Il punto di
GRILLO PARLANTE
SAN MARCELLO-MONTAGNA. La vicenda legata al Comunone-Dynamone che punta alla costituzione del
Comune Unico tra Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello in questi ultimi
giorni sta avvicinandosi a marce serrate quella meta finale attivata, pochi
mesi fa, dal Comitato presieduto da Roberto Orlandini, uomo di fiducia di
Vincenzo Manes, il potentissimo industriale con ramificati interessi in Italia
e all’estero.
Buon amico di Della Valle che lo voleva nella cordata
– poi non riuscita – per rilevare TV7 e del governatore della Toscana, Enrico Rossi, con cui ha
sottoscritto un impegno tendente alla trasformazione turistica dei tanti poderi
della proprietà (un’intera vallata) che da Limestre Pistoiese sale al Monte San
Vito per poi ridiscendere nel Comune di Piteglio. Operazione questa a cui
alcuni montanari collegano l’interesse per la costituzione del Comune Unico includente
San Marcello Pistoiese, in ritenuta utile se non indispensabile per spianare la
strada ai progetti di Vincenzo Manes.
Ma vediamo il curriculum di
questo brillante capitano d’industria.
VINCENZO MANES è nato il primo
aprile 1960. Coniugato
con tre figli, laureato in Economia e Commercio (110/110 lode) con laurea conseguita
presso l’Università Luiss di Roma nel 1984.
Il suo ricco bagaglio di esperienze professionali comprende:
1. Azionista, Presidente ed
Amministratore Delegato della Intek S.p.a. società, quotata alla Borsa Italiana, di partecipazioni
industriali (Kme Group S.p.a.), finanziarie (Intek Capital S.p.a.) e di servizi
(Ergycapital, Drive Service), with a consolidated turnover of over 3,5 Mld di Euro
e 8.000 dipendenti tra Europa ed Asia.
2. Vice presidente esecutivo della Kme Group S.p.A leader europeo nella
lavorazione di prodotti e semilavorati in rame destinati principalmente al
settore edilizio ed all’industria. Società con un fatturato di 3,0 miliardi di
Euro nel 2008 e con 6.600 dipendenti, occupati in 13 stabilimenti tra Europa e
Cina.
3. Amministratore della Intekcapital
S.p.A. - Società
di investimenti che gestisce fondi propri e di terzi per 500 Mln di Euro.
4. Amministratore della Ergycapital S.p.a, società quotata alla Borsa di
Milano operante nelle energie rinnovabili, principalmente nel solare, e con
attività nel geotermico e nel risparmio energetico, operante sia in Italia che
all’estero.
5. Amministratore della Società
Italiana Drive Service leader nel “fleet Management business”. Gestisce il parco auto di alcune
tra le più grandi imprese italiane e fornisce servizi specializzati ad operatori
di autonoleggio e di leasing auto. con una rete composta da più di 8.000 punti
di assistenza diffusa su tutto il territorio.
A tutte queste attività di pura natura manageriale Manes aggiunge
attività più o meno filantropiche tra cui:
1. Presidente della Fondazione
Dynamo, una delle
prime fondazioni italiane di Venture Philantropy che intende contribuire allo
sviluppo della filantropia in Italia applicando il modello di Venture Capital
al settore “no profit”. La fondazione è promotrice di Dynamo Camp, il primo in
Italia appositamente strutturato per ospitare gratuitamente bambini e ragazzi
da 7 al 16 anni affetti da patologia gravi o croniche in terapia nei periodi di
post ospedalizzazione. A sua volta Dynamo Camp è membro di “Hole in The Wall
Camps Association”.
2. Membro del CdA della predetta
Fondazione – costituita nel 1988 dal famoso attore Paul Newman – che guida i Campi Hole in the Wall di tutto il mondo.
3. Presidente della Fondazione Vita che è l’azionista di maggioranza
dell’Editoriale Vita editrice del settimanale Vita interamente dedicato
al settore del “non profit”.
4. Membro del Comitato “Encouragin
Corporate Philantropy”, unico Forum a livello internazionale con la missione di promuovere il
concetto di filantropia attiva come investimento sociale. Fanno parte di questo
Comitato che si riunisce a New York due volte all’anno- presidenti e
amministratori delegati delle principali aziende americane.
5. Consigliere del Consiglio di
indirizzo della Fondazione Umana Mente costituita nel 2001 dal Gruppo Allianz. La Fondazione
concentra le sue attività nell’ambito del disagio minorile e della disabilità
intellettiva congenita con il supporto ed il finanziamento di progetti promossi
da enti no-profit distribuiti su tutto il territorio nazionale.
6. Consigliere della Fondazione
Laureus Sport for Gody Italy, impegnata a risolvere situazioni di disagio giovanile
attraverso attività sportive e percorsi di sostegno educativo e psicologico.
Soci fondatori Mercedes Benz e Iwc.
7. Consigliere della Fondazione
Wwf-Italy, la più
grande organizzazione a livello mondiale dedicata alla conservazione della
natura. Al Wwf è affiliata l’Oasi del Dynamo Camp di Limestre.
8. Membro del Comitato Progetto 10 Decimi, sponsorizzato da Wind e dedicato ai bambini nel mondo con 10 differenti progetti.
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[Sabato 13 aprile 2013 | 11:55 - © Quarrata/news]
perché dove c'è quattrini c'è comunisti...?
RispondiEliminaIo, che comunista non sono mai stato, provo una fortissima nostalgia (figuratevi cosa arrivo a dire) per tanti vecchi compagni del vecchio PCI.
RispondiEliminaErano puri e duri, ottusi nel loro essere "militonti". Ma ci credevano: cavolo, eccome ci credevano. Credevano a valori di giustizia e di uguaglianza. Avevano sofferto la dittatura. Qualcuno di loro era emarginato proprio perchè comunista. Stavano dalla parte sbagliata, ma ci stavano - in grandissima maggioranza - in perfetta buona fede.
Mai, quel tipo di compagni, avrebbe fatto da tappetino a operazioni sospette come questa di Manes. E quanto alla "filantropia", quei compagni avrebbero preso il forcone al solo sentirne parlare: "che prima paghi le tasse in modo giusto", avrebbero detto riferendosi a Manes e alle sue "smanie" di fare del bene ai bambini ammalati.
Gli imprenditori di allora (gente seria: gli Orlando) i compagni del vecchio PCI li chiamavano "padroni" e ne stavano distanti.
Poi è cambiato tutto: hanno cominciato a frequentarli; non si sono arrabbiati più di tanto (né si arrabbiano oggi) quando, i padroni, hanno chiuso (o chiudono) attività industriali non destinate più a produrre profitti; hanno accettato (e accettano) il "cambio" (vagamente osceno e ipocrita) di operazioni in stile "Dynamo". Per la serie: beneficienza (pelosa) al posto della giustizia.
E neppure si stupiscono quando gli uomini di questi nuovi "padroni" si mettono a capo di operazioni istituzionali (il Comune unico) su cui sarebbe opportuno indagare bene.
Così va il mondo ...
Siete così sicuri che ce la racconteranno giusta? Credete alle favole?
RispondiEliminaCome numero di incarichi, se la batte con un altro burocrate, Antonio Mastropasqua dell’INPS.
RispondiEliminaPossibile che riesca a fare così tante cose, ma soprattutto bene.
Per noi in Montagna, vanno bene anche meno intelligenti e meno bravi di lui.
Lui, è troppo per noi.
Ci faccia il piacere, si interessarsi di altre cose che non hanno nulla a che fare con la nostra Montagna Pistoiese.