lunedì 25 giugno 2012

COMUNITÀ MONTANA. NON BASTA UN ‘NON LO SAPEVO’ PER NON AVERE ALCUNA COLPA


SAN MARCELLO-MONTAGNA. Tra le tante cose, molte delle quali vacue, dette durante l’assemblea pubblica della Comunità Montana tenutasi presso la sala Baccarini lo scorso venerdì 22 giugno alle ore 21:00, mi risuonano in testa quelle di Giuseppe Montagna, sia per il tono accalorato con cui sono state pronunciate, sia per una sensazione, che utilizzando un termine contabile, si potrebbe riassumere di “squadratura”.

Ho quindi cercato di richiamare mentalmente i passaggi che mi erano rimasti del suddetto intervento e parola più parola meno il sig. Montagna dice: «Voglio sapere, voglio che si accerti fino in fondo la reale consistenza dei presunti ammanchi che vengono quantificati in tredici milioni di euro, perché io alcuni di quei bilanci li ho votati», aggiungo che alcuni li ha anche firmati essendo stato presidente dell’ente.
Da ciò se ne deduce che, semplicemente e candidamente, non sapeva.
Il sig. Montagna come quindi altri politici che vanno di moda a livello nazionale si è inscritto in quella speciale categoria de: «Lo hanno fatto ma a mia insaputa». Della serie mi pagavano l’affitto ma non lo sapevo; mi pagavano l’albergo delle vacanza ma lo ignoravo, che colpa ne ho se l’albergatore non mi ha presentato il conto; mi hanno ristrutturato la casa ma a mia insaputa; come!? Mi hanno sottratto 20 milioni di euro dalle casse del partito?
No. No! No!! e No!!! Non è possibile cercare di riguadagnare una verginità politica dicendo semplicemente “non lo sapevo”.
No. No! No!! e No!!! Non è possibile che dopo trent’anni di navigazione sotto costa, i comandanti che si sono susseguiti ai vertici della nave vengano a dirci che ignoravano la presenza degli scogli. Come il comandante della nave è responsabile della conduzione del vascello, altrettanto i presidenti dell’ente montano sono responsabili politicamente del naufragio a cui noi Cittadini della Montagna assistiamo con un senso d’impotenza e smarrimento.
I comandanti delle navi hanno le carte nautiche, i presidenti di un qualsiasi ente, oltre alle leggi, hanno come bussola lo statuto interno dell’ente che presiedono e i regolamenti di cui, evidentemente, ne hanno fatto carta straccia.
No. No! No!! e No!!! Non è possibile che coloro che hanno firmato i bilanci non sapessero cosa quelle cifre riassumevano.
No. No! No!! e No!!! Non è possibile che la legittima richiesta di sapere venga avanzata, non da un normale cittadino, ma da chi era nella stanza dei bottoni. Si comprende quindi il senso di totale smarrimento che prova e manifesta il Dott. Eller. Senso di smarrimento che può avere solo uno straniero in terra straniera.
No. No! No!! e No!!! Non è possibile accettare simili affermazioni se non unite ad un gesto di umiltà: le dimissioni da tutte le cariche pubbliche ed evitare di ripresentarsi per ricoprire altri ruoli istituzionali.
Invito esteso a tutti coloro che a vario titolo sono gli attori di questa triste vicenda.
Marco Ferrari
Gavinana
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[Lunedì 25 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

5 commenti:

  1. Caro Sig. Marco Ferrari, io non ho mai firmato nessun bilancio ne tanto meno sono stato presidente della Comunità Montana.
    Le sue affermazioni sono false e tendenziose al solo fine di screditare e diffamare la mia persona.
    Le comunico che ho dato mandato al mio legale di denunciarla per diffamazione poichè non accetto che mi si dipinga per quello che non sono.
    Giuseppe Montagna

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  2. Caro sig. Montagna se non è stato presidente ha le mie scuse. Vi sono però articoli di giornale che affermano il contrario e che non sono stati smentiti. Forse da qui l'equivoco?
    gli articoli in mio possesso sono:
    Comunità, class action sull’ammanco "Il tirreno" del 12.04.2012" e "Montagna: «Comunità da commissariare»" il Tirreno del 25 marzo 2011

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  3. Gli articoli dei giornali non sono atti pubblici che conferiscono la carica in un ente qualunque esso sia.
    La mia condotta politica e i miei incarichi sono più che risaputi, se non vi è stata smentita non si può desumere a priori che quello che è scritto sia la verità assoluta. Forse se si era informato meglio evitava di scrivere le calunnie che ha scritto a mio carico e se s'informava ancora di più poteva capire l'azione che il sottoscritto ha sempre portato avanti come consigliere di quell'ente, denunciando la mala gestio della cosa pubblica. ( vedi rimborsi chilometrici a un'assessore).

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  4. Comunque La invito a rivolgere le sue attenzioni ad altri soggetti, diffidandola già da ora a continuare nella capziosa malversazione del sottoscritto.
    Detto questo, chiudo la mia conversazione in attesa di una sua smentita pubblica, con gli stessi mezzi che ha utilizzato per diffamarmi,riservandomi di procedere per vie legali nei suoi confronti.
    Giuseppe Montagna

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  5. Fornisco le dovute scuse al Sig. Giuseppe Montagna che non è mai stato presidente della Comunità Montana. Ho quindi sbagliato e chiedo scusa all’interessato per non aver controllato dovutamente le notizie riportate su alcuni articoli di giornale che lo indicano come ex-presidente dell’ente (“Comunità, class action sull’ammanco” Il tirreno del 12.04.2012 e "Montagna: «Comunità da commissariare»" il Tirreno del 25 marzo 2011).

    Io chiedo scusa e ci metto la mia faccia, ma dopo oltre un anno in cui è emersa la disastrosa gestione dell’ente ci sarà qualcuno che chiederà scusa a noi cittadini?

    E noi cittadini chi dovremo querelare?

    Un’ultima considerazione, mi si fa presente di reperire gli atti pubblici per meglio informarmi : giustissimo! Reperire tali atti sembra sia impresa ardua se non impossibile, visto la segretezza con cui viene custodita la relazione Eller. Sarà mai resa pubblica?

    Marco Ferrari

    Gavinana

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