Esselunga-Via Erbosa e Porta nuova: una
strada tutta in salita per il nuovo Sindaco – E intanto a rimetterci sono i cittadini…
PISTOIA. Quando, domenica scorsa, Bertinelli, nuovo Sindaco di
Pistoia, ricevette l’onorificenza, di cui vi abbiamo dato notizia (vedi),
al monastero ortodosso di Lizzanello, dalle mani di Silvano, Vescovo di Luni, non
c’è solo stata una manifestazione: alla fine di essa Bertinelli si è presentato
e ha deciso, infine, di tornare a rivolgermi la parola.
Quando Bertinelli mi ha teso la mano e quando io ho preso la
mano di Bertinelli, le mie sono state parole di sollecita preoccupazione.
«Hai preso una bella gatta da pelare – gli ho detto –. Non
vorrei essere in te per tutte le difficoltà che ti aspettano, perché la tua è
una strada tutta in salita…».
Ci siamo salutati così, più o meno.
Ed ecco che, puntualmente, le difficoltà iniziano a farsi
avanti sulla sua strada di primo cittadino: a cominciare dalla vicenda
Esselunga-Via Erbosa, per poi proseguire con quella di Porta Nuova: 12 milioni,
cassati, nel senso proprio della parola, e ridotti da una parte; 13 milioni
spesi, invece, dall’altra, e ora contestati da chi è stato espropriato senza he
la procedura di esproprio fosse compiuta.
Se Bertinelli guadagna, mettiamo, 6 milioni di euro per la
decisione della Cassazione, che ha deciso da tagliare i 12 milioni dell’Appello
fiorentino; chissà quanti ne dovrà pagare (3 o 4 basteranno?) alla Dema di
Bongi Marcello & C. per il bel pasticcio di Porta Nuova.
Ditemi anche voi, suoi fedeli elettori e sostenitori, se non
comincia subito con una prova da gigante, Samuele Bertinelli.
E altro ancora – da ciò che si sente – sembra essere in
arrivo.
Qui mi domando se questo sia giusto: sia per lui che per i
cittadini di Pistoia.
Qui mi chiedo se non fosse necessario che la Corte dei Conti
facesse pagare, il più possibile, le pene, le colpe e le multe agli
amministratori che quei pasticci hanno generato e, insieme a loro, a tutti quei
tecnici che sembrano aver lavorato a corpo e non a misura.
Troppo poca attenzione l’autorità ha rivolto a queste realtà
dannose per il cittadino e per la finanza pubblica. Porta Nuova, per esempio – e
lo abbiamo detto decine di volte –, è costata 26mila milioni delle vecchie lire
(13 milioni di €) e non ha nemmeno le rampe di discesa in regola con le norme
di sicurezza per i disabili. E tutto tace?
Non sarebbe l’ora che chi ha sbagliato cominciasse a pagare
di tasca propria, piuttosto che caricare ogni giorno di più some sempre più pesanti
sulle spalle del popolo-somaro?
E chi o non ha vigilato o non ha visto o era in tutt’altre
faccende affaccendato, non dovrebbe, anche lui, prendere la via della gogna?
Non invidio Bertinelli e, per quello che gli sta capitando,
dato che è solo vittima, non posso che mettermi dalla sua parte e dichiarargli
la mia solidarietà per la difficile e penosa opera che lo aspetta e che
sacrificherà, in maniera inaccettabile, i bisogni dei cittadini.
Dico solo, però, che si ricordi di una cosa: di agire, se
responsabilità si riscontrano, nei confronti di chi ha sbagliato.
Anche se nono compagni di partito: perché il popolo e la
gente vengono prima e devono contare di più.
Edoardo Bianchini
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[Domenica 3 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
A proposito di Porta Nuova: venendo dalla Breda e da via Annona e risalendo verso Porta Lucchese, alla fine della (ripida !) salita manca qualunque spazio per immettersi sulla strada. Lo trovo un incrocio molto pericoloso e mi piacerebbe sapere se è in regola (essendo una viabilità assolutamente nuova) con il codice della strada. Chi me lo sa dire?
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