giovedì 5 settembre 2013

UNA MESSA PER LA PACE NEL RIFUGIO ANTIAEREO


di Mauro Banchini [*]

Domenica 8 settembre ore 11:30 Il vescovo Mansueto Bianchi celebra a 20 metri sotto terra, nel rifugio Smi di Campotizzoro Come la diocesi di Pistoia accoglie l’invito di papa Francesco

PISTOIA. Una messa per la pace a 20 metri sotto il suolo, in una cappella scavata nella roccia sotto la vecchia fabbrica, oggi dismessa, che produceva pallottole da guerra e poi, da ultimo, anche i tondini per i primi euro: una messa nel rifugio antiaereo costruito 75 anni fa a Campotizzoro, sulla Montagna Pistoiese. Presiede il vescovo di Pistoia, Mansueto Bianchi, che ha scelto un luogo unico, un simbolo a forte intensità di suggestione, per aderire all’appello di papa Francesco con una giornata di digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero.
La celebrazione eucaristica pistoiese è prevista alle ore 11:30 di questa domenica 8 settembre. Per motivi organizzativi non è stato possibile – spiegano ambienti diocesani – svolgerla all’interno dell’orario indicato da papa Francesco per la “giornata di digiuno e di preghiera” in favore della pace (dalle ore 19 alle ore 24 di sabato 7 settembre, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria “regina della pace”).
In quel sabato (inizio ore 19) la diocesi di Pistoia, in collaborazione con le parrocchie del centro storico cittadino, svolge la sua “veglia per la pace” che sarà ospitata nella parrocchia di San Paolo, in città: adorazione eucaristica, preghiera, meditazione e Rosario, con la presenza del vescovo Bianchi. E nella mattina di questo sabato, nell’aula magna del Seminario di Pistoia (in via Puccini) a conclusione della tradizionale Settimana Teologica (quest’anno dedicata alla partecipazione nella Chiesa) non mancheranno riflessioni proprio sulla pace: con il vescovo Bianchi e con il relatore di turno, il teologo Severino Dianich.
Numerose altre parrocchie del vasto territorio diocesano pistoiese (ad esempio Bonistallo, in Poggio a Caiano, sempre alle 19 di sabato 7) aderiscono alla veglia di preghiera chiesta dal papa (“Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà … La pace è un bene che supera ogni barriera perché è un bene di tutta l’umanità … Il grido della pace – ha detto papa Bergoglio – si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dalla pace”) . Varie le iniziative con veglie, digiuni e preghiere. A Quarrata (chiesa di Santa Maria Assunta) adorazione alle 18 e Santa Messa alle 19 di sabato. Iniziative anche nelle parrocchie di Vicofaro, Ramini, Bonelle.
Ma una evidente originalità ha il luogo individuato dal vescovo per la messa domenicale, con particolare anche se non esclusivo invito alle parrocchie della Montagna Pistoiese: è la piccola cappella nel rifugio antiaereo sotto la superficie dello stabilimento SMI (Società Metallurgica Italiana). “La follia degli uomini sembra oggi di nuovo vicina alla follia della guerra e molto si parla ancora di armi chimiche: ci è sembrato significativo – spiega mons. Bianchi – celebrare messa proprio in questo rifugio, sotto terra, dove sono ancora palesi i segni del terrore derivante dai bombardamenti e dalle minacce legate all’uso dei gas”.
A Campotizzoro la SMI (famiglia Orlando) iniziò a impiantare la grande fabbrica nel 1911. Si producevano cartucce. Negli anni Trenta venne costruito il primo nucleo abitativo per gli operai: in pratica sorse un paese intero, con tanto di grande chiesa. Nel 1937, con una fabbrica diventata obiettivo militare sempre più strategico, si iniziò a costruire il rifugio antiaereo: circa tre km di gallerie, scavate nella roccia fra i 15 e i 30 metri, sotto il perimetro della fabbrica.
Dai 9 pozzi, coperti con altrettante cupole in cemento armato a forma di ogiva, ben 6 mila persone (gli operai e gli abitanti di Campotizzoro) potevano scendere in appena tre minuti nelle gallerie, attraverso scale elicoidali, occupando altrettanti posti a sedere.

Nel grande rifugio trovarono posto una infermeria per uomini, una per le donne (qui nacque anche un bambino), servizi igienici, un servizio autonomo di illuminazione, chiusure stagne in caso di attacchi con gas tossici, impianto di ricambio e bonifica dell’aria. Venne anche costruita una cappella. Qui lo scorso 4 dicembre, per la festa di Santa Barbara patrona del paese, venne celebrata una Messa e qui, domenica prossima, celebrerà il vescovo Bianchi.
Da qualche tempo le gallerie e il museo SMI sono visitabili grazie a Irsa (Istituto Ricerche Storiche e Archeologiche: www.irsapt.it) e la celebrazione eucaristica è resa possibile anche grazie alla disponibilità di questa associazione guidata dall’arch. Gianluca Iori.
Da notare che per San Marcello Pistoiese (Campotizzoro è una frazione di questo Comune) e per l’intera Montagna Pistoiese, l’8 settembre è una data comunque importante: si festeggia la patrona Santa Celestina. E nel pomeriggio, attorno alle 17, nella piazza principale di San Marcello viene lanciata la tradizionale mongolfiera di carta: un “pallone” alto 15 metri e con una circonferenza di 30. Alimentato solo da aria calda, sale ogni anno, da circa 175 anni nel ricordo di una visita che il figlio di uno dei due fratelli Montgolfier fece, nel 1835, a San Marcello ospite della famiglia Cini.

AVVERTENZE

Considerata la particolarità del luogo, la partecipazione alla Santa Messa (domenica 8 settembre 2013, inizio ore 11:30, ingresso dallo stabilimento ex Smi: in viale Luigi Orlando 325 Campo Tizzoro, lungo la strada regionale per l’Abetone) è limitata a 200 persone. Nelle gallerie la temperatura è di 15 gradi: si raccomanda di portare un coprispalla adeguato.

Per i colleghi giornalisti che volessero assistere alla celebrazione, l’appuntamento è alle ore 11:15.


Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 5 settembre 2013 | 16:16 - © Quarrata/news]

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