martedì 10 aprile 2012

LA GIUSTIZIA CHE NON VA. LEGAMBIENTE: «UN DISAGIO CHE DURA DA 28 ANNI»


PISTOIA. Nel paese delle barzellette, non è più inverosimile niente.
Nemmeno che dei cittadini denuncino da ben 28 anni l’emissione di polveri da parte di un deposito di materiale edile, lamentando disagi di grande rilievo nella vita di tutti i giorni, e che ancora la situazione sia irrisolta.
È il 29.09.1984 quando un gruppo di pistoiesi, dopo mesi di sopportazione, fa presente all’Amministrazione comunale come l’attività svolta da una ditta edile produca una grande quantità di polveri nell’area del c.d. “Fagiolo”, arrecando fastidio ai residenti. Gli abitanti segnalano anche rumori fastidiosi provocati dal movimento dei mezzi per tutta la giornata.
Passano cinquanta giorni e, visto che il Sindaco non si degna di rispondere, i cittadini chiedono un tavolo di incontro con l’Amministrazione. Peccato che il Comune risponda (e questa volta perlomeno risponde!) comunicando di aver già fatto i necessari accertamenti sul sito e mostrando la più completa indisponibilità al dialogo.
È il 1984, dicevamo. E fin da subito appare chiaro sotto quale cattiva stella si evolverà la vicenda.
Passano quasi venti anni e con loro si sussegue una serie ininterrotta di esposti, note di protesta, interpellanze, richieste, polemiche sulla cronaca locale. Nel 2000, al posto della ditta presente fino a quel momento, arriva l’impresa “Solai Giusti”, una colonna delle attività economiche pistoiesi. Cambia la ditta ma non mutano i disagi.
Il 21.02.2004 l’Autorità sanitaria invia una nota al Comune e alla Provincia esponendo i risultati conseguenti ad un accertamento tecnico: il deposito presenta tutte una serie di carenze strutturali e gestionali che possono essere ritenute la causa delle emissioni. L’Autorità sanitaria contestualmente indica le misure attraverso le quali le problematiche di natura ambientale ed igienico-sanitaria possono finalmente essere risolte: dovranno essere realizzati un’idonea recinzione ed un impianto di irrigazione adeguato; dovrà essere garantita la pulizia e la sicurezza della viabilità interna; si dovrà procedere ad una riorganizzazione dell’area. Finalmente un’ordinanza comunale, sempre nel 2004, intima all’impresa “Solai Giusti” di realizzare entro 15 giorni dalla ricezione dell’atto gli interventi prescritti dall’Autorità sanitaria. Pare essere arrivati ad un punto di svolta. Invece niente. L’Autorità sanitaria stessa accerta poco dopo che l’ordinanza mai è stata messa in pratica.
Nel marzo del 2005 alcuni cittadini presentano una denuncia-querela dove si evidenziano i disturbi creati dall’emissione di polveri causata dall’attività di deposito di materiale edile gestite della ditta “Giusti”. Coloro che abitano nei pressi del deposito sono esasperati ed è comprensibile che lo siano. Immaginatevi la casa piena di polvere. I mobili pieni di polvere. Immaginatevi così l’esterno della vostra autovettura, i panni stesi ad asciugare. Immaginatevi di non poter aprire le persiane, di dover tenere le finestre chiuse per non essere inondati dal pulviscolo.
Nel 2010 comincia il procedimento penale. Ciò che non è stato risolto con le buone, verrà risolto con le cattive. Legambiente Pistoia si costituisce parte civile. Sono passati due anni, il processo è cominciato. Il 2 di maggio dovrebbe iniziare l’istruttoria dibattimentale e dovrebbero essere così sentiti i testimoni. Un nuovo pericolo, tuttavia, incombe sulla risoluzione della questione. È infatti cambiato il giudice che fino a questo momento aveva proceduto ed è probabile che i difensori degli imputati non diano il consenso alla utilizzabilità degli atti fino ad ora compiuti in giudizio, dovendosi dunque procedere ad una rinnovazione dell’istruttoria.
Aleggia così, come insegna la migliore tradizione italiana, il rischio della prescrizione (i reati contestati sono contravvenzioni e perciò si prescrivono in termini relativamente brevi). Aleggia il rischio che non sia fatta giustizia. È più che altro continua ad aleggiare della polvere. Da almeno 28 anni.
Legambiente
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[Martedì 10 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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