Conferenza stampa dei vertici dell’azienda
– Cresce la speranza di vita alla nascita che supera quella
regionale e nazionale – Ancora stabile il consumo di prestazioni – Diminuiscono
i ricoveri e gli accessi al pronto soccorso
PISTOIA. Come stanno i pistoiesi? Vivono a lungo e usano molto i
servizi socio sanitari pubblici. E’ quanto emerge dall’analisi dei primi dati
che andranno a comporre l’ultima relazione sanitaria. In particolare è
cresciuta ancora la loro speranza di vita alla nascita. Dopo alcuni anni di
stabilità è ripreso il trend positivo sulla longevità. Soprattutto per le
donne. Quest’ultime hanno una speranza di vita di 85,2 anni e guadagnano un
anno in più rispetto all’anno passato. Per gli uomini il dato continua a
crescere: vivono fino a 80,6 anni (l’anno precedente 80,2). I valori medi
regionali sono di 84,6 per le donne e 79,8 per gli uomini; quelli nazionali di
84,1 per le donne e 79,00 per gli uomini. I pistoiesi confermano, ancora una
volta, il primato di cittadini più longevi d’Italia. La speranza di vita è un
indicatore fondamentale che rispecchia lo stato sociale, ambientale e sanitario
in cui vive una popolazione.
Anziani. L’altro dato
positivo è quello relativo alla speranza di vita per chi ha più 65 anni che
continua ad allungarsi: 18,5 anni per gli uomini e 22,3 per le donne e sono, anche
questi, valori superiori sia alla media nazionale che regionale. Questi
indicatori, insieme ad altri, sono emersi analizzando il profilo demografico
dell’Azienda USL3; si tratta di informazioni che vengono attentamente osservate
per orientare al meglio i servizi per i cittadini.
Continuano ad aumentare i “grandi
anziani”, cioè cittadini con oltre 85 anni che si attestano intorno al 3,3%.
Particolare attenzione va rivolta alle complessità dei bisogni
clinico-assistenziali, ma anche sociali, degli “anziani fragili” che
rappresentano sempre di più una priorità e richiedono prese in carico
articolate (territorio e ospedale) e multiprofessionali.
Stranieri. La
presenza degli stranieri nella Provincia di Pistoia continua ad essere
significativa. Sono in totale 27.088 i cittadini che provengono principalmente
dall’Albania (39%), dalla Romania (26%) e dai paesi dell’est europeo (8%).
Addirittura sono presenti ben 5.718 cittadini stranieri con meno di 18 anni di
età e a scuola 1 bambino su 10 è straniero.
Su 2.508 bambini nati nei punti nascita
degli ospedali di Pescia e Pistoia 441 sono stranieri.
Stili di vita. Il 22,46% (la media regionale è del 28,67%) dei
pistoiesi è sedentario, questa alta percentuale indica la necessità di incidere
maggiormente con azioni per incentivare il movimento anche tramite l’Attività
Motoria Adattata (l’anno scorso i corsi furono seguiti da 900 cittadini). I
dati sui fumatori (25,32%) e i bevitori a rischio (13,24), soprattutto tra i
giovani, sono in linea con quelli regionali. Gli obesi rappresentano il 3,81%
della popolazione e sono attivi progetti d informazione ed interventi educativi
principalmente rivolti all’età scolare sia per rilevare lo stato nutrizionale
dei ragazzi sia per intervenire sui comportamenti a rischio.
La salute mentale. Il
dipartimento di salute mentale ha rafforzato e trasformato i percorsi
assistenziali territoriali incrementando il numero degli utenti con progetti
terapeutici abilitativi individuali ed è stata offerta la possibilità di cura
nei giorni festivi con l’apertura del Centro di Salute Mentale (CSM)anche a
Pistoia.
Si è ulteriormente sviluppata “la rete
degli appartamenti” per gli assistiti riservando l’accesso alle Comunità
Terapeutiche solo ai casi strettamente necessari.
Questo ha comportato la presa in carico
più forte da parte del CSM degli utenti più in difficoltà e soprattutto
inserendoli in percorsi terapeutico-abilitativi più incisivi e meno
cronicizzanti. Un notevole impegno è stato dedicato alla trasformazione dei
vecchi centri diurni in luoghi di socializzazione lavorando a stretto contatto
con
l’associazionismo e le istituzioni del
territorio, favorendo in tal modo l’abbassamento della soglia d’accesso alla
socialità cosiddetta normale per gli utenti altrimenti intrappolati nei
circuiti psichiatrici. Sono stati rafforzati i percorsi d’inserimento
lavorativo per gli utenti nel percorso
di abilitazione sia rafforzando il lavoro con la Provincia ma anche favorendo
la nascita di una cooperativa sociale di tipo B costituita con associazioni di
familiari ed utenti e lo stesso DSM.
Nella salute mentale adulti si sta
consolidando la presa in carico dei minori governando i percorsi terapeutici
anche rispetto alla storica collaborazione con le strutture private
convenzionate nel settore ( AIAS ed Agrabath).
La prevenzione. La
copertura vaccinale (morbillo, parotite e rosolia) ha raggiunto il 94,62% dei
bambini. Nelle attività di prevenzione ordinarie per garantire la salute degli
animali fino alla vendita si segnala quella di farmacosorveglianza per un uso
approprio dei farmaci. Inoltre il benessere degli animali è stato garantito
attraverso controlli presso gli allevamenti e i circhi in transito, nonché di
tutti gli animali oggetto di segnalazioni di maltrattamento. Durante l’anno è stata
effettuata una complessa operazione con il Corpo Forestale dello Stato e la
Polizia per contrastare l’importazione illegale di cuccioli.
Infortuni. Permane
una stabilità del fenomeno infortunistico che riguarda l’ambiente di lavoro,
strada e spazi di circolazione/manovra da parte di mezzi e carichi, nonché
edilizia e agricoltura. Si sono verificati 2 infortuni mortali in edilizia. Il
numero complessivo degli infortuni denunciati e definiti è stato per il 2010 di
2.849, in
riduzione rispetto all’anno precedente. Gli infortuni dei lavoratori stranieri
denunciati nel 2009 sono stati 740. Nella nostra realtà l’incidenza di
avviamenti al lavoro degli stranieri del 23,7%, superiore alla media regionale
(21,7%).
Screening.
Complessivamente la performance globale dell’azienda relativamente ai tre
screening oncologici (mammografico, cervice uterina e colon retto) è giudicata
buona, seppure al di sotto della media regionale.
Molto buoni sono i risultati dello
screening mammografico dove, sia per estensione che adesione, l’azienda si
colloca ai primi posti in Regione.
Per quanto riguarda gli altri due
screening, criticità si riscontrano principalmente sull’estensione delle
campagne, particolarmente per quanto riguarda lo screening colonrettale
(invitata solo il 18% della popolazione bersaglio, contro una media regionale
di 87,78%), dove insufficiente è anche l’adesione.
I malati. Per
quanto riguarda il profilo di salute nella Provincia di Pistoia ci sono 14.354
diabetici, una patologia cronica che viene già affrontata dall’azienda
sanitaria con il modello assistenziale Chronic Care Model; 6.051 pazienti hanno
la bronchite cronica e l’ enfisema e altri 3.242 sono affetti da ipertensione.
Il numero dei casi di soggetti affetti da scompenso cardiaco, bronchite cronica
ostruttiva e con pregresso ictus risulta inferiore a quello medio regionale.
La prima causa di morte è da imputare
alle patologie dell’apparato circolatorio (1.303) e poi ai tumori (903). Ogni
anno si verificano 792 infarti cardiaci e 725 ictus.
Sono diminuiti i ricoveri dei residenti
(meno 792) ed anche gli accessi ai pronto soccorsi (meno 700), su un totale di
104.261 accessi. Si sono ridotti anche gli abbandoni al pronto soccorso (da 2,9 a 2,5).
Consumatori di prestazioni e farmaci. Corrisponde a 300.000 il numero degli accessi annuale ai
laboratori analisi aziendali e se sono state erogate in un anno 5.786.315
prestazioni ciascun cittadino ha effettuato in media un prelievo nell’arco di
un anno con una media di 2,5 prestazioni (emocromo, glicemia, transaminasi, …) Per
quanto riguarda la diagnostica per immagini la sola Azienda USL ha erogato
202.239 con un’elevata capacità di produzione e una buona soddisfazione della
domanda a livello pubblico (TC 87%, RM 68%, ecografie 85%, RX 93%) alla quale
contribuisce anche il privato accreditato.
Le ricette per farmaci sono state
3.123.178, con un costo medio a ricetta di 14,69. Mediamente ogni cittadino in
un anno ha speso 159,2 euro per i medicinali. Purtroppo l’azienda sanitaria
pistoiese continua a caratterizzarsi per il massiccio uso di antidepressivi.
Le risorse. L’AUSL3
garantisce i servizi di prevenzione, cura e riabilitazione ai cittadini
attraverso i suoi 3.072 dipendenti oltre a 233 medici di medicina generale e
pediatri di libera scelta e attraverso 15 presidi territoriali, 3 Case della
Salute, 2 centri Sert, 2 centri donna, e 2 centri di salute mentale, 1 centrale
operativa 118 ed 8 punti di emergenza territoriale. Dispone inoltre di 617
posti letto ospedalieri di cui 93 di day hospital e di 762 posti tra RSA e
centri diurni. La rete delle risorse si completa con gli ambulatori dei medici
e dei pediatri di famiglia e le farmacie (75) e le associazioni di
volontariato.
Daniela Ponticelli
[Ufficio Stampa Usl3]
Nella foto: al
centro il dottor Bruno Cravedi. Da destra: la dott.ssa Briani, già direttore
sanitario; Claudio Bartolini e Luigi Rossi, rispettivamente responsabili delle
zone distretto Valdinievole e Pistoia, e il dottor Pietro Gabbrielli,
responsabile Dipartimento Prevenzione.
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sull’immagine per ingrandirla.
Martedì 19
giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
È noto, per caso, se la AUSL3 mantiene ancora in piedi gli ambulatori di omeopatia, fitoterapia, agopuntura? Perchè se così fosse, considerato che lo fa con denaro pubblico, mi sentirei in dovere di pretendere anche un ambulatorio che pratichi i salassi.
RispondiEliminachi meglio di un medico può spiegare se durata della vita e qualità della vita vanno d’accordo!
RispondiEliminaconsiglio "vivamente" questo articolo della Dott.ssa Patrizia Gentilini , oncologo.
"Ci troviamo di fronte a quello che è stato definito il 'picco della salute': la vita continua ad allungarsi ma la vita in salute si accorcia drasticamente come, tra l’altro, non aveva mai fatto prima. La nostra salute sta rapidamente deteriorandosi per l’aumentare di patologie cronico-degenerative fra cui, in primo luogo il cancro. Eppure, mentre si punta l'attenzione sulla ricerca di nuovi farmaci, non ci si interroga adeguatamente sulle cause di questo male. (C.M.D.)
Nel nostro paese, a partire dal 2003 vi è un crollo dell’aspettativa di vita in salute."
leggi tutto >>> http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/2011/04/22/ecolologia_alimentare_e_salute.html