Al centro socio culturale polivalente,
l’unico in Toscana, un nuovo percorso di cura per il disturbo mentale – Fino ad
agosto 13 serate di riflessione e divertimento puro
VALDINIEVOLE. La grande estate del “MAH BOH” è già iniziata. Al centro
socio culturale polivalente della Valdinevole, località Buggiano, è tutto
pronto: il calendario, ricco di iniziative e appuntamenti, i menù da proporre
agli apericena e il bel giardino, recentemente allestito, con il gazebo di
gelsomini e l’anfiteatro naturale, circondato dalle rose. Tredici, in tutto,
gli eventi, da ora fino ad agosto, che arricchiranno le calde sere estive della
provincia di Pistoia. Gli ingressi al Festival sono gratuiti e per l’ apericena
è gradita la prenotazione (0572-.75202 oppure 3289573109, risponde Silvia).
Il Festival, per il secondo anno
consecutivo, è stato organizzato dalle associazioni (Rosa Spina, Albatros,
Complesso Filarmonico “Giacomo Puccini”, La Traccia, Fuori dal Coro) che gestiscono
il “MAH BOH” in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della
AUSL3.
Si è già iniziato lunedì scorso 18
giugno con un incontro su “Innamoramento e Amore”, con Antonello Pintus e si
andrà avanti fino al 15 agosto prossimo, con serate tematiche, cene,
spettacoli, dibattiti, incontri, cineforum, teatro, danza e tanta, tanta
musica.
Tra i primi appuntamenti da segnalare
quello di lunedì 25 giugno alle ore 20. Sarà servito un apericena e a seguire
“Elettronica e Musica dal Vivo”. Recital del Maestro Fernando La Vigna a cura
dell’Associazione “Filarmonica G. Puccini”.
Il 28 giugno, alle ore 21,00, sarà
invece la volta di “Figli delle nuvole” spettacolo teatrale a cura dell’associazione
culturale teatrale “Perversi Polimorfi”, in collaborazione con l’associazione
“Sin Tierra”. Serata a favore del popolo Saharawi.
Tutto il programma del Festival si
trova su www.mahboh.org e www.usl3.tosca.it
“Anche il Festival – spiega il
direttore del dipartimento, dottor Vito D’Anza – è un progetto condiviso, come
tutti gli altri fino a questo momento realizzati, perché partecipazione è
diventata la nostra parola chiave per accedere al centro: un luogo di
inclusione che offre percorsi di socialità normale, a chi soffre di disturbo
mentale, perché appartiene a tutta la comunità”.
Il MAH BOH è nato un anno fa con il
superamento del centro diurno e grazie ad uno specifico finanziamento regionale
è stato possibile dare vita ad un progetto sperimentale, per il momento l’unico
in tutta la Toscana, dove si incontrano tutte le diversità, compresa la
normalità.
“E si, proprio così, al MAH BOH – spiegano
alcuni dei venti utenti che lo frequentano – si è
creata un’osmosi tra il dentro e il fuori e, paradossalmente, sono i cosiddetti
normali che chiedono di essere inclusi nel centro e di partecipare e di
proporre laboratori di pittura, scultura, teatro e musica”.
Tre operatori tecnici della
riabilitazione (Federica Venturi, Silvia Biondi, Cristiana Inglese) seguono l’organizzazione
e le attività di socialità e lavorano all’evoluzione dei progetti. Uno in
particolare. “Gli utenti intendono avviare anche un’attività di ristorazione – spiegano
– gli spazi ci sono, andranno ristrutturati, abbiamo già
preso contatti con l’area tecnica della AUSL3 e ci stiamo informando per i corsi
di cucina”.
Intanto ha preso vita anche il giardino
della “casa”, il palcoscenico naturale del Festival, lo ha allestito e curato
Silvio perché il Festival del MAH BOH si svolgerà principalmente tra i fiori,
le piante e il bel canneto. Cioè al fresco!
Daniela Ponticelli
[Ufficio
Stampa Usl3]
Nella foto il Giardino di Silvio
del Mah Boh e da sinistra: Patrizia Martinelli, vicepresidente Associazione
Albatros; Matteo Bonaguidi, Vito D’Anza, responsabile Dipartimento Emergenza e
Urgenza e l’operatrice Federica Venturi.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 19 giugno 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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