PISTOIA. Venerdì scorso Il Tirreno si occupava delle proteste
del Comitato antinceneritorista di Montale, che eccepiva sulla legittimità
delle procedure adottate dalla Provincia, accusata di violare le norme Aia.
Sul Tirreno si leggeva:
Il dottor Ariberto Merendi, dirigente
provinciale, smentisce la presunta irregolarità. «L’autorizzazione è valida. Non
c’è stato alcun ricorso in merito».
In attesa della reazione dei consiglieri
regionali, gli anti-inceneritoristi chiedono al sindaco Scatragli se in quanto
comproprietario dell’impianto ritiene anche stavolta che sia tutto nella norma.
In realtà i tre documenti che qui
pubblichiamo – e che vengono dall’Asl – non
sembrano affatto dare ragione al dottor Merendi, perché da essi emerge che la
Provincia di Pistoia ha modificato le procedure Aia senza invitare, alle
relative commissioni, proprio l’Asl che, fino dal settembre dell’anno scorso
avvertiva l’amministrazione provinciale della possibilità di impugnativa degli
atti stessi.
Come stanno, dunque, realmente le cose?
Non sarà che non c’è stato alcun ricorso in merito – come sostiene Merendi –, solo perché l’Asl non era al corrente delle modifiche operate
dalla Provincia in quanto non invitata alle relative commissioni?
Ma su questi aspetti crediamo che
saranno molto più agguerriti e determinati i componenti del Comitato di
Montale, che dovrebbero farsi vivi a breve.
Q/n
[Lunedì 16 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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