martedì 23 aprile 2013

CARO PRESIDENTE ROSSI, SII COERENTE SUL PROBLEMA DELL’ACQUA!


Seconda lettera aperta di Giuliano Ciampolini (Sel) a Enrico Rossi

Caro Presidente Enrico Rossi, non ha risposto alla lettera che Le ho scritto il 25 marzo 2013 (forse perché proponevo una “radicale” ridefinizione delle priorità negli investimenti pubblici, che lei non condivide), ma le scrivo nuovamente anche perché la mia concezione della politica (quella che mi/ci ha insegnato il vecchio Pci) è quella di avere fiducia nel dialogo tra persone perbene che hanno opinioni diverse.
Sono passati quasi due anni da quando (dopo l’esito dei referendum del 2011), scrisse: “Il rapporto tra Pd e movimenti, senza confusione di ruoli, può davvero aprire una prospettiva di rinnovamento democratico e di cambiamento politico del Paese” (vedi).

Immagino che Lei (come tutte le persone serie e perbene) tiene molto a dimostrare che le sue parole non sono “al vento” e che cerca di far seguire impegni concreti.
A me sembra evidente che l’esito referendario (comunque la si pensasse prima, ma tanto più per chi ha dato indicazione per il ) dovrebbe impegnare tutti i sinceri democratici e anche la Regione Toscana in un percorso che si concluda nella ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico (tramite aziende pubbliche che operano a livello di bacini idrici e controllate dai Consigli Comunali e dai cittadini, con strumenti democratici di rappresentanza, pur nella consapevolezza che per realizzarsi necessita anche di una legge da approvare nel Parlamento nazionale).
Lei polemizza spesso con il Sindaco di Firenze (in particolare quando Renzi assume posizioni politiche/amministrative che sembrano non avere nessun riferimento con le idealità ed i valori della sinistra) ed io ho condiviso molte delle sue risposte a Matteo Renzi.
Ebbene, su acqua e gestione dei servizi idrici in Toscana hanno assunto posizioni politiche coerenti con l’esito referendario due Sindaci del Pd che sono al governo di importanti capoluoghi di Provincia (prima il Sindaco di Pistoia e poi – almeno da quanto abbiamo letto sui giornali – anche il Sindaco di Livorno).
Questa può essere l’occasione per dimostrare se Lei vorrà smentire le sue dichiarazioni del 2011 (collocandosi insieme a Matteo Renzi, che sul secondo quesito referendario sull’acqua votò no all’abrogazione della remunerazione sul capitale investito), oppure se vorrà dare un sostegno politico e legislativo (per quanto può fare la Regione) ai Sindaci di Pistoia, Livorno e di tanti altri Comuni di minore dimensione che hanno condiviso la stessa scelta coerente con l’esito referendario.
Al termine della sua lettera pubblica del 23 luglio 2011 diceva: “Il coraggio di avere schierato il Pd in modo inequivocabile sui referendum è stato un buon esempio. Ora dobbiamo essere coerenti e presentare le nostre proposte di governo” ed è proprio questo che – tramite un dialogo con Associazioni e movimenti per l’acqua bene comune – le sto chiedendo e proponendo.
In attesa di una risposta, cordiali saluti.
Giuliano Ciampolini
Membro dell’Assemblea pistoiese e toscana di Sel
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[Martedì 23 aprile 2013 | 09:23 - © Quarrata/news]

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