mercoledì 13 marzo 2013

TEATRO, GLI APPUNTAMENTI DI SABATO E DOMENICA


di LUIGI SCARDIGLI

Da ‘Ticket & Tac’ a ‘Come tu mi vuoi’ a ‘L’impresario delle Smirne’

PISTOIA. Ancora un fine settimana all’insegna, provvida, dell’imbarazzo della scelta. Culturale. Sabato sera (ore 21), al Francini di Casalguidi e domenica, contemporaneamente, a quello di Lamporecchio e al Montand di Monsummano Terme, l’Associazione Teatrale Pistoiese è lieta di presentare – e noi di scrivere – tre appuntamenti.

Si inizia con la tragicomicità del duo Katia Beni e Anna Meacci, che porteranno in scena un’opera già abbondantemente collaudata, Ticket & Tac, con un sottotitolo quanto mai didascalico: Divagazioni in pillole semiserie su salute e benessere, uno spettacolo, per la regìa di Carmen Femiano, firmato da Alessandro Bini, Katia Beni, Donatella Diamanti, Bruno Magrini e Anna Meacci e che si ispira, non certo di nascosto, a Good Bye Careggi, libro (edizione Morgana) firmato a quattro mani da Magrini e Bini e che è a sua volta un’intercettazione telefonica, vera e/o presunta al 118 dell’ospedale fiorentino, con i pazienti/mittenti che chiedono all’operatore sanitario/destinatario la ricetta della felicità, o quanto meno quella che riesca a lenire la solitudine e la tristezza.
Domenica invece (sempre alle 21), dovrete fare una scelta: o andare al Comunale di Lamporecchio, ad assistere a Come tu mi vuoi, di Luigi Pirandello, liberamente riadattato per la bisogna sul corpo di Lucrezia Lante Della Rovere, che lavorerà in simbiosi con Crescenza Guarnieri, Totò Onnis, Raffaello Lombardo, Arcangelo Iannace, Andrea Gherpelli ed Emilia Verginellio, per la regìa di Francesco Zecca, o restare in pianura e farvi allietare da L’impresario delle Smirne, autentico capolavoro del 1759 di Goldoni che Roberto Valerio ha deciso di rimodellare per il teatro contemporaneo, rivisitazione così convincente al punto che l’Associazione teatrale pistoiese, vistolo, ha deciso di impegnarsi nella produzione.
Non posso essere oggettivo, nella circostanza, perché l’opera goldoniana ho già avuto modo di vederla e piacevolmente recensirla, in prima nazionale, al Manzoni di Pistoia e vi assicuro – mi rivolgo ai monsummanesi – è davvero cosa gradevole, un crescendo di groove, tra l’altro, di recita in recita (stanno girando la Toscana), assicuratomi da Peter Weyel, il locandiere, che incontro spesso, in città, a bordo del suo camper riadattato, puntualmente alla ricerca del tempo vinto.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 13 marzo 2013 | 17:13 - © Quarrata/news]

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