di Edoardo
Bianchini
Le sconcertanti affermazioni di Sabrina Sergio Gori che si schiera con
Matteo Renzi
PISTOIA-QUARRATA. Avevo già scritto qualcosa sulle scelte della ex peggio Sindaca di
Quarrata, Sabrina Sergio Gori, oggi Assessore al personale e ai soldi del
Comune di San Marcello (vedi),
ma un amico mi faceva notare che la cosa era rimasta poco visibile.
Allora torno alla fonte originaria – La Nazione – per poi commentare
in breve, anche ad uso della Sindaca Cormio (che dice sempre di non sapere
nulla e di non essere informata dei fatti) e degli stessi cittadini di San Marcello,
nella speranza che il Comune montano non debba cambiare nome in San… Macello,
dopo un quinquennio di Sergio Gori:
POLITICA. L’EX SINDACO DI QUARRATA SABRINA GORI CON IL ROTTAMATORE
«ANCH’IO STO CON RENZI, PER CAMBIARE»
La galoppata rottamatrice di Matteo Renzi comincia a scuotere anche il
Pd pistoiese. Riuscendo perfino nell’impresa tutt’altro che semplice di
accattivarsi le simpatie di chi, di politica e di amministrazione, si occupa
ormai da diversi anni.
A scendere in campo per il sindaco di Firenze, è una sua ex collega, Sabrina Sergio Gori, che dopo due mandati al vertice dell’amministrazione di Quarrata, dopo le amministrative di questa primavera ha trovato un posto nella giunta di San Marcello Pistoiese, con delega a personale e bilancio. «È tutto vero – risponde Sergio Gori a chi le chiede se le voci sulle sue simpatie renziane siano davvero fondate –. Assieme a molte altre persone stiamo costituendo un comitato». Con chi? L’assessore-ex sindaco preferisce non fare nomi, ma assicura che si tratta di una decina di persone almeno. Piccoli gruppi che vanno ad aggiungersi a quelli che si stanno formando nel pesciatino, sulla Piana, e ai due nomi più conosciuti che fino a questo momento si sono schierati con Renzi: l’ex candidato alle primarie per sindaco di Pistoia, Roberto Bartoli e la sorpresa «esterna», Andrea Betti, consigliere Idv in Comune e Provincia che ha preferito il rottamatore Pd a Di Pietro.
«Scelgo Renzi – continua Sergio Gori – che seguo fin dalle Leopoldine, perché mi convince la sua proposta di cambiare il modo di fare politica: è giusto pensare di più a giovani ed Europa, il Pd ha bisogno di questa discussione». E a chi le obietta la sua lunga militanza in politica, replica con poche parole. «Concepisco la politica come servizio, non ho mai guardato a intessi personali e ho non ho mai chiesto niente».
A scendere in campo per il sindaco di Firenze, è una sua ex collega, Sabrina Sergio Gori, che dopo due mandati al vertice dell’amministrazione di Quarrata, dopo le amministrative di questa primavera ha trovato un posto nella giunta di San Marcello Pistoiese, con delega a personale e bilancio. «È tutto vero – risponde Sergio Gori a chi le chiede se le voci sulle sue simpatie renziane siano davvero fondate –. Assieme a molte altre persone stiamo costituendo un comitato». Con chi? L’assessore-ex sindaco preferisce non fare nomi, ma assicura che si tratta di una decina di persone almeno. Piccoli gruppi che vanno ad aggiungersi a quelli che si stanno formando nel pesciatino, sulla Piana, e ai due nomi più conosciuti che fino a questo momento si sono schierati con Renzi: l’ex candidato alle primarie per sindaco di Pistoia, Roberto Bartoli e la sorpresa «esterna», Andrea Betti, consigliere Idv in Comune e Provincia che ha preferito il rottamatore Pd a Di Pietro.
«Scelgo Renzi – continua Sergio Gori – che seguo fin dalle Leopoldine, perché mi convince la sua proposta di cambiare il modo di fare politica: è giusto pensare di più a giovani ed Europa, il Pd ha bisogno di questa discussione». E a chi le obietta la sua lunga militanza in politica, replica con poche parole. «Concepisco la politica come servizio, non ho mai guardato a intessi personali e ho non ho mai chiesto niente».
[Fonte: La Nazione/Pistoia, 20 settembre 2012]
Avete letto bene cosa dice la dottoressa? Ora divertitevi a notare l’espressione
«ha trovato un posto
nella giunta di San Marcello Pistoiese».
La frase la usa il cronista della Nazione;
ma all’analisi testuale quell’aver trovato un posto non è per niente neutro,
né tantomeno benevolo: e allude al fatto che l’ex-Sindaco abbia voluto comunque
una poltrona su cui sedere. Rifletteteci attentamente, anche se, lì per lì, la
cosa può sfuggire in una lettura veloce da quotidiano.
In séguito il cronista dice che «L’assessore-ex
sindaco preferisce non fare nomi» dei suoi colleghi-sostenitori di Renzi.
Qui – lo sottolineo come cronista
anziano – la signora Sabrina mantiene con coerenza il suo usuale comportamento:
di nomi lei non ne ha mai fatti, anzi. Certe volte li ha perfino negati nell’evidenza
degli eventi: come quando difese, dopo l’alluvione di qualche anno fa, il suo
pupillo Magazzini che si era fatto beccare a vendere sacchi di rena
anti-inondazione approfittando della divisa della Protezione Civile. Fu uno
scandalo. La storia è nota. E squallida, si deve aggiungere.
A seguire, stando alle sue
dichiarazioni, Sabrina Sergio Gori ama Renzi per «la sua proposta di cambiare
il modo di fare politica».
Come possa dire questo, lo sa solo lei
perché tra Renzi e la Sergio Gori c’è la stessa distanza che corre tra Palermo
e Bolzano: nel senso che mentre Renzi è per la trasparenza e il dialogo, la Sergio
Gori è stata tristemente nota, a Quarrata, per essersi chiusa nel suo ufficio
dal primo giorno del suo secondo mandato e per non esserne più uscita,
sfuggendo sistematicamente qualsiasi incontro con la popolazione.
Quella cara birbante di Marta Quilici,
ora addetta stampa del Sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, la sgamò (in
realtà senza successo, perché niente di nuovo accadde dopo questo pubblico ‘ceffone’)
facendo vedere che, per parlare con la super-impegnata Sabrina occorrevano, in
media, 17 giorni di attesa. Evidentemente la Sergio Gori soffriva della sindrome-Marchionne
(o del semidìo in terra).
A questa indisponibilità nei confronti
dei suoi concittadini, si aggiunga l’autoritarismo autocratico della “Sindaca
rottamatrice” nel decidere, da sé e solo da sé, le opere e i giorni: cioè i
lavori pubblici e la loro realizzazione.
Fra l’altro la Sergio Gori ha riempito
Quarrata di assurde fontane di Buren e di inutili scritte al neon di Nannucci:
emerite cazzate o, se preferite, fantozziane “cagate pazzesche” (non è volgare:
questi termini li adoperano spesso anche a livello istituzionale…) che non
hanno certo portato benefici alla città e al suo crescente, tragico,
progressivo e inarrestabile impoverimento. Per giunta ripassate anche le
incredibili vicende della piscina di Vignole e della piste ciclabili, o del
prolungamento di via Firenze: e vi renderete conto di che razza di casini abbia
riempito il Comune a danno della popolazione residente. Alla quale però, alla
fine, la ex-Sindaca ha lasciato un pubblico cesso, a prezzi popolari, proprio
in centro, in piazza (nemmeno a farlo apposta) della Costituzione…
Fra le sciocchezze che ha sparato nell’articolo
della Nazione, c’è anche quella secondo cui «è giusto pensare di più a
giovani ed Europa, il Pd ha bisogno di questa discussione»: ma che racconta? Lo
sa benissimo anche lei che le chiacchiere non fanno farina: e quindi ci sta
parlando di bomboloni di aria fritta e basta.
Ma il top la ex-Sindaca lo tocca con
queste parole: «Concepisco la politica come servizio, non ho mai guardato a
intessi personali e ho non ho mai chiesto niente».
Qui siamo dinanzi alla menzogna più
plateale e sfacciata: se non parlava mai con la gente, che servizio svolgeva da
Sindaca? Ce lo dovrebbe spiegare. Un servizio a se stessa, forse? Quanto poi al
non aver mai guardato a interessi personali, questa suora emerita, oblata al
bene collettivo, dovrebbe fare – ammesso che ne abbia il coraggio – una cosa:
convocare una pubblica assemblea, magari a San Marcello, in sala consiliare, con
accanto la sua Sindaca Silvia Cormio e i vertici locali e provinciali del Pd, e
spiegare a chiare note al popolo e al contado – che
amministra per spirito di servizio come dice lei –
cosa significhino, esattamente e con dovizia di particolari, queste due
immagini che qui Quarrata/news riproduce per vero spirito di servizio e
di informazione (vedi).
Ammesso che ne abbia il coraggio, si è
detto.
Per quanto ci riguarda, noi di Quarrata/news
le garantiamo che, all’assemblea di cui sopra, porteremo almeno un migliaio di
persone: e le promettiamo che, se non è capace di spiegare alla gente cosa sono
le due immagini qui riprodotte, interverremo direttamente noi, magari pagando
un ingegnere di tasca nostra, per spiegarle e illustrarle.
In caso contrario, se non lo fa, la
smetta di prendere in giro gli elettori e si vergogni di dichiarare di stare
con il rottamatore Renzi.
L’unica cosa, infatti, che la accomuna
con la rottamazione (ma solo a livello espressivo e non altro), sono i pezzi e
i rottami in cui ha ridotto Quarrata con la sua devastante presenza di un
decennio di mala pessima amministrazione.
E non è detto che presto non possiamo
raccontarvi – e documentarvi, ovviamente – altre storie interessanti…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 23 settembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
E dagli, ottimo blogger Bianchini che come dice anche l'Ordine dei Giornalisti fai un serio lavoro di scavo giornalistico, e dagli un'altra volta con sta storia dell'urbanistica quarratina.
RispondiEliminaTu fai bene a rizonfarci sopra, ma perchè (a partire dalla Sabrina) non c'è uno che ti risponde per dimostrare, una volta per tutte, che su questa vicenda di carte urbanistiche l'ex sindaco Sabrina non ha fatto gli interessi suoi o della sua famiglia?
Sarebbe così semplice, credo, rispondere: ma invece risponde solo il silenzio. Perchè?
Quanto alla scelta in vista delle primarie, presumo che Sabrina abbia fiutato il vento che tira (ma non è detto che, alla fine, tiri verso l'ex giovin rottamatore)