QUARRATA. Tirreno e Nazione parlano, stamattina, della casa della salute. E ne parlano anche sulla scorta di una nota del sindaco Sergio Gori che, come al solito, vive di parole.
Da anni questa casa doveva essere realizzata e da anni ancora tutti la aspettano. E – per dirla tutta – chissà quanto altro tempo ancora si dovrà attendere.
Che siano solo parole, lo si vede chiaramente da quanto riporta Il Tirreno (vedi sotto).
A breve la scelta, in corso incontri
con Misericordia e Croce Rossa
Una nuova sede per la guardia medica
QUARRATA. Presto sarà spostata la guardia medica dalla sua sede attuale dell’ex ospedale Caselli a una nuova non ancora definita. A darne notizia è il Comune in una nota in cui si spiega che sono in corso una serie di incontri per spostare la sede.
Sono già state contattate le due associazioni di volontariato del territorio, la Croce Rossa e Misericordia di Quarrata. «Le decisioni sulla nuova destinazione della guardia medica – spiega il sindaco Sabrina Sergio Gori – verranno comunicate quanto prima».
Lo spostamento è reso necessario dall’avanzamento dei lavori (non ancora iniziati) di riqualificazione dell’ex ospedale Caselli per la creazione della nuova Casa della Salute.
Intanto i lavori per la costruzione della nuova sede Usl vanno avanti: i finanziamenti ci sono già e nei prossimi giorni si terrà un incontro, fissato da tempo, fra i tecnici del Comune e quelli dell’Asl 3 per decidere le rispettive aree di intervento.
Per la realizzazione di questo progetto, è necessaria anche la realizzazione di alcune opere di urbanizzazione (dalla viabilità ai parcheggi). All’interno del procedimento di gara del primo bando per le aree Apd, uno dei 16 progetti presentati prevedeva proprio alcuni interventi di urbanizzazione in zona e in particolare su via Larga.
Il progetto, però, all’apertura delle buste, è stato respinto in quanto carente di alcuni documenti: «Se la commissione di gara – si legge nella nota del sindaco – avesse ammesso la domanda, avrebbe commesso un illecito; la gara sarebbe stata viziata di illegittimità e i concorrenti avrebbero potuto, giustamente, impugnare il procedimento. In quest’ultimo caso ci sarebbe stato un notevole allungamento dei tempi di realizzazione dei lavori all’ex ospedale, oltre a un cospicuo aggravio delle spese dell’amministrazione. In ogni caso, poi, non le sarebbe mai stata riconosciuta ragione. Questo non mette in discussione il ruolo della Casa della Salute per la sanità quarratina».
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E ora qualche commento.
Lo spostamento è reso necessario dall’avanzamento dei lavori (non ancora iniziati): in un paese civile basterebbe questa sola considerazione perché la gente insorgesse contro un primo cittadino che prende in giro. È straordinario un avanzamento dei lavori che non sono ancora iniziati e che è, dunque, un avanzamento a chilometri-zero come la verdura e generi alimentari della filiera corta.
Per quanto riguarda la realizzazione di alcune opere di urbanizzazione (dalla viabilità ai parcheggi), il sindaco non sembra raccontarla giusta, perché voci insistenti (e per altro credibili) suggeriscono che niente sarebbe stato ancora fatto per problemi e difficoltà di ogni genere sull’area interessata: insomma, se non è già in atto, ci sarebbe, forse, un contenzioso in arrivo.
In riferimento alla bocciatura del 16° progetto Apd, si sente parlare, in concreto, di un errore dell’ing. Sassaroli e della mancanza di un solo documento (la fotocopia di una carta di identità?) tra gli allegati della domanda.
Ma sarà tutto qui? O ci saranno anche altri problemi che non si vogliono dire, specie ora che ci avviciniamo a gran passi alle elezioni di fine-mandato?
Normalmente abbiamo avuto una giunta che non si è fermata mai dinanzi a niente e a nessuno; che ha affrontato contenziosi costosissimi che hanno troncato il collo ai contribuenti quarratini; che ha difeso l’indifendibile: e ora – come per miracolo – ecco che la saggezza scende nelle teste dell’amministrazione, la quale si ritira perché nessuno abbia ad avere qualche problema e qualche danno economico. E secondo voi è credibile?
La gara – dichiara il sindaco – se si fosse andati avanti sarebbe stata viziata di illegittimità. E ha ragione. Ma se dovessimo rifare le bucce all’amministrazione, quanti dei suoi atti resterebbero in piedi in assoluta sicurezza e stabilità?
I problemi, dunque, sembrano essere ben altri: e il sindaco non venga a raccontare fanfaluche, perché non crederemo che ai nostri occhi, quando vedremo le ruspe e le schiere dei muratori.
Sergio Gori, che si rifà sempre a valori evangelici e cristiani, ce lo vorrà consentire di essere scettici come Tommaso, o no?
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[Domenica 30 gennaio 2011]