domenica 17 giugno 2012

COMUNITÀ MONTANA. LA GENTE SCENDE SUL PIEDE DI GUERRA


di Edoardo Bianchini

Nasce il Comitato della protesta che sta raccogliendo firme per tutta la Montagna – Chiede che la Magistratura non perda tempo, che vada avanti e concluda le indagini in tempi rapidi, che recuperi le somme sottratte e che faccia giustizia per i danni subìti da un’economia già duramente provata dalla crisi

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Beatrice di Pian degli Ontani (vedi), la poetessa che tanto piacque a Niccolò Tommaseo, non è qui, in questi versi che seguono:

Montagna Pistoiese, Libro Aperto
era un deserto e diventò un giardino;
e di un giardino tornerà un deserto.
Dove fiorisce il faggio, l’abete e il pino
sarà solo rifugio a lupi e tassi;
oh! schiavo montanar che vita passi!!

È, anche questa, una sestina. Popolare. Ma ha ben altro alle spalle e vi diciamo cosa.

È nato un comitato – agguerrito e con una nutrita lista di rivendicazioni – che sta spargendo moduli per raccogliere firme dappertutto. È un comitato guidato dall’indignazione e dalla speranza al tempo stesso: chiede giustizia e spera di ottenerla.
Ci siamo imbattuti anche noi in uno di questi stampati-volantino distribuiti, e abbiamo chiesto chiarimenti e notizie. E ci è stato risposto così: «Siamo stanchi di aspettare e abbiamo iniziato a raccogliere firme. Ne vogliamo fare tante. Abbiamo dato vita a un comitato promotore della riscossa, perché vogliamo vedere se riusciamo a dare una spinta alla situazione. Stiamo diffondendo questi moduli in tutti gli esercizi pubblici di San Marcello, ma faremo anche il porta-a-porta. Chiederemo il sostegno di tutti i dipendenti della Comunità. I moduli sono stati portati anche alla Pro loco di Prunetta. Ma anche su tutta la montagna: a Maresca, a Campo Tizzoro, a Pontepetri e a Pracchia. In ogni caso, più ce ne saranno in giro, di questi moduli, e meglio sarà…».
Come termine ultimo questi agguerriti cittadini si sono dati la fine di giugno. Poi faranno le dovute valutazioni: «C’è da sperare solo – ci dicono – che il caso-Pistoia, con gli arresti di questi ultimi giorni, non rallenti il nostro problema, specie ora che i responsabili della Comunità Montana sono tutti in fibrillazione per la definizione dei bilanci 2010 e 2011, una vera e propria rogna in tutti i sensi».
Ma cosa chiedono, in concreto, gli uomini del comitato?
Basta leggere il documento diffuso ed è tutto estremamente chiaro:

È necessario – scrivono – intraprendere iniziative che ci permettano di essere costantemente informati e di mantenere viva l’attenzione sulla vicenda.

Iniziative da intraprendere:

  • Raccogliere le firme dei cittadini con l’appello agli organi preposti ad indagare, affinché le indagini non si fermino e si faccia piena luce sull’accaduto.
  • Convocare pubbliche assemblee invitando volta volta rappresentanti istituzionali, forze politiche, categorie economiche e sociali ecc… per relazionare e dibattere lo stato di avanzamento delle indagini.
  • Predisporre comunicati stampa sulle iniziative.
  • Organizzare incontri periodici con la stampa.


Obbiettivi da raggiungere:

  • Mobilitare la cittadinanza per la ricerca della verità sulla base di principi etici e civici.
  • Recuperare interamente il denaro indebitamente sottratto alla Comunità Montana da destinare a investimenti sulla montagna.
  • Creare le condizioni e la fiducia affinché si avvii un nuovo modello di sviluppo che rilanci l’economia del nostro territorio montano, territorio complesso ma ricco di risorse umane e ambientali, nella consapevolezza che un tale processo vada supportato con passione.

Si può non sostenere con ogni mezzo rivendicazioni di questo genere che mirano al ristabilimento del rispetto delle regole dopo decenni di ruberie che hanno danneggiato la montagna e tarpato le ali alla speranza di tutti?
O sarà il caso, invece, che anche noi contribuiamo, per quanto ci spetta e per quanto possiamo, ad aiutare questa sacrosanta crociata per la giustizia?

Montagna Pistoiese, Libro Aperto
era un deserto e diventò un giardino;
e di un giardino tornerà un deserto.
Dove fiorisce il faggio, l’abete e il pino
sarà solo rifugio a lupi e tassi;
oh! schiavo montanar che vita passi!!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 17 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

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