di Felice De Matteis
Dal
comunismo sovietico all’iperliberismo Pd che, dopo i disastri del passato, ora
vuole dirigere il film del futuro della nazione
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
Certamente hanno una bella faccia.
Guardando
stamani il Vicesindaco di San Marcello, Paccagnini – andato a cercare gloria
all’Asl di Siena, ovviamente vincitore di concorso –, distribuire l’allegato
volantino (Italia bene comune) per una importantissima assemblea in quel
di Maresca, fortezza Bastiani di quel famoso deserto dei Tartari, abbiamo rivisto,
nei bei tempi che furono, importanti personaggi che hanno fatto, più o meno, carriera
nel partito comunista e che, come il nostro vicesindaco, “vendevano” le loro
idee.
Loro attraverso l’Unità; il vicesindaco di San Marcello vende
storielle di una Italia che verrà, ma non di una Comunità Montana piena di
politici impresentabili. Politici al 90% roba loro, del Pd. Come “roba loro” le
bollette Alta Valle del Serchio che i cittadini della Montagna stanno pagando in
questi giorni. Ci torneremo sopra, siatene certi. I mercati, per i compagni di
allora e di oggi, sono luogo appetibile per il numero dei frequentanti: e riescono
sempre a fare qualche buon affare.
Per
il Pci, allora – vero Renzo, vero
Vannino? –, l’occasione canonica
era il Primo Maggio, ‘festa del lavoro’, come tante altre festività asservita
alle defunte aspettative dei compagni-lavoratori.
Chi
scrive ha ben presente i vari Renzo Bardelli ante conversione, e Vannino Chiti
con un fascio, pardon, una quantità di giornali, rigorosamente l’Unità, offerti
a pagamento per la “causa”.
La
Storia ci dice come è andata a finire questa storia. E ci dice anche che molti
di questi signori, anzi la maggior parte, hanno cambiato abito, come le serpi
in estate, e sono diventati dei collaudati difensori del liberissimo mercato: con
i nostri quadrini, beninteso, e dopo lo sfacelo che proprio loro hanno
contribuito a produrre. Loro che andranno in pensione non con una minima dell’Inps,
ma con quella di una Camera o di un Senato.
Questa
potrebbe, a prima vista, apparire una sterile polemica, ma non lo è.
I
coraggiosi che lasceranno il Forte Bastiani e si avventureranno in quel di
Maresca per ascoltare i relatori della “carta di intenti” del Pd, con l’istituzionale
saluto della Sindaca Cormio, sappiano che la carta di vario genere – da quella
per scrivere a quella igienica – è facilmente reperibile anche nei negozi accanto alle loro
abitazioni.
Ma
se mai l’ordine perentorio di partecipare fosse tale da indurli nel salone Coop
di Maresca, oltre all’acquisto della carta di cui sopra, provi qualcuno a
prendere un poco di coraggio e dica ai “salvatori” della Montagna che i vari
Giandonati e Gualtierotti, chiamati a risarcire l’Ente Montano, il primo per la
sua furbizia, il secondo per la sua incapacità politico/amministrativa, possono
cominciare a parlare: per l’Italia bene comune, come recita il
volantino.
Siamo
tutti in trepida attesa di conoscere le proposte del Pd per il bene comune dell’Italia:
e quindi, se concesso, anche della nostra impoverita (da loro) Montagna.
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[Giovedì
20 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
ITALIA. Bene Comune.
RispondiElimina... vedi per esempio la comunità montana.
Bene comune? ... ma di chi? ... di pochi!
Invecchio e ogni giorno imparo sempre
molte cose nuove.