domenica 15 aprile 2012

BREDA. I PROBLEMI E LE PROMESSE DI BERSANI


PISTOIA. Il posto per manifestare – detto con ironica preoccupazione – sembra scelto alla perfezione: la Cattedrale, quel simbolo che fa acqua, dove appunto è piovuto sùbito ed è stata polemica.
Siamo convinti che l’Hitachi Rail faccia paura: non potrebbe essere diversamente.
Ma qualsiasi altro potenziale acquirente farà solo paura: perché chi compra non lo fa per filantropia né, tantomeno, per immetterci le milionate che, finora, la Breda pistoiese ha da rimettere ai suoi creditori.

Marta Quilici scrive che “nessuna voce di calibro nazionale” si è finora levata a difesa della Breda.
Ci vuole molto a capire perché? Cosa stiamo dicendo da mesi su questo blog? Non abbiamo forse anche scritto che… La messa è finita?
Ed è finita anche e nonostante le promesse di Bersani al Ponte alle Tavole. Promesse generiche, di quelle che chi scrive, in 45 anni di giornali, ha sentito fare migliaia di volte – e sempre inutilmente: Ne parlerò con… Lo farò presente a… Ma basta, una volta per tutte, con i ciucci e i lecca-lecca!
Il Sindaco Berti, la Presidente Fratoni possono dire quello che vogliono: non contano niente. O almeno non contano più, perché tutto è cambiato, anche se nessuno sembra volerne prendere atto.
Tenero e commovente, da questo punto di vista, Marco Vettori, presidente del consiglio comunale, che si dichiara pronto a fare le barricate. Nonostante i suoi problemi, che tutti conosciamo; dinanzi ai quali ci prende male; quel Vettori di cui ammiriamo la forza di volontà e il coraggio umano estremo.
Ma anche lui è fuori del mondo e del tempo. Lui ci parla di Fiat e del 1972: l’archeologia d’ogni catastrofe industriale di oggi.
Oggi non c’è un euro bucato da spendere. I partiti – anche quello che lui appoggia – non rinunciano nemmeno all’ultima tranche degli pseudo-rimborsi elettorali: e lui insiste per boicottare la Hitachi.
Il tradimento della Breda viene tutto da dentro casa, come al solito, del resto. La storia – anche quella marxista – ce lo insegna. Lo sgambetto viene dallo stesso partito che ora vorrebbe renderla eterna e intangibile, questa Breda azzoppata in tutti i sensi.
Fu quel partito che iniziò ad azzopparla allorquando lasciò cadere nel nulla l’affaire-amianto.
Edoardo Bianchini
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[Domenica 15 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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