Il 30
settembre a Pistoia, al Circolo del dopolavoro ferroviario, dalle 9:30
PISTOIA. Mentre la ringraziamo per lo spazio dato
da Quarrata News all’incontro organizzato dal Movimento Cinque Stelle il 30
settembre a Pistoia, al Circolo del dopolavoro ferroviario, dalle ore 9:30 in
poi, ci permettiamo di indicare quali saranno gli argomenti trattati, tenendo
presente che ogni partecipante, persona, gruppo, o associazione, potrà portare
il suo contributo di idee e di esperienze.
Indice
degli argomenti che saranno trattati nel corso dell’incontro e descritti in un
libretto che verrà distribuito fra i presenti:
1.
Presentazione: dal dire al fare.
2. Come possiamo introdurre
strumenti di Democrazia diretta nello Statuto del Comune.
3. Riferimenti normativi sull’istituto
del Referendum.
Come
procedere per avviare la richiesta di riforma dello Statuto comunale (Petizione).
4.
Testo della Petizione.
5. Argomentazioni
per la richiesta di modifica dello Statuto comunale.
6. Il Diritto
di resistenza o di rivolta dei cittadini, contro lo Stato:
discussione all’Assemblea costituente del 4-5 dicembre 1947.
Presentazione: dal dire al fare.
Davanti al
probabile collasso politico ed economico del sistema Italia e alle
conseguenze devastanti che avrà sulle famiglie e sulle future generazioni,
crediamo valga la pena ricordare le parole di un grande scienziato del 20°
secolo – Albert Einstein –
che disse:
Non
si possono risolvere i problemi usando lo stesso modo di ragionare che li ha prodotti.
... Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per quello che hanno
combinato i malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e se ne
stanno lì a guardare.
Ormai è diventato
un ritornello popolare quotidiano: bisogna cambiare, … bisogna cambiare, ….
bisogna cambiare. Ma nessuno dice “come cambiare” e soprattutto con
“cosa”.
Sembra, infatti,
che i giochi metafisici della politica si possano fare solo all’interno del
recinto dei “rappresentanti” e dei “camaleonti egoisti”, che per mezzo dei
partiti si sono impossessati dello stato e della nostra vita.
Il Movimento
Cinque Stelle di Pistoia crede che in politica i cittadini debbano avere il diritto
naturale, inviolabile, inalienabile e imprescrittibile di essere sovrani
delle scelte che riguardano la loro vita partecipando, come prevede la
Democrazia, al governo sui fatti limitati che li riguardano. Ciò si può
ottenere unicamente disponendo degli strumenti giuridici per esercitare un controllo
effettivo sulle scelte e sulle spese che i rappresentanti fanno in nome e per
conto dei cittadini sovrani.
In vista di
questo obbiettivo i promotori hanno condiviso e sottoscritto il seguente appello
rivolto a tutti i cittadini:
“I
referendum deliberativi e legislativi di iniziativa popolare senza quorum
permettono di affermare negli Statuti dei Comuni, delle Province e della
Regione e nella Costituzione italiana, che la sovranità appartiene al popolo e
che non può essere alienata, limitata, violata o disattesa dai rappresentanti
eletti nelle istituzioni. Il popolo può delegare ai rappresentanti la parte minore
della sua sovranità, ma deve sempre restare libero di modificare le regole
della delega”.
Cambiare
pacificamente lo stato è ancora possibile, a condizione che venga adottato lo
strumento giuridico del Referendum Deliberativo o Legislativo di
iniziativa popolare senza quorum, mediante il quale i cittadini
responsabili e sovrani impongono ai loro rappresentanti, a
maggioranza dei partecipanti al voto, le scelte di utilità e di convenienza sui
fatti certi e limitati che li riguardano.
Un “fatto
limitato” è una tassa, una imposta, il sistema pensionistico, assicurativo,
scolastico, il sistema bancario, il reddito di cittadinanza, il regime pubblico
dell’acqua, i rifiuti, il sistema sanitario, la costruzione di un ponte, di una
strada, il funzionamento della burocrazia, la disciplina delle multe, dell’iva,
dell’edilizia, la possibilità di scaricare tutto, tutti, ecc..
Così la Democrazia,
nata per perseguire una certa uguaglianza e la libertà di iniziativa di ognuno,
diventa governo dei cittadini sovrani e responsabili che
partecipano al governo della comunità locale e nazionale.
Con l’adozione
dei Referendum deliberativi di iniziativa popolare senza Quorum per la
validità del risultato, sia l’istituto della rappresentanza politica, sia i partiti, continuerebbero ad
esistere, ma verrebbero subordinati
alle scelte dei cittadini.
In questo modo
la “Democrazia rappresentativa” verrebbe bilanciata dalla “Democrazia
diretta” e questa sarebbe comunque prevalente, ed obbligherebbe i “rappresentanti”,
che in politica sono i “dipendenti” dei cittadini e non certamente i loro
padroni, a rispettare gli interessi e le aspettative della maggioranza dei
partecipanti alle scelte di governo “del popolo, dal popolo, per il popolo”.
Questo
offrirebbe ai cittadini la garanzia del rispetto dell’art. 1° comma 2°
della vigente Costituzione che recita: “La sovranità appartiene al popolo”.
Di particolare
interesse per tutti coloro che sono sinceramente interessati a individuare gli
strumenti giuridici per permettere ai cittadini di controllare il potere che
deriva dalla politica, è costituito dal punto 7 del Libretto che sarà
distribuito nel corso della manifestazione: “Il Diritto di resistenza o di rivolta dei cittadini,
contro lo Stato: discussione all’Assemblea costituente del 4-5 dicembre 1947”.
Paolo Bonacchi
Edi Mattioli
[comunicato]
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[Lunedì 24
settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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