Martedì 2 ottobre manifestazione
nazionale a Firenze – Extravergine toscano, ‘etichetta senza inganno’ col
presidente nazionale Coldiretti
PISTOIA. Quanti posti di
lavoro ha perso il settore olivicolo toscano e pistoiese ‘grazie’ al sistema
truffaldino e illecito che emerge dalle indagini della magistratura? L’arresto
di un funzionario della sede fiorentina dell’Ispettorato per la tutela della
Qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero della
Politiche agricole, è la conferma di una evidenza empirica che Coldiretti
denuncia da anni: il vero olio italiano, come tanti altri prodotti del made in
Italy agroalimentare, sono ‘sputtanati’, oltre che all’estero, anche in patria.
A rimetterci migliaia di aziende agricole, in Toscana ed in Italia, che hanno
chiuso perché il prezzo pagato agli agricoltori per il vero olio di oliva
italiano è crollato del 15% ad agosto, soprattutto per effetto delle
importazioni di prodotto straniero che viene spacciato come italiano e che
trova preoccupanti coperture, anche in funzionari dell’amministrazione pubblica
che dovrebbero invece controllare le frodi. Purtroppo basta uno per portare
discredito sul lavoro proficuo di tanti funzionari che assieme alle aziende
serie conducono una battaglia di legalità. Una battaglia difficile che si può
vincere anche grazie alla competenza di tanti funzionari specializzati, oltre
che alle forze dell’ordine.
Le ultime indagini sulla
falsificazione di olio e altri prodotti hanno riguardato da vicino anche la
provincia di Pistoia. Una rete di convenienze che ha danneggiato o compromesso
la redditività di tante aziende, che al contrario sono un baluardo contro l’abbandono
delle campagne, evitando ulteriori danni al sistema idrogeologico.
L’export di cibo italiano ha superato
nei primi mesi del 2012 in valore quello di veicoli Fiat. Purtroppo, l’agricoltura
viene considerata da alcuni la cenerentola dello sviluppo, non solo economico.
“Tutelando i prodotti tipici, si
preserva economia, posti di lavoro, innovazione che non possono essere
delocalizzati”, commenta Coldiretti Pistoia.
Coldiretti Pistoia e le aziende
agricole pistoiesi saranno presenti in modo massiccio a Firenze il 2 ottobre
2012, al convegno “Extravergine toscano «etichetta senza inganno»” a cui
parteciperà Sergio Marini, Presidente Nazionale Coldiretti, Tulio Marcelli,
Presidente Coldiretti Toscana, il Dottor Giuseppe Quattrocchi, Procuratore Capo
della Procura della Repubblica a Firenze, l’Ingegner Cesare Patrone, Capo del
Corpo forestale dello Stato, il Generale Cosimo Piccinno, Comandante dei
Carabinieri per la Tutela della Salute, il colonnello Fabrizio Martinelli, Capo
Ufficio Tutela Uscite e Mercati della Guardia di Finanza.
Coldiretti Pistoia
ufficiostampa.pt@coldiretti.it
– [comunicato]
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[Mercoledì
26 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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