venerdì 30 dicembre 2011

CASA BONAN. LA FAMIGLIA DEL MULINO BIANCO


di Luigi Scardigli

Aldo Bonan è uno dei pensionati più galanti ed eleganti che io conosca. E non dipende soltanto dall’ottimo tenore di vita che conduce, da sempre; è nobile e aristocratico per censo, taglia, portamento; è spiritoso, nel dna. È stato uno dei ginecologi più corretti, preparati e stimati di Pistoia, anche sotto il profilo privato: sposato da oltre mezzo secolo con Giovanna, che lo ha stimolato e sopportato costantemente e al quale ha regalato tre perle: Paolo, Michele e Alessandro, i figli.

Beh, allora? Ve ne voglio parlare, al limitare di questo anno che sta per salutarci, perché credo che la famiglia Bonan rappresenti, contemporaneamente, un modello e una fortuna, tanto che sono convinto che gli agenti pubblicitari della Barilla, quando si sono ingegnati nell’allestire lo spot del Mulino bianco – quelli che si alzano la mattina nella casa da sogno e vanno a fare colazione, tra uccellini e raggi di sole, belli, freschi, profumati e sorridenti – si siano ispirati proprio alla famiglia Bonan.
Basterebbe la salute, infatti, di questi tempi, che – fatti tutti i debiti scongiuri – accompagna i cinque componenti e i loro affiliati, a stabilire un primato e dunque la curiosità di un giornalista: in più che il terzogenito di questa dolcissima dinasty, Alessandro, è una delle persone per la quale nutro, da sempre, una stima smisurata, che non muterebbe di un atomo anche se sapessi di non essere parimenti ricambiato.
Cosa ha di particolare la famiglia Bonan? Tutto! Aldo Bonan, come accennato, è un ginecologo in pensione, che ha superato la soglia degli ottanta con una disinvoltura straordinaria; la moglie Giovanna, di pochi anni più giovane, è ancora una donna eccellente e affidabilissima, senza omettere che in questi numerosissimi lustri, non ha soltanto egregiamente fatto la moglie e la madre, ma anche la disegnatrice di moda; Paolo, il primo dei tre figli, è un notissimo dermatologo che vanta il primato dell’adozione della cura dei tumori della pelle con una sofisticatissima e straordinaria apparecchiatura laser; Michele, il secondo, è un architetto che ha avuto il merito di ristrutturare con gusto e innovazione, quando ancora non era laureato, la residenza fortemarmina di Adriano Panatta, ai tempi nei quali, il tennista romano, era una delle più svogliate ma forti racchette mondiali e capite bene cosa possa voler professionalmente dire soddisfare un vip internazionale: da allora, Michele Bonan è il ristrutturatore e arredatore quasi personale dell’alta società internazionale.
E poi c’è Alessandro, il più piccolo, classe 1964, la totale e fedele reincarnazione di suo padre: elegante, galante, simpaticissimo, arguto, leale. Ma non basta. Alessandro è uno dei pochi giornalisti sportivi (viso famoso, a Sky) capaci di vedere e parlare oltre, prima che d’altro; sempre tra le righe, senza mai eccedere, riuscendo comunque a tenere i muscoli del viso dei telespettatori costantemente impegnati perché quando racconta il calcio, lo fa divertendosi, prima di divertire. Gli riesce anche al cospetto di Pelé e Maradona, non solo di Birigozzi e Chierico, perché è intelligentissimo e la materia grigia, come dimostra papà Aldo, non invecchia.
Ma non solo, perché nonostante sia un cronista onirico e semiserio del mondo dorato e assurdo del pallone, Alessandro non ha mai messo in un angolo una delle sue grandi passioni, la musica, che continua a coltivare di nascosto dalle telecamere, ma non per questo meno seriamente di quel che dovrebbe e non è da escludere che nel giro a breve, proprio dai canali Sky, qualche avvenente annunciatrice non informi gli abbonati che uno dei visi più noti delle dirette calcistiche sarà presto ospitato, negli stessi studi televisivi, ma per parlarci del suo primo Cd.
Come Aldo ha avuto il merito e la fortuna di incontrare e proteggere Giovanna, anche Alessandro, nella sua luminosa carriera, ha avuto il buon gusto e l’onore di meritarsi Federica, che gli ha regalato una figlia.
Una famiglia strepitosa e… Bonan a tutti!

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[Venerdì 30 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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