martedì 19 giugno 2012

ASL3. I PISTOIESI VIVONO A LUNGO E USANO MOLTO I SERVIZI


Conferenza stampa dei vertici dell’azienda Cresce la speranza di vita alla nascita che supera quella regionale e nazionale – Ancora stabile il consumo di prestazioni – Diminuiscono i ricoveri e gli accessi al pronto soccorso

PISTOIA. Come stanno i pistoiesi? Vivono a lungo e usano molto i servizi socio sanitari pubblici. E’ quanto emerge dall’analisi dei primi dati che andranno a comporre l’ultima relazione sanitaria. In particolare è cresciuta ancora la loro speranza di vita alla nascita. Dopo alcuni anni di stabilità è ripreso il trend positivo sulla longevità. Soprattutto per le donne. Quest’ultime hanno una speranza di vita di 85,2 anni e guadagnano un anno in più rispetto all’anno passato. Per gli uomini il dato continua a crescere: vivono fino a 80,6 anni (l’anno precedente 80,2). I valori medi regionali sono di 84,6 per le donne e 79,8 per gli uomini; quelli nazionali di 84,1 per le donne e 79,00 per gli uomini. I pistoiesi confermano, ancora una volta, il primato di cittadini più longevi d’Italia. La speranza di vita è un indicatore fondamentale che rispecchia lo stato sociale, ambientale e sanitario in cui vive una popolazione.

Anziani. L’altro dato positivo è quello relativo alla speranza di vita per chi ha più 65 anni che continua ad allungarsi: 18,5 anni per gli uomini e 22,3 per le donne e sono, anche questi, valori superiori sia alla media nazionale che regionale. Questi indicatori, insieme ad altri, sono emersi analizzando il profilo demografico dell’Azienda USL3; si tratta di informazioni che vengono attentamente osservate per orientare al meglio i servizi per i cittadini.
Continuano ad aumentare i “grandi anziani”, cioè cittadini con oltre 85 anni che si attestano intorno al 3,3%. Particolare attenzione va rivolta alle complessità dei bisogni clinico-assistenziali, ma anche sociali, degli “anziani fragili” che rappresentano sempre di più una priorità e richiedono prese in carico articolate (territorio e ospedale) e multiprofessionali.
Stranieri. La presenza degli stranieri nella Provincia di Pistoia continua ad essere significativa. Sono in totale 27.088 i cittadini che provengono principalmente dall’Albania (39%), dalla Romania (26%) e dai paesi dell’est europeo (8%). Addirittura sono presenti ben 5.718 cittadini stranieri con meno di 18 anni di età e a scuola 1 bambino su 10 è straniero.
Su 2.508 bambini nati nei punti nascita degli ospedali di Pescia e Pistoia 441 sono stranieri.
Stili di vita. Il 22,46% (la media regionale è del 28,67%) dei pistoiesi è sedentario, questa alta percentuale indica la necessità di incidere maggiormente con azioni per incentivare il movimento anche tramite l’Attività Motoria Adattata (l’anno scorso i corsi furono seguiti da 900 cittadini). I dati sui fumatori (25,32%) e i bevitori a rischio (13,24), soprattutto tra i giovani, sono in linea con quelli regionali. Gli obesi rappresentano il 3,81% della popolazione e sono attivi progetti d informazione ed interventi educativi principalmente rivolti all’età scolare sia per rilevare lo stato nutrizionale dei ragazzi sia per intervenire sui comportamenti a rischio.
La salute mentale. Il dipartimento di salute mentale ha rafforzato e trasformato i percorsi assistenziali territoriali incrementando il numero degli utenti con progetti terapeutici abilitativi individuali ed è stata offerta la possibilità di cura nei giorni festivi con l’apertura del Centro di Salute Mentale (CSM)anche a Pistoia.
Si è ulteriormente sviluppata “la rete degli appartamenti” per gli assistiti riservando l’accesso alle Comunità Terapeutiche solo ai casi strettamente necessari.
Questo ha comportato la presa in carico più forte da parte del CSM degli utenti più in difficoltà e soprattutto inserendoli in percorsi terapeutico-abilitativi più incisivi e meno cronicizzanti. Un notevole impegno è stato dedicato alla trasformazione dei vecchi centri diurni in luoghi di socializzazione lavorando a stretto contatto con
l’associazionismo e le istituzioni del territorio, favorendo in tal modo l’abbassamento della soglia d’accesso alla socialità cosiddetta normale per gli utenti altrimenti intrappolati nei circuiti psichiatrici. Sono stati rafforzati i percorsi d’inserimento
lavorativo per gli utenti nel percorso di abilitazione sia rafforzando il lavoro con la Provincia ma anche favorendo la nascita di una cooperativa sociale di tipo B costituita con associazioni di familiari ed utenti e lo stesso DSM.
Nella salute mentale adulti si sta consolidando la presa in carico dei minori governando i percorsi terapeutici anche rispetto alla storica collaborazione con le strutture private convenzionate nel settore ( AIAS ed Agrabath).
La prevenzione. La copertura vaccinale (morbillo, parotite e rosolia) ha raggiunto il 94,62% dei bambini. Nelle attività di prevenzione ordinarie per garantire la salute degli animali fino alla vendita si segnala quella di farmacosorveglianza per un uso approprio dei farmaci. Inoltre il benessere degli animali è stato garantito attraverso controlli presso gli allevamenti e i circhi in transito, nonché di tutti gli animali oggetto di segnalazioni di maltrattamento. Durante l’anno è stata effettuata una complessa operazione con il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia per contrastare l’importazione illegale di cuccioli.
Infortuni. Permane una stabilità del fenomeno infortunistico che riguarda l’ambiente di lavoro, strada e spazi di circolazione/manovra da parte di mezzi e carichi, nonché edilizia e agricoltura. Si sono verificati 2 infortuni mortali in edilizia. Il numero complessivo degli infortuni denunciati e definiti è stato per il 2010 di 2.849, in riduzione rispetto all’anno precedente. Gli infortuni dei lavoratori stranieri denunciati nel 2009 sono stati 740. Nella nostra realtà l’incidenza di avviamenti al lavoro degli stranieri del 23,7%, superiore alla media regionale (21,7%).
Screening. Complessivamente la performance globale dell’azienda relativamente ai tre screening oncologici (mammografico, cervice uterina e colon retto) è giudicata buona, seppure al di sotto della media regionale.
Molto buoni sono i risultati dello screening mammografico dove, sia per estensione che adesione, l’azienda si colloca ai primi posti in Regione.
Per quanto riguarda gli altri due screening, criticità si riscontrano principalmente sull’estensione delle campagne, particolarmente per quanto riguarda lo screening colonrettale (invitata solo il 18% della popolazione bersaglio, contro una media regionale di 87,78%), dove insufficiente è anche l’adesione.
I malati. Per quanto riguarda il profilo di salute nella Provincia di Pistoia ci sono 14.354 diabetici, una patologia cronica che viene già affrontata dall’azienda sanitaria con il modello assistenziale Chronic Care Model; 6.051 pazienti hanno la bronchite cronica e l’ enfisema e altri 3.242 sono affetti da ipertensione. Il numero dei casi di soggetti affetti da scompenso cardiaco, bronchite cronica ostruttiva e con pregresso ictus risulta inferiore a quello medio regionale.
La prima causa di morte è da imputare alle patologie dell’apparato circolatorio (1.303) e poi ai tumori (903). Ogni anno si verificano 792 infarti cardiaci e 725 ictus.
Sono diminuiti i ricoveri dei residenti (meno 792) ed anche gli accessi ai pronto soccorsi (meno 700), su un totale di 104.261 accessi. Si sono ridotti anche gli abbandoni al pronto soccorso (da 2,9 a 2,5).
Consumatori di prestazioni e farmaci. Corrisponde a 300.000 il numero degli accessi annuale ai laboratori analisi aziendali e se sono state erogate in un anno 5.786.315 prestazioni ciascun cittadino ha effettuato in media un prelievo nell’arco di un anno con una media di 2,5 prestazioni (emocromo, glicemia, transaminasi, …) Per quanto riguarda la diagnostica per immagini la sola Azienda USL ha erogato 202.239 con un’elevata capacità di produzione e una buona soddisfazione della domanda a livello pubblico (TC 87%, RM 68%, ecografie 85%, RX 93%) alla quale contribuisce anche il privato accreditato.
Le ricette per farmaci sono state 3.123.178, con un costo medio a ricetta di 14,69. Mediamente ogni cittadino in un anno ha speso 159,2 euro per i medicinali. Purtroppo l’azienda sanitaria pistoiese continua a caratterizzarsi per il massiccio uso di antidepressivi.
Le risorse. L’AUSL3 garantisce i servizi di prevenzione, cura e riabilitazione ai cittadini attraverso i suoi 3.072 dipendenti oltre a 233 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e attraverso 15 presidi territoriali, 3 Case della Salute, 2 centri Sert, 2 centri donna, e 2 centri di salute mentale, 1 centrale operativa 118 ed 8 punti di emergenza territoriale. Dispone inoltre di 617 posti letto ospedalieri di cui 93 di day hospital e di 762 posti tra RSA e centri diurni. La rete delle risorse si completa con gli ambulatori dei medici e dei pediatri di famiglia e le farmacie (75) e le associazioni di volontariato.
Daniela Ponticelli
[Ufficio Stampa Usl3]

Nella foto: al centro il dottor Bruno Cravedi. Da destra: la dott.ssa Briani, già direttore sanitario; Claudio Bartolini e Luigi Rossi, rispettivamente responsabili delle zone distretto Valdinievole e Pistoia, e il dottor Pietro Gabbrielli, responsabile Dipartimento Prevenzione.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Martedì 19 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. È noto, per caso, se la AUSL3 mantiene ancora in piedi gli ambulatori di omeopatia, fitoterapia, agopuntura? Perchè se così fosse, considerato che lo fa con denaro pubblico, mi sentirei in dovere di pretendere anche un ambulatorio che pratichi i salassi.

    RispondiElimina
  2. chi meglio di un medico può spiegare se durata della vita e qualità della vita vanno d’accordo!
    consiglio "vivamente" questo articolo della Dott.ssa Patrizia Gentilini , oncologo.

    "Ci troviamo di fronte a quello che è stato definito il 'picco della salute': la vita continua ad allungarsi ma la vita in salute si accorcia drasticamente come, tra l’altro, non aveva mai fatto prima. La nostra salute sta rapidamente deteriorandosi per l’aumentare di patologie cronico-degenerative fra cui, in primo luogo il cancro. Eppure, mentre si punta l'attenzione sulla ricerca di nuovi farmaci, non ci si interroga adeguatamente sulle cause di questo male. (C.M.D.)
    Nel nostro paese, a partire dal 2003 vi è un crollo dell’aspettativa di vita in salute."
    leggi tutto >>> http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/2011/04/22/ecolologia_alimentare_e_salute.html

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.