martedì 31 gennaio 2017

elezioni. «CANDIDATO SINDACO? DORMI, QUARRATA! E SOGNI D’ORO!»



di EDOARDO BIANCHINI

«Personalmente non avendo niente da guadagnare, non ho (si capisce questo?) neppure niente da perdere – se non dei sonni che non sarebbero certo stati tranquilli in un casino cotale...»

QUARRATA. Non farò, come farebbero i politici; tutti, nessuno escluso, neppure Fiorello Gori o Giuliano Melani stesso, che qualche tempo fa voleva salvare l’Italia con una operazione di acquisto del debito pubblico.
Non negherò l’evidenza e non cadrò dal ramo come se il mio nome fosse una novità per me: dico subito che, aldilà delle sbavature che si leggono sul Tirreno, il mio nome è stato fatto. Ma la storia non è questa e non sta nei tempi e nei modi nei quali viene narrata. Quindi, prendete appunti, politici e colleghi giornalisti.
L’idea mi fu lanciata da Alberto Lapenna e parecchio tempo fa, durante una mia intervista. Restai perplesso: non me lo aspettavo e non me lo sarei aspettato. Ma pensando al danno obiettivo che Pd, in prima linea, e partiti tradizionali – quelli che ora sorreggeranno la sedia gestatoria dello sfidante di Mazzanti – avevano arrecato a Quarrata negli almeno quindici anni ultimi passati dal dominio S.S. Gori in poi, non fui immediatamente negativo: rimandai il discorso a una valutazione più equilibrata, perché non mi piace l’improvvisazione e, anche se può apparire tutto il contrario, qualsiasi cosa io dica (specie se sgradevole, come pensano i più dei politici citati dal Tirreno) dietro ad ogni mia frase e ad ogni mia parola c’è sempre il frutto di una lunga analisi e di una attenta riflessione: non ho mai apprezzato il pressappochismo “a gratis”.

domenica 29 gennaio 2017

PER ESSERE CHIARI COME SEMPRE… 2

di EDOARDO BIANCHINI

Mazzanti ricandidato Sindaco a Quarrata e una opposizione che sta marciando verso la conferma dello “status quo”

Mazzanti sarà il nuovo Sindaco di Quarrata
PER “STATUS QUO” si intende ciò che c’era prima: e nel caso di Quarrata – e dopo la riconferma di Mazzanti come uomo da rimettere alla guida della città – si parla di ridare il mestolo a un partito che ha ridotto la città come ognuno può vederla, cioè più sciagurata e più sbilenca di prima.
Ma lo “status quo”, con un Pd che non è maggioranza (ma minoranza), non si realizza solo per la bravura del candidato o per fatale volontà divina: dipende, è evidente, da chi, pur potendo prendere la zappa in mano e fare argine al “nuovo-vecchio che avanza”, fa di tutto perché la via, al vecchio, gli sia spianata e bene aperta in ogni caso.
Mazzanti, candidato-Sindaco piuttosto fragile (portare uno che deve rispondere di voto di scambio – mi pare di ricordare – non è una scelta particolarmente felice), che difficoltà potrà trovare in una lista della Lega che, straperdente in partenza (i salviniani non capiscono che a livello comunale non otterranno mai le percentuali che raccattano a livello regionale o nazionale), non sarà neppure percepita? Una puntura di pulce.

giovedì 26 gennaio 2017

SERRAVALLE-CAMPI DA TENNIS, GIUNTA DAL GUP




Il prossimo 10 febbraio si vedrà cosa deciderà il magistrato

Eugenio Patrizio Mungai
SERRAVALLE. Se ricordate, anche in maniera sbiadita, la vicenda dei campi da tennis del Comune di Serravalle, non sfuggirà il fatto che tutta la questione era finita in mano alla Corte dei Conti e non solo perché, a occhio e croce (non possiamo verificarlo dato che l’Ance Pistoia ed E-Cultura hanno messo off line il nostro giornale, Linee Future), l’amministrazione comunale non aveva seguito le spese (l’acqua, per esempio, e altro) con la dovuta cura.
Inoltre tutto era andato avanti, per trascinamento continuo, come se niente fosse, favorendo – se non andiamo errati: ma non possiamo verificare – la società che gestiva la struttura sportiva stessa. Ora la vicenda sta per arrivare dal Gup: poi vedremo se Mungai e i suoi saranno chiamati al redde rationem in aula.
I nostri lettori dovranno scusarci: non siamo noi a non voler informare nella maniera più appropriata e precisa.
La proprietà di Linee Future (i responsabili di ance/E-Cultura) non si rendono conto di quello che stanno facendo lasciando volutamente off line una serie di informazioni che non appartengono a loro, ma al patrimonio dei lettori di Pistoia e non solo.
e.b.

martedì 24 gennaio 2017

“LINEE FUTURE” E IL DIFFICILE MESTIERE DI SCRIVERE



Il quotidiano è stato messo off line da ieri mattina, 23 gennaio. Nelle prossime ore conosceremo la sua sorte

PLUTARCO ci racconta che il console Emilio Paolo divorziò dalla moglie Papiria dopo un lungo matrimonio e tanti bei figli.
A un amico che gli chiedeva perché lo avesse fatto, il console romano fece vedere uno dei calzari e chiese: «Non è bello questo? Non è nuovo? Però nessuno può dire da che parte fa male».
Aveva ragione. E Plutarco conclude che, nelle convivenze, sono i piccoli continui dissapori che, alla fine, logorano il rapporto in maniera insanabile.
Detto questo, da ieri mattina (più o meno ore 10 o giù di lì) Linee Future, il giornale libero dei liberi giornalisti di Pistoia, è stato “arrestato” e chiuso in cella dalla proprietà della testata (E-Cultura, dell’Ance costruttori edili Pistoia) con una decisione improvvisa unilaterale.
Lettori fedeli che da ieri mattina vi state e ci state chiedendo cos’è successo: fate conto che questo fatto (l’arresto di Linee Future) sia il calzare di Emilio Paolo; e che qui, io, direttore di testata, ve lo faccia vedere e vi chieda: «Non è bello questo? Non è nuovo? Però nessuno può dire da che parte fa male».
Saranno le prossime ore a decidere sulla sorte di Linee Future: ma che nessuno si sfreghi le mani godendo perché… «finalmente il serpente è morto».
Prima di tutto Linee Future non era un serpente, ma un’araba fenice che sa rinascere. In secondo luogo venerdì scorso dal notaio Marco Regni è nata la «Linee Stampalibera Coop Rl», fatta dai liberi giornalisti di Pistoia e non solo. Una Coop che – piaccia o meno, non ha importanza – tornerà a usare il mazzuolo contro il muro del “sarcofago pistoiese”. E ancor più in… stile libero.
Abbiate solo fede. In fondo si tratta di aspettare un paio di giorni: poi il tempo galantuomo porterà alla luce la verità.
Edoardo Bianchini