che si è svolta all’auditorium alcune settimane fa, la carica di presidente è ricoperta dallo stesso Bardelli: e adesso? Cambierà qualcosa ai vertici dell’Associazione pistoiese per la riabilitazione?
Intanto si è appreso proprio ieri che l’esposto del commissario Bagnale alla procura della Repubblica di Firenze è diventato un fascicolo di indagine ed è stato affidato al pm Gianni Tei, il cui ambito di specialità è quello dei reati contro la pubblica amministrazione e il cui nome, fra le tante indagini dirette, si lega al processo per i danni della Tav al Mugello.
[Fonte: La Nazione/Pistoia - Venerdì 27 maggio 2011]
La battaglia legale
E il ricorso a Roma
è ancora pendente
Non soltanto a Pistoia. La battaglia fra Luigi Bardelli e il suo gruppo contro l’Aias nazionale e il commissario Giulio Francesco Bagnale si consuma anche in altre città. Anzitutto a Roma: al tribunale della capitale è infatti ancora pendente il ricorso contro il commissariamento deciso più di un anno fa. Inizialmente il giudizio si svolgeva a Pistoia, ma i giudici hanno deciso per il trasferimento per questioni legate alla competenza territoriale. Alla procura di Firenze sono invece stati depositati gli esposto-querela presentati da Bagnale, il cui contenuto non è tuttora stato reso noto.
Fra le poche reazioni «ufficiali», commenti a parte, c’è stata la lettera inviata dalla dirigente del Servizio sviluppo economico del Comune di Pistoia, che contestava l’iter seguito dagli uffici, in un periodo in cui era assente, per il riconoscimento della nuova associazione fondata da Bardelli dopo le due assemblee che si erano svolte all’auditorium e durante le quali si era consumata la scissione con l’associazione nazionale.
Fra le poche reazioni «ufficiali», commenti a parte, c’è stata la lettera inviata dalla dirigente del Servizio sviluppo economico del Comune di Pistoia, che contestava l’iter seguito dagli uffici, in un periodo in cui era assente, per il riconoscimento della nuova associazione fondata da Bardelli dopo le due assemblee che si erano svolte all’auditorium e durante le quali si era consumata la scissione con l’associazione nazionale.
[Fonte: La Nazione/Pistoia - Venerdì 27 maggio 2011]
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[Venerdì 27 maggio 2011]
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