mercoledì 14 dicembre 2011

LA PIRA, UN PREMIO NOBILE E INUTILE. COME LA FAO


Depredando Antonio Nardi e il suo ameno blog
«Politica non viene da ‘polis’ ma da ‘polo’
forma corrotta e popolare di ‘pollo’»


Ma io, a Giancarlo, voglio bene.
Dico questo fin dall’inizio perché Giancarlo Niccolai, già consigliere regionale, mi ha rimproverato di averlo “attaccato”.
Figuriamoci! È vero che ho scritto un post dicendo che i premi della pace sono del tutto vani, e come esempio ho citato il premio La Pira, creato ed energicamente custodito da Giancarlo, ma è vero anche che la mia posizione è avversa in generale a tutti i riti consolatori con cui questo nostro merdoso mondo cerca di ingannare la morte e la rovina.

Nel blog ho scritto anche che il Quirinale, ridicolo palazzo che tanta malasorte ha portato all’Italia, va raso al suolo. Ma non ce l’ho con Napolitano ed il resto dell’equipaggio.
Se dovessi partecipare al controcolpo di stato che ho tratteggiato nella storia del dj Orso e della bella Nicky (incantevole e soave), direi a tutti di uscire prima che i due AMX Ghibli facciano dall’alto il loro lavoro liberatorio.
Caro Giancarlo, non ti ho attaccato! Ho semplicemente scritto quello che penso di queste cerimonie vagamente apotropaiche, che niente spostano nell’universo mondo. Il tuo premio La Pira è come la FAO: nobile, prestigioso e del tutto inutile.
Eventualmente, non ti sentire frustrato. Io la penso così ma quasi tutti la pensano in modo diametralmente opposto. E poi, basta già la presidenza degli Istituti Raggruppati per lodare il tuo lavoro.
Il mio blog non sposta voti né costruisce fazioni. I lettori vanno e vengono. Alcuni mi seguono passo passo, come un relé, chiedendomi dei personaggi delle varie storie che pubblico. Si ragiona di coerenza psicologica e di verosimiglianza di certe contromosse affettive.
Quando il discorso si sposta sulla politica, la maggior parte si rivela piuttosto insofferente verso gli apparati e un po’ anarchica. Abbiamo anche scoperto perché, alla fine, la politica ci acchiappa un po’ tutti (me per primo), inevitabilmente. Perché, a differenza di quanto risulta dalla communis opinio, politica non viene da polis (che palle questa “polis”!), ma da polo, forma corrotta e popolare di “pollo”.
E poi, Giancarlo, è vero che nella Bibbia è scritto che “non in gladio nec in hasta salvat Dominus”, che spada e lancia non ci danno la salvezza divina; ma è vero anche che non vi è scritto che le guerre sono sempre inutili. Pensa agli eserciti schierati contro Hitler e la sua follia omicida.
Nostro Signore, con le parole di David, che sta per accoppare Golia (!), ci dice semplicemente che una guerra, anche buona, non ci varrà la salvezza. Andare per il mondo ad accoppare i malvagi non apre di per sé la porta del paradiso. In effetti, non di rado, perché i buoni e gli inermi sopravvivano, un uomo giusto deve dannarsi l’anima.
E buona notte al secchio.

Post citati
Premio La Pira. Non ci ha risparmiato una sola guerra.
Casamatta Quirinale
Orso e Nicky. L’epilogo.
Il destino di Rosa.16: Stretto alla vita.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 14 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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