di EDOARDO BIANCHINI
LA MENZOGNA mi ha sempre fatto schifo. La mistificazione ancor di più.
Come cittadino non posso tacere: men
che mai lo posso come giornalista, una professione (non
come quella di Mauro Gualtierotti…) che scelsi di fare quasi quasi da
bambino, ad appena 19 anni.
Oggi un lettore della Montagna, Flavio
Ceccarelli, mi manda un link del Tirreno (vedi)
– giornale in cui ho fatto il redattore per quasi 5 anni e da
cui, poi, sono stato licenziato in tronco e senza pensare al famoso articolo 18
della Legge 300, così cara al Cinese e alla eccelsa direttrice Sandra
Bonsanti (tutta gente di indiscussa fede comunista e post) –, che presenta anche un bel video dell’Eccellentissimo
Granduca di Toscana, S.E. Enrico Rossi Asburgo-Lorena, il quale ci ricorda, con
il solito moralismo dei nostri stivali, come le sentenze vadano applicate.
Lo so che stiamo parlando di
Berlusconi, ma come dice l’illuminato nostro Granduca, l’articolo 3 della Costituzione
parla di uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge. Senza distinzione:
tantomeno per lui e per le sue granducali opinioni.
Ebbene la legge non è solo quella della
Cassazione – sulla quale, peraltro, ci sarebbero da fare almeno un milione di
osservazioni, e non benevole, per come la corte della legittimità si esprime
nelle sue sentenze, a volte più fuori dei binari del famoso treno spagnolo di
Sant’Jacopo di alcuni giorni fa –, ma è anche quella di qualsiasi altro tribunale
della Repubblica.
E nella legge non esistono solo le
sentenze della Cassazione, ma anche, ad esempio – purtroppo io sono miope e
vedo solo la piccola Pistoia, quel puntino sulla i che sulla carta manco
si percepisce: ma si comincia dal piccolo per arrivare al grande… – un’ordinanza di un Tribunale, mettiamo di Roma, che dice a
un certo Signor-TVL di Pistoia che la sua APR non esiste e, quindi, non ha
diritto di riscuotere, ogni mese, dal gennaio 2012, oltre 550mila € dei contribuenti
italiani: perché se una cosa non esiste, non esistendo non ha diritto di disporre
di soldi pubblici, e chi glieli dà, sapendolo, non rispetta la legge e quindi
offende tutti i cittadini italiani, prima ancora di una norma astratta e di
principio, sia pure costituzionale!
Chiarisco a tutti i lettori della terra
(compresa la Procura della Repubblica) che Enrico Rossi è a piena conoscenza
dell’Ordinanza di cui sto parlando (e che vedete qui sotto)
perché io stesso, dopo averla ricevuta,
ho avuto la cura di trasmetterla per raccomandata sia all’illustre Eccellenza,
il Granduca Rossi Asburgo-Lorena, sia a mezzo mondo, Sindaco Bertinelli e Magistratura
compresa: ma nessuno ha detto nulla e/o mosso foglia.
Dunque mi sia concesso: quando vedo l’esimio
Rossi Asburgo-Lorena che cita Napolitano e pontifica su come e cosa,
e tesse l’elogio della legalità e del suo rispetto, mi vergogno di essere
europeo, italiano, toscano, pistoiese, quarratino ecc. ecc.
E vorrei fuggire dove questa
Repubblica, questa politica, questo Stato, queste Istituzioni – per le quali e in difesa delle quali ogni giorno, da quasi
50 anni, ho parlato e parlo con gli strumenti di una professione vera e
pericolosa – non potessero raggiungermi con le loro esternazioni
mistificanti e mistificate, ma soprattutto non degne di rispetto perché incontrovertibilmente
irrispettose dei cittadini che non vivono alle spalle degli altri come invece sembra
lo facciano tutte le caste di questo sciagurato Paese.
Amen!
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Venerdì 16 agosto 2013 | 19:07 - © Quarrata/news]
Coraggio, amico mio: vedrai che fra qualche tempo tutti, su questa incredibile vicenda Apr, ragione ti daranno ...
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